FALCONIERI, Ottavio
Matteo Sanfilippo
Nacque a Roma il 6 giugno 1636 da Piero e Dianora Del Bene nel palazzo di famiglia in via Giulia. Della sua giovinezza e dei suoi studi si sa ben poco, a parte [...] la propria erudizione. Nel 1655 scrisse e pubblicò l'Urania, un'ode di ventuno stanze di sei versi, composte da settenari ed endecasillabi alternati, seguita da una Gratulatoria in latino dedicata ad Alessandro VII, appena eletto papa. Un anno dopo ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] da fenomenologia generale dell'amore. La canzone è composta da cinque stanze ciascuna di tredici versi misti di endecasillabi e settenari secondo lo schema "ABB (b5) A / (a5) BBAB" con sirma "CCD (d5) EE", tutta intessuta di rime ricche o addirittura ...
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FONTANA, Ferdinando
Rossano Pisano
Nacque a Milano il 30 genn. 1850 da Carlo.
Il padre, pittore scenografo di comprovata maestria, si era votato ben presto a un'esistenza errabonda per esercitare il [...] spazi cittadini all'imminente visita dell'imperatore Guglielmo I, lo indusse a manifestare le sue emozioni inneggiando, in strofe di settenari scritte quasi di getto sotto il titolo Il Rebecchino e ben accolte nel Pungolo del 15 ottobre, ai secolari ...
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DI LEO, Mario
Marina Frettoni
Nacque a Barletta da nobile famiglia verso il 1500, ed ivi compi i primi studi; conseguì all'università di Napoli il titolo di utriusque iuris doctor, con il quale è nominato [...] si legge: Marius De Leo auctor - recentemente pubblicata in Japigia (1942). Si tratta di una canzonetta di ventisei endecasillabi e settenari - di cui gli ultimi sette mutili - nella quale il poeta esprime il desiderio di morire colpito dall'arco che ...
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GENOINO, Giulio
Francesca Brancaleoni
Nacque a Frattamaggiore, presso Napoli, il 13 maggio 1773 da Carlo e Maria Tramontano. Avviato alla carriera ecclesiastica, fu seguito nella sua formazione dal [...] nella memoria. La sua prova d'esordio come poeta - un Saggio di poesie (Napoli 1811) che comprendeva odi in settenari di genere metastasiano o, più propriamente, savioliano - era apparsa per i tipi del Monitore delle Due Sicilie durante il regno ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] la toscanità della lingua. Quanto all'Ippolito trattasi di una libera versione in endecasillabi e settenari del testo euripideo; i cori son. tutti di settenari. Il Messini vi trova amplificazioni retoriche e abbellimenti non sempre di buon gusto.
Le ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] un'egloga che si trova nello stesso codice di genere pastorale, con una struttura metrica di endecasillabi misti a settenari liberamente rimati, canta con malinconici accenti la morte della giovane Philli.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze ...
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FONTANELLA, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno al 1612 probabilmente a Napoli, dove condusse la sua breve esistenza e svolse la sua attività letteraria.
Non sono noti i dati essenziali della [...] religioso si coglie nella stessa disposizione dell'opera, che si apre con le solenni sestine di endecasillabi e settenari dedicate Al cielo e, attraverso frequenti richiami moralistici (fitti soprattutto nel secondo libro), si conclude con una serie ...
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ANGELI (Degli Angeli, Degli Angioli), Nicola
Anna Buiatti
Nato a Montelupone nelle Marche nel 1535 circa, compì i suoi studi di legge a Bologna, dove cominciò a comporre rime amorose nello stile del [...] Sprofonda. Della produzione drammatica dell'A. fa parte infine una tragedia, Arsinoe (Venetia 1594), in versi endecasillabi e settenari variamente alternati con cori moraleggianti.
Divenuto il cardinale Peretti papa col nome di Sisto V, l'A lo seguì ...
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DEL BENE, Bartolomeo (Baccio)
Paolo Procaccioli
Nacque il 9 nov. 1514 probabilmente a Firenze, e non in Valdelsa (come ipotizzavano il Negri e il Couderc), dal banchiere Niccolò di Albertaccio di Vieri [...] Tasso, che ignoravano il tetrastico, comprendevano "strofe di cinque o sei versi, tutti endecasillabi o settenari ovvero endecasillabi misti a settenari, secondo lo schema aBbAcC ovvero aBabB" (W. Th.
Elwert, Versificazione italiana dalle origini ai ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...