STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] sec. XIX. Essa è dovuta al permanere, nell'Europa illuministica, di fermenti neoplatonici, residui del Rinascimento. Con lo Shaftesbury (Characteristics of Men, Manners, Opinions and Times, 1711) e le sue idee di origine bruniana dell'anima del mondo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “estetica” nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten, seguace [...] sua Inquiry into the original of our idea of Beauty and Virtue (1725), stempera la polemica antilockiana del maestro Shaftesbury ipotizzando l’esistenza di un “senso interno” capace di afferrare la bellezza come“uniformità con varietà”. È questa una ...
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SCOZZESE, SCUOLA
Guido Calogero
. Con questo nome, per la regione ove nacquero e insegnarono il suo iniziatore e i suoi principali seguaci, vien designata la scuola filosofica inglese che, fondata da [...] era stata, per es., teorizzata, specialmente in rapporto ai valori etici ed estetici dell'esperienza spirituale, dallo Shaftesbury e dagli altri "moralisti del sentimento". Ora, il Reid si propone appunto di rivendicare, oltre alla legittimità ...
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Nazione
Anthony D. Smith
Introduzione
Il termine 'nazione' compare per la prima volta nella lingua latina: i Romani designavano come 'nationes' le tribù distanti e selvagge, ma riservavano per sé l'appellativo [...] nazionale, carattere nazionale e volontà nazionale verranno ampiamente accettati a seguito della diffusione delle idee di lord Shaftesbury, Bolingbroke, Burke, Vico, Zimmerman, Rousseau, Moser e Herder. In Francia il concetto di nazione fu largamente ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] stessa la forma con cui l'uomo combatteva i suoi impulsi egoistici -; che si propugnasse un'etica del sentimento (Shaftesbury) o nuovamente l'essenza egoistica della morale umana trovasse un più tardo esaltatore come l'Helvétius e si giungesse all ...
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Scrittore, pensatore, medico (Dordrecht 1670 - Hackney 1733). Nella sua opera più famosa, The fable of bees, or private vices, publick benefits (1714) M. sostenne che gli impulsi derivanti dal naturale [...] esposta la concezione etico-politica (sviluppata nei vari saggi che accompagnano il poema) di M., che, combattendo specialmente Shaftesbury e la sua dottrina dell'innato senso morale, si riconnette a Th. Hobbes nel riconoscere il fondamentale egoismo ...
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GIACOMO II, re d'Inghilterra (VII di Scozia)
Eucardio Momigliano
Nacque il 15 ottobre 1633 a Londra, da Carlo I e da Enrichetta Maria di Francia. Coinvolto ancora giovane nella rivoluzione e arrestato [...] G. fu violentemente osteggiato sia dalla chiesa anglicana, sia dai Whigs; e specialmente aspro contro di lui fu il partito di Shaftesbury, il quale riusciva anche nel 1678 a farlo escludere dal consiglio del re e a costringerlo a un esilio di un anno ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] formazione classica su Omero, Orazio, Cicerone, Platone; lesse anche U. Grozio, F. Bacone, S. Pufendorf, J. Barbeyrac, A. Shaftesbury, F. Hutcheson, R. Cumberland, Montesquieu. Il suo unico scritto giuridico fu un Parere sopra una scrittura legale di ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] Bolingbroke: egli vi frequenta Pope e Swift, e vi assimila l'empirismo scaturito dalla scuola di Locke, Clarke, Shaftesbury, vi s'impadronisce del sistema di Newton, senza però condividerne la rigida ortodossia biblica. Tornato nel continente, si ...
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senso comune
Locuz. che ha assunto, nel corso della storia della filosofia, significati diversi e che, in età moderna, è stata prevalentemente utilizzata per identificare, in polemica con gli orientamenti [...] per accentuare quello gnoseologico. In vista della ripresa tardo settecentesca del concetto, svolgono un ruolo importante soprattutto Shaftesbury (Sensus communis: saggio sulla libertà di spirito e di umorismo) e Buffier (Traité des premières vérités ...
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