Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento in Gran Bretagna si sviluppa [...] uomini sono dotati sta alla base del senso morale, ovvero del sentimento del bene e del male, che secondo Shaftesbury rivela molte affinità con il senso estetico. Nei suoi scritti sulla morale naturale (raccolti in tre volumi nelle Caratteristiche ...
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Filosofo e storico scozzese, nato a Logierait (Perthshire) il 20 giugno 1723, morto a St. Andrews il 22 febbraio 1816.
Dal 1759 al 1785 insegnò all'università di Edimburgo. Si occupò soprattutto del problema [...] conciliare l'antitesi tra l'individualismo utilitario del Hobbes e del Hume e la morale sentimentale e altruistica dello Shaftesbury e del Hutcheson. Tanto il principio della conservazione di sé quanto quello dell'amor del prossimo dovevano infatti ...
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SUNDERLAND, Robert Spencer, secondo conte di, e Charles Spencer, terzo conte di
Florence M. G. Higham
Robert Spencer, nato nel 1640 e morto nel 1702, fu allevato a Parigi tra gli emigrati realisti e [...] 'Europa meridionale. La sua parentela con i Sidney (ai quali apparteneva la madre), e, attraverso i loro matrimonî, con Halifax e Shaftesbury lo legò con i whigs, mentre il suo matrimonio con Ame Digby, che era figlia del conte di Bristol e la più ...
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Filosofo (Wantage, Berkshire, 1692 - Bath 1752); presbiteriano, aderì (1713) alla chiesa anglicana e nel 1718 ne fu ordinato sacerdote. Segretario (1736) della regina Carolina, vescovo di Bristol (1738), [...] volontà divina e presentò una teoria che, a mezza via tra il razionalismo di Clarke e il sentimentalismo di Shaftesbury e Hutcheson, radicava il bene nell'intervento di una coscienza mediatrice tra le passioni egoistiche e la benevolenza (Fifteen ...
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Scultore inglese (Londra 1854 - ivi 1934); visse per alcuni anni, a partire dal 1878, a Roma. Affascinato dall'arte di Benvenuto Cellini, eseguì statuette in bronzo che ne ricordano la maniera: Perseo [...] abilità tecnica, trasse effetti complicati dall'uso di materiali varî e policromi; dal 1900 al 1903 insegnò scultura alla Royal Academy. Eseguì, tra l'altro, il monumento a Shaftesbury a Londra e al duca di Clarence in S. Giorgio a Windsor. ...
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Nacque a Newcastle-upon-Tyne il 9 novembre 1721, e morì a Londra il 23 giugno 1770. Avviato alla carriera ecclesiastica, studiò poi medicina; e, come J. Armstrong e J. Arbuthnot, la esercitò con successo: [...] . Il poema didascalico Pleasures of the Imagination (1744), pubblicato grazie all'interessamento del Pope, nelle idee dipende dallo Shaftesbury, nello stile soprattutto dal Dryden, senza averne l'elegante maestria. Nel 1745 A. pubblicò le Odes on ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] traducendo libri di medicina e di storia. Con la traduzione del Saggio sulla virtù e il merito (1745) di Shaftesbury s'inserì nel vivo della polemica illuministica, cui contribuì con varî scritti apparsi anonimi: Pensées philosophiques (1746), Les ...
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Teologo evangelico (Triebsees, Pomerania, 1714 - Berlino 1804). Predicatore, dal 1749 parroco di Lassahn, poi di Barth (presso di lui studiò teologia J. K. Lavater, l'amico e corrispondente di Goethe). [...] teologico-religioso. Collegando gli influssi del wolffismo e dell'illuminismo inglese (deismo), in particolare di Shaftesbury, alla sua cultura tradizionale, egli divenne perspicuo rappresentante del moto di rinnovamento della teologia evangelica ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] lo accolse tra i suoi membri. In questo stesso periodo a Oxford conobbe, in qualità di medico, lord Ashley poi conte di Shaftesbury che lo volle suo ospite a Londra e presso il quale poté far pratica in affari di stato, collaborando alla soluzione d ...
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Nato a Sheffield il 1686 e ordinato ministro anglicano, dopo gli studî a Cambridge, nel 1711 prese, con lo pseudonimo di Sylvius, le parti del vescovo Hoadley nella "controversia Bangoriana" (v. bangoriana, [...] moral Goodness (1728) e un secondo volume, illustrating and enforcing the Principles contained in the former (1728). Combattendo Shaftesbury e il suo discepolo Hutcheson, sostiene che la virtù consiste nel conformarsi alla ragione; e, se va amata per ...
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