sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] ci spinga a non credere che le cose siano andate proprio come le racconta D.: a parte il fatto ovvio che il v. 11 è un settenario, D. non adopera mai lo schema CDdC EE nelle terzine dei suoi s.; per di più, la forte pausa dopo il v. 12 costringe a ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] Dio e simili. Ma esistono altre verità che appartengono all'ordine dei mezzi, come per es. la verità del numero settenario dei sacramenti, della struttura gerarchica della Chiesa, della successione apostolica e altro" (cfr. Pesch 2001); la seconda è ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] , appare il consiglio di rinvigorire la "pianta umana", quando "subito dopo il decimo e talvolta dopo il nono settenario" tende a inaridirsi, ricorrendo a latte e sangue umani, con un fuggevole ma inquietante cenno alle vampiresche consuetudini delle ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] 66-68, in cui si ha un doppio enjambement.
In Così nel mio parlar, si noti che la stragrande maggioranza dei settenari risulta sintatticamente congiunta ai versi seguenti (ad esempio, che disteso a riverso / mi tiene in terra d'ogni guizzo stanco, vv ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] di tutto il Medioevo (e anche oltre) e costituirà uno dei principali canali di trasmissione dello schema settenario delle artes liberales (proprio a Marziano si deve fondamentalmente la latinizzazione corrente di buona parte del lessico specifico ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] Nazionale di Firenze, c. 55, che presenta la stessa fronte tristica del Contrasto di C., chiusa da un settenario unisonante invece che dal di-stico di endecasillabi baciati. Notevoli e innegabili coincidenze connettono questo testo al Contrasto ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] più autentica e assidua espressione, il sonetto nella forma consacrata dal Burchiello (ossia con coda, eventualmente iterabile, di settenario più distico di endecasillabi a rima baciata), appare meglio come la puntuale e pronta risposta (il C. parla ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] [II V 3], ma innanzitutto per la sua durata ed estensione temporale, temporis occupatione. Ammettendo come subordinati il settenario e il quinario, riconosce l'eccellenza ai metri dispari; sono respinti i pari, ritenuti più facili e popolari ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] alla sua posizione d'iniziatore: alessandrini (8 = 49; 32 = 42; 33 = 50; 36 = 62), non sempre col primo emistichio sdrucciolo; settenari a rima baciata come quelli del Tesoretto e del Favolello (22 = 59; 56 = 57); doppi quinari (25 = 63); decasillabi ...
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e
Riccardo Ambrosini
. 1. È la voce più frequente nelle opere di D., con 8.670 attestazioni, di cui 642 nella Vita Nuova (+ 33 ed), 463 nelle Rime (35 ed; in XCI 28 l'articolo i si elide dopo e: E' [...] guardate e attendete. I sintagmi di questi pur pochi esempi, però, fanno ritenere non atipica né casuale la combinazione.
IV) Un settenario è legato da e al quinario precedente in questo tipo, invece, molto diffuso. Cfr. If III 96 e più non dimandare ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...