Foscolo, Ugo
Mario Scotti
Il F. attese allo studio sistematico e all'interpretazione di D. negli anni della sua vita inglese (1816-1827); ma il nome di D. compare nelle sue opere di poesia e di critica [...] i suoi vizi, trasferisce dal piano morale a quello letterario il suo punto di vista: accomuna i nomi di D. e di Shakespeare, poeti ricchi di difetti e di errori ma tali da magnificare e innalzare l'animo dei lettori, e ad essi contrappone l'eleganza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vengono qui esaminate le proposte del Living Theatre, di Grotowski, di Kantor, di Brook [...] quella per Majakovskij – riproposto nel 1968 e, in veste diversa, per la televisione, nel 1977; quella per Amleto, concertato tra Shakespeare e Laforgue – tre diverse versioni tra il 1967 e il 1975, più un’edizione televisiva nel 1978; quella per gli ...
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India
Adolfo Cecilia
Ghan Shyam Singh
– Il nome I. è oggi comunemente usato per indicare la vasta regione che è limitata a N dalla catena imalaiana e che si protende a S nell'Oceano Indiano, a guisa [...] in D. manca l'élan e la velocità epica. Tuttavia, secondo Aurobindo, il poeta ha raggiunto la stessa altezza di Shakespeare malgrado i diversi modi in cui il loro genio si è sviluppato e manifestato. Sulla scala mondiale dei supremi geni poetici ...
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PICA, Concetta Luisa Annunziata
Annalisa Guizzi
PICA, Concetta Luisa Annunziata (Tina). – Nacque a Napoli il 7 febbraio 1888 in vico Tagliaferri 58, oggi via Antonio Villari, non lontano dal teatro [...] di un uomo sulle scene, come quando interpretò il personaggio di Amleto in una versione napoletana del dramma di Shakespeare. Sul palcoscenico fu spesso impegnata in ruoli drammatici molto apprezzati dal pubblico, come Emma nella Morte civile di ...
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Koch, Joseph Anton
Fortunato Bellonzi
Pittore (Obergibeln, Tirolo, 1768 - Roma 1839); visse l'infanzia tra i pastori, poi lavorò come apprendista presso un mediocre scultore di Augusta, dalla cui casa [...] ), e fu avviato alla lettura dei poemi omerici e ossianici, di Platone e dei tragici greci, di D., dell'Ariosto, di Shakespeare, di Goethe. Dopo un soggiorno (1812-15) a Vienna, dove esercitò un'influenza notevolissima sui giovani artisti, si stabilì ...
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Scrittore inglese (Manchester 1917 - Londra 1993). È vissuto per qualche tempo in Malesia e nel Borneo, traendone ispirazione per The Malayan trilogy (1972; tradotto in Italia col titolo Malesia!, 1981), [...] to James Joyce, 1963; A shorter Finnegans Wakes, 1966; An introduction to the language of James Joyce, 1972), di Shakespeare (Shakespeare, 1970; trad. it. 1981) e di D. H. Lawrence (Flame into being, 1985; trad. it. 1987). Ha pubblicato inoltre ...
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Famiglia veronese (nota anche come Montécchi); fu dalla fine del sec. 12º a capo del partito ghibellino che con l'aiuto di Torello Salinguerra (1205) di Ferrara, e più tardi di Ezzelino III da Romano (1226) [...] importanza politica, specialmente con l'affermarsi della signoria scaligera. Il nome dei M. rimase però ancora vivo in Verona e finì per servire come insegna di parte; passò poi, per il tramite di Luigi da Porto, nel Romeo and Juliet di Shakespeare. ...
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Nato a Padova il 22 gennaio 1677, abbandonata la carriera ecclesiastica e restato semplice abate, si diede tutto agli studî filosofici e poi matematici e fisici. Nel 1713 andò a Parigi, e vi disputò col [...] la storia è contorno, non fondo, non intuizione profonda, nonostante gli anacronismi, dell'anima antica, com'è nello Shakespeare.
La materia delle tragedie contiane è storica, epperò politici ne sono gli ammaestramenti. Ma non per questo si può ...
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RENIER-MICHIEL, Giustina
Guido Mazzoni
Giustina R., maritata ventenne a Marco Antonio Michiel, nacque a Venezia, di nobile famiglia, il 15 ottobre 1755; morì quivi il 7 aprile 1832. Coltivò precocemente, [...] come ebbe a riconoscere perfino una rivale, la Isabella Teotochi Albrizzi, nel ritratto descrittivo che ne fece.
Tradusse dallo Shakespeare l'Otello e il Macbeth (1798) e il Coriolano (1800), e diede altro; ma principalmente conseguì lode dall'opera ...
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WARD, John Quincy Adams
Delphine Fitz Darby
Scultore, nato presso Urbana, Ohio, il 29 giugno 1830, morto a New York il 1° maggio 1910. Fu il primo scultore americano importante che ruppe la tradizione [...] l'attività del W. fu straordinaria. New York ha Il cacciatore indiano; Il soldato del settimo reggimento (1868); Shakespeare (1870); Il pellegrino (1885); Washington (1885); la statua di Horace Greeley del Tribune Building (1890); la quadriga marina ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...