punk, musica
Ernesto Assante
Bande musicali ribelli
La musica punk è nata e si è sviluppata in Gran Bretagna e negli Stati Uniti alla metà degli anni Settanta del Novecento come fenomeno di ribellione. [...] qualità scadente»; con esso si indica un giovane propenso ad attività criminale, mentre punke appare già utilizzato da William Shakespeare per «prostituta» o anche per «feccia».
La qualifica punk associata alla musica compare per la prima volta nei ...
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MACBETH re di Scozia
Reginald Francis Treharne
Figlio di Finlay, fu conte di Moray sotto Malcolm II re di Scozia (1005-1034). Fin dalla fondazione del regno, la corona era passata, secondo il costume [...] nel 1057. La sua morte segna il trionfo degl'influssi inglesi su quelli celtici nella Scozia.
M. deve la sua celebrità a Shakespeare che ne ha fatto il soggetto di una delle sue più note tragedie, presentando tuttavia la figura del re in maniera non ...
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SIMROCK, Karl Joseph
Emma Mezzomonti
Poeta e gemianista, nato il 28 agosto 1802 a Bonn, morto ivi il 18 luglio 1876. Figlio del musicista di corte Nikolaus, fondatore della casa editrice musicale Simrock, [...] del Nibelunglied. Nel 1831, in collaborazione con Th. Echtermeyer e L. Henschel, pubblicò lo studio Die Quellen des Shakespeare in Novellen, Märchen und Sagen. Seguirono numerose traduzioni: di Walther von der Vogeweide (1833), del Parsifal (voll. 2 ...
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GILDEMEISTER, Otto
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Brema il 13 marzo 1823, morto ivi il 26 agosto 1902. Fu prima giornalista (e grazie a lui la Weserzeitung acquistò notevole importanza) [...] : Essays, 1902, voll. 2). Ma soprattutto fu fecondo traduttore. Incominciò con Byron (voll. 6, 1864); continuò con Shakespeare, collaborando alla nuova traduzione curata da F. von Bodenstedt. Fra gli italiani prescelse l'Ariosto (Der rasende Roland ...
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GRAVELOT, Humbert-Francois Bourguignon, detto
Pittore e disegnatore, nacque il 26 marzo 1699 a Parigi, vi morì il 19 aprile 1773. Fu discepolo del J. Restout e del F. Boucher; destinato all'Accademia [...] sua fama di buon illustratore. Fra le sue opere principalì vanno citate le illustrazioni per un'edizione delle opere di Shakespeare (Londra) e del Decameron (Parigi). Generalmente però il G. si accontentava di fornire una o due sole illustrazioni per ...
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PAINTER, William
Gian Napoleone Giordano Orsini
Novelliere inglese, nato nel 1540 (?), morto a Londra nel 1594. Studiò a Cambridge; tenne poi un impiego governativo.
È noto per la sua compilazione The [...] di splendori e di sangue, di magnificenza e di corruzione. Le sue novelle italiane fornirono l'intreccio a varî drammi di Shakespeare (il Romeo e Giulietta non direttamente; il Tutto è bene quel che finisce bene da una novella del Boccaccio riferita ...
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Poeta e autore drammatico francese, nato nel 1819, morto nel 1872. Dopo avere esordito con un romantico volumetto di versi (1842) tentò il teatro con La Jeunesse de Luther (1843); tradusse liberamente [...] composizione di libretti per musica. Desunse d'ogni parte gli argomenti, togliendoli ora da Mistral ora da Lamartine, ora da Shakespeare ora da Goethe, ora da Cervantes, e fu il librettista più fecondo del suo tempo. Lasciò, fra commedie, libretti ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica [...] 'Odissea, 1946; Edipo re, 1947; Canti di Catullo, 1955; Fiore dell'Antologia Palatina, 1958). Curò anche alcune traduzioni da Shakespeare, e compilò un'antologia della Lirica d'amore italiana, dalle origini ai nostri giorni (1957) e un'altra della ...
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Attore, regista e direttore di teatro tedesco (Königsberg 1878 - Hollywood 1945). Dopo un'attività iniziale di attore, J. trovò a Berlino, allo Staatstheater, l'atmosfera più adatta alla sua sperimentazione [...] altre opere (Marquis von Keith di F. Wedekind, 1920; Napoleon oder die hundert Tage di Ch. D. Grabbe, 1922; Hamlet di Shakespeare, 1924; Leben Eduards II von England di Brecht, 1927) finché il nazismo non lo forzò all'esilio prima in Europa e quindi ...
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(norv. e isl. Nornir) Divinità germaniche del destino dei singoli uomini; il nome è stato collegato con la radice indoeuropea *(s)ner, «volgere», dato che sono rappresentate quali filatrici. La rappresentazione [...] e ancora largamente rappresentate nell’area mitologica eurasiatica. La tradizione popolare conosceva figure simili in Inghilterra ancora al tempo di Shakespeare (le 3 Weirdsisters del Macbeth); esse vivono tuttora nel folclore delle Faer Øer. ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...