Epigramma, secondo il valore della parola greca, vuol dire iscrizione, e dallo scopo poetico di lasciare il ricordo d'una vita, d'un'impresa, d'un'offerta, ecc., nacque questo breve componimento letterario [...] il distico elegiaco. Poi per gli epitafî si usarono di preferenza gli esametri, i distici, più di rado i senarî giambici, i settenarî trocaici, altri metri ancora. Gli epitafî di Nevio in metro saturnio, di Ennio in distici, di Plauto in esametri, di ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] ricorse alla terzina per l'elegia d'imitazione classica: Lodovico Savioli tradusse gli Amori di Ovidio in strofette tetrastiche di settenarî sdruccioli e piani alternati, e nello stesso metro scrisse i suoi Amori (1ª ed. datata, 1765). In tempi più ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] 6, CCXV 2. In Detto la forma semplificata è assai più frequente dell'integra, per ovvie ragioni (agevolezza d'inserzione nei distici di settenari): 1, 12, 23, 48, 54, 61, 75, 81, 86, 128, 131, 142, 148, 150, 153, 217, 229, 252, 256, 361, 366, 384 ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] trovatori, l'ostentata alterazione del sistema metrico di Folchetto con la sostituzione di una lunga stanza di settenari ed endecasillabi alla monometrica serie decasillabica del testo fonte.
La qualità di questo recupero programmatico dei provenzali ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] meteore - in versi sciolti, il metro preferito dal D., che anche nelle tragedie adotta gli endecasillabi misti di settenari. Altri dieci dialoghi (Delle sette dei filosofi, Del mondo in universale, Dei principii, Della generazione, Dell'anima, Dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia tragica cinquecentesca nasce dal tentativo umanistico di dare nuova [...] dalle “perturbazioni” dell’animo. Rendendo il trimetro giambico catalettico greco con una libera alternanza di endecasillabi e settenari sciolti, Trissino struttura il proprio testo, privo di prologo separato e di scansione in atti, secondo un ritmo ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] in presenza di una grande varietà metrica, prevalgono i metri brevi e cantabili, con la tipica quartina di settenari o quinari piani suggellata da un verso tronco. Prevale insomma Metastasio (da Christina certo frequentato attraverso la mediazione ...
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MARTELLO, Pier Jacopo
Marco Catucci
MARTELLO (Martelli), Pier Jacopo (Pietro Jacopo, Pieriacopo). – Nacque a Bologna il 28 apr. 1665, da Giovanni Battista, medico e dottore in filosofia, e da Margherita [...] forse più nota e apprezzata del M., Il Femia sentenziato, satira in cinque atti, in versi endecasillabi con cori di settenari, stampata segretamente in 100 copie da Filippo Argelati (Cagliari, ma Milano 1724). Maffei vi è raffigurato, con il nome di ...
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MENZINI, Benedetto
Carlo Alberto Girotto
MENZINI, Benedetto. – Nacque a Firenze il 29 marzo 1646 da Domenico di Francesco e da Domenica di Giovan Battista Cresci, di condizioni assai modeste. Di un [...] primo volume delle Opere del 1680, i quarantaquattro sonetti, le quattro canzoni e il «dialogo» in endecasillabi e settenari liberi qui raccolti furono composti in ambiente romano. Reperibili in più punti sono alcune giaciture poetiche che arieggiano ...
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PIZZETTI, Ildebrando
Fiamma Nicolodi
PIZZETTI, Ildebrando. – Nacque a Parma il 20 settembre 1880 da Odoardo, insegnante di pianoforte e maestro di coro, e da Teresa Fava, primo di cinque fratelli, di [...] ricco peraltro di episodi mistico-religiosi).
I versi usati da Pizzetti poeta sono per lo più endecasillabi e settenari, con frequenti enjambements e anafore; il linguaggio colto, estetizzante, arcaico, ricorre volentieri a stilemi prefabbricati (nei ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...