SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] che mostrava la derivazione di Cristo dal padre di Davide, immagine che spesso precedeva Sal. 1, per es. nel citato s. di Shaftesbury (c. 15r), oppure riempiva l'iniziale B di Beatus allargata, come nel s. del 1230 ca., miniato dal pittore di Oxford ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] la stessa evidenza di quelle matematiche”. In questo periodo Kant si avvicina ad alcuni pensatori dell’empirismo inglese come Shaftesbury, Hutcheson e Hume, mentre si allontana dalle posizioni di Wolff nel 1765 in Sogni di un visionario chiariti con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] verrà ampiamente accreditato come caratteristica superiore dello Stato a seguito della diffusione delle idee del conte di Shaftesbury, Edmund Burke, Jean-Jacques Rousseau, Friedrich Karl Möser e Johann Gottfried von Herder, ma incominciò ad assumere ...
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estetica
Dal gr. αἴσϑησις «sensazione», «percezione», «capacità di sentire», «sensibilità». Ciò che tale termine innanzitutto indica è quel particolare tipo di esperienza che ci capita di fare quando [...] è centrale nel dibattito filosofico settecentesco, da Hume a Rousseau. È quanto troviamo, per es., in Shaftesbury, che, descrivendo la facoltà della percezione estetica come una «sensazione corporea, immediata, non riflessiva, senza ‘principi ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] la questione dell’identificazione del criterio o facoltà che permette agli uomini di distinguere tra vizio e virtù. Già in A. Shaftesbury il recupero dell’e. stoica e l’affermazione, in contrasto con l’e. ‘egoistica’ di Hobbes, della presenza nella ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] del Burke (1756) e con le Conjectures on original composition dello Young (1759); come pensiero filosofico con Shaftesbury - la letteratura inglese del Settecento era stata fattore vivo nell'evoluzione spirituale e letteraria, da cui il romanticismo ...
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È il secondo figlio di George Villiers, primo duca di Buckingham, e di lady Caterina Manners. Nacque a Westminster il 30 gennaio 1628; nel 1642 ottenne il grado di magister artium a Cambridge. Scoppiata [...] cui era considerato uno dei capi; e riaprendosi il parlamento, chiuso oltre 15 mesi prima nel 1675, il B. insieme con Shaftesbury, Wharton e Salisbury sollevò la questione se esso non dovesse considerarsi disciolto dopo una così lunga chiusura. Ma il ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] più vasto, è un'ambiziosa esposizione filosofica che trae in larga parte i proprî argomenti da Montaigne, Locke, Pascal e Shaftesbury. Di analoga ispirazione sono i quattro Moral essays in versi (1731-35). Ma il migliore equilibrio fra satira e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il viaggio, nel Settecento, non solo è una moda condivisa da dame, avventurieri, filosofi [...] , e a Stoccolma. È da molto tempo che grazie al credito di Locke, di Gordon, di Trenchard, di milord Shaftesbury e di tanti altri ho ricevuto le mie lettere di naturalizzazione in Inghilterra”.
Seguendo questa direttiva di marcia, i viaggiatori del ...
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AZEGLIO, Vittorio Emanuele Taparelli marchese d'
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino il 17 sett. 1816 da Roberto e Costanza Alfieri di Sostegno. A 5 anni seguì il padre, coinvolto nei moti piemontesi [...] della sua missione, risultò l'amicizia con lady Palmerston, con sua figlia e con il marito di questa, lord Shaftesbury, capo del partito ultraprotestante e persona influente su autorevoli organi di stampa.
Morto Cavour, l'A. continuò ad essere ...
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