Io son venuto al punto de la rota
Vincenzo Pernicone
. Questa canzone (Rime C) è costituita di cinque stanze e di un congedo regolare che riprende lo schema della sirima. La struttura metrica della [...] stanza, di 13 versi endecasillabi tranne un settenario in decima sede, segue lo schema abc abc; CDEeDFF, identico a quello della canzone La dispietata mente, ma con la particolarità che gli ultimi due versi della stanza finiscono con la medesima ...
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Forma metrica usata particolarmente nella poesia popolare e dialettale del sec. XVI, che ebbe il nome da una più antica canzone di Sant'Ercolano, fin qui non identificata.
Ogni strofa è composta di undici [...] versi: i primi quattro sono alternatamente un endecasillabo e un settenario, a rime pure alternate; seguono sei quinarî rimati a due a due; chiude la strofa un endecasillabo tronco.
Bibl.: V. Rossi, Le lettere di M. A. Calmo, Torino 1888, pp. 434-439 ...
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Verso composto di 11 sillabe, il più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni metriche (in base al numero degli accenti e delle pause); di largo impiego nel [...] definì superbissimum carmen) e in ottave (L. Ariosto, T. Tasso), nella poesia tragica, nel sonetto o, alternato al settenario, nella canzone antica e leopardiana.
Le origini risalgono alla poesia dei primi siciliani (fine 12° sec.), che probabilmente ...
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imparisìllabo In grammatica, e soprattutto nella grammatica latina, nome o aggettivo che nella flessione cambia numero di sillabe, di solito fra il nominativo e gli altri casi (es. in lat. felix felicis); [...] anche sostantivato: gli i. della 3a declinazione. In metrica, che ha numero dispari di sillabe; tra i versi i., il quinario, il settenario, il novenario, l'endecasillabo. ...
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Filosofo (Cherso 1529 - Roma 1597). Letterato del Rinascimento, P. fu un difensore del platonismo contro l'aristotelismo, da lui principalmente combattuto nelle Discussiones peripateticae.
Vita
Studiò [...] poemetto in lode degli Estensi, composto in versi di tredici sillabe, che in realtà erano costituiti di un settenario tronco e un settenario piano ma che, per lo spostamento degli accenti, egli pensava potessero rendere il suono dell'antico esametro ...
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SENARIO
Giorgio PASQUALI
Mario PELAEZ
. Il senario è il trimetro dei Greci, quale lo adattò genialmente all'indole della lingua latina e al senso ritmico dei Romani Livio Andronico. Ch'egli abbia [...] dattilica nell'unica sede in cui l'ammette il senario. A questa restrizione fa al solito riscontro una libertà: per il settenario esiste un secondo "punto di Jacobsohn", un'altra sede dove è lecita almeno la sillaba ancipite (se il iato, è dubbio ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] son gai, v. 33; e 'l mio più d'amor porta, v. 36); nella quarta stanza e segna il passaggio dai piedi alla sirma e l'inizio del settenario (e tanto è la stagion forte ed acerba, v. 46; e la crudele spina, v. 49), ma poi ci si accorge che la prima e è ...
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roseola
Elemento eruttivo in forma di chiazzette rosee piane o appena rilevate che compaiono sulla cute nel decorso di alcune malattie infettive e scompaiono spontaneamente dopo pochi giorni, senza lasciare [...] piccoli e poco numerosi localizzati prevalentemente all’addome in pazienti affetti da tifo, specie nel secondo settenario di malattia, e la r. sifilitica, caratteristica manifestazione dell’inizio del periodo secondario della sifilide, rappresentata ...
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Nella metrica classica, pausa nel corso del verso, coincidente con la fine di una parola all’interno di un piede; se cade in fine di parola e in fine di piede si chiama dieresi. Nei versi recitativi (esametro, [...] (dopo il 4° piede).
Nella metrica accentuativa moderna, pausa all’interno di un verso, propria di ogni verso maggiore del settenario. La c. divide il verso in due parti dette emistichi; esistono versi a c. fissa, come il quinario accoppiato, il ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] la somma sapïenza e ’l primo amore» (Inf. III, 6) un verso di 12 sillabe (con accento, anomalo, di quinta), o il settenario petrarchesco «Chiare, fresche e dolci acque» (Canz. CXXVI, 1) un verso di 9 sillabe. La possibilità (o meglio la necessità) di ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...