ballata
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
Il termine b. è usato da D. sempre in riferimento a una sua b.: Rime LVI 19, LXXX 2, Vn XII 9 (2 volte), 10 1, 11 5, 15 43 (ripreso al § 16, dove il termine [...] della cavalcantiana Quando di morte mi convien trar vita, in cui però i due versi a rima baciata della sirma sono settenari: che si abbia, già a quest'altezza, una prima manifestazione della preferenza dantesca per l'endecasillabo?
Ma la b. Per una ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] in endecasillabi sciolti (Il mondo creato), e dall’Aminta, dramma pastorale o favola boschereccia in endecasillabi e settenari, rappresentato per la prima volta nel 1573, senza il quale «non si spiegherebbe lo sviluppo del teatro pastorale ...
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TEMPIO, Domenico Francesco Giuseppe
Gabriele Scalessa
– Nacque il 22 agosto 1750 a Catania, terzogenito di sette figli, da Giuseppe, commerciante di legname, e da Apollonia Arcidiacono.
Destinato al [...] venti Favule, alcune delle quali guardavano alla tradizione esopiana. Una di esse era La Libertà, in endecasillabi e settenari, che nella vicenda del cardellino che cade preda del gatto dopo l’agognata liberazione relativizzava il concetto di libertà ...
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TUTORIO, Giovanni Battista
Lorenzo Sacchini
– Nacque nel comune di Montesanto, oggi frazione di Sellano in provincia di Perugia. Non è nota la sua data di nascita, avvenuta senz’altro non più tardi [...] di s. Filippo Neri.
Il Dialogo [...] fatto a richiesta di persona spirituale (Macerata 1635) è una composizione poetica in settenari ed endecasillabi variamente alternati (eccezione di due interventi del coro in strofe di ottonari), nella quale i ...
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GENOINO, Giulio
Francesca Brancaleoni
Nacque a Frattamaggiore, presso Napoli, il 13 maggio 1773 da Carlo e Maria Tramontano. Avviato alla carriera ecclesiastica, fu seguito nella sua formazione dal [...] nella memoria. La sua prova d'esordio come poeta - un Saggio di poesie (Napoli 1811) che comprendeva odi in settenari di genere metastasiano o, più propriamente, savioliano - era apparsa per i tipi del Monitore delle Due Sicilie durante il regno ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] la toscanità della lingua. Quanto all'Ippolito trattasi di una libera versione in endecasillabi e settenari del testo euripideo; i cori son. tutti di settenari. Il Messini vi trova amplificazioni retoriche e abbellimenti non sempre di buon gusto.
Le ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] un'egloga che si trova nello stesso codice di genere pastorale, con una struttura metrica di endecasillabi misti a settenari liberamente rimati, canta con malinconici accenti la morte della giovane Philli.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze ...
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sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti [...] primo endecasillabo delle terzine si ha un s. rinterzato. Il s. comune o misto presenta invece un’alternanza di endecasillabi e settenari entro la misura dei 14 versi. Il s. minore è composto di versi più brevi dell’endecasillabo. Rarissimo nei primi ...
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GIUBILEI, Libro dei
Alfredo Vitti
È un apocrifo nominato la prima volta da Didimo il Cieco (v. didimo di alessandria), che ne cita IV, 31, ma col titolo di Leptogenesi (Enarrat. in epist. I Joan., III, [...] (XVII, 1); Noè si ubbriacò con vino di quattro anni, giacché la vigna sarebbe stata piantata al primo anno del settimo settenario del 26° giubileo (VII, 1-7); Abramo ricevette da Dio il privilegio di dar la caccia ai corvi, in premio d'averlo ...
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LUCILIO, Gaio (C. Lucilius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Poeta latino. Nacque a Sessa Aurunca nell'anno 180 a. C. da famiglia equestre molto facoltosa. Militò nella guerra numantina (134-33 a. C.) [...] i primi venti libri sono in esametri, col libro XXII cominciano i distici, con il libro XXVII i metri varî (settenarî trocaici, senarî giambici ed esametri dattilici), nel libro XXXX si ha unicamente il verso eroico. Le satire traevano la loro ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...