Poeta latino (sec. 1º a. C.), forse il primo autore romano di poesia bucolica. Le notizie su di lui sono molto incerte. Scrisse idillî in settenarî trocaici (Pulli) e forse un poemetto, Moretum, incluso [...] poi nell'Appendix Vergiliana ...
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Carme erotico latino anonimo dell’Antologia latina (considerato dai più del 3° sec. d.C., ma da alcuni attribuito ad Annio Floro), che in 93 settenari trocaici, divisi in gruppi dal ritornello Cras amet [...] qui numquam amavit quique amavit cras amet, celebra la divinità di Venere e le gioie dell’amore con tono delicato e leggero, in occasione della celebrazione della festa di Venere, forse a Enna o Ibla in ...
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Poeta e grammatico latino (fine del 2º sec. a. C.), amico di Lutazio Catulo; scrisse versi d'amore d'indirizzo ellenistico e un carme in settenarî trocaici sulla storia della letteratura (o solo della [...] poesia) latina, del quale rimangono pochi frammenti: in uno sostiene che l'influsso della poesia greca in Roma ebbe inizio al tempo della seconda guerra punica; in un altro allude malignamente ai rapporti ...
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. Nella poesia popolare del settentrione della Sardegna, e particolarmente in alcuni paesi (Mamoiada e Orani), è così chiamata una strofe tetrastica di settenarî o ottonarî, rimanti ad libitum, ora abab, [...] ora abba, nella quale fra i primi e gli ultimi due versi non esiste alcun legame. Esempio:
Inintr'a una funtana
b'àt un'ambidda sola.
Su faeddu mi sana,
su risu mi cossola.
(Dentro una fontana - v'ha un'anguilla ...
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MĀNĪ
Ettore Rossi
. Nome d'una forma di canti popolari turchi. Sono quartine indipendenti, a rima (o assonanza) a a b a di versi di solito settenarî, riunite talora anche in serie (contrasti), racchiudenti [...] un concetto a sé stante, d'argomento per lo più amoroso. Il concetto è contenuto per lo più nei due ultimi versi; i due primi, come nei nostri stornelli, servono a fornire la rima. Si suole spiegare etimologicamente ...
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Parte lirica del dramma romano, recitata o cantata a suon di flauto da un unico attore (monodie del dramma greco), e, in senso più lato, anche recitativo in settenari accompagnato dal flauto, contrapposto [...] al diverbium, in senari, non musicato ...
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Forma metrica dialettale e popolare, così detta da una non identificata canzone Sant’Ercolano (16° sec.). Si compone di strofe di 11 versi (i primi 4 sono 2 endecasillabi alternati con 2 settenari, a rime [...] alternate); seguono 3 coppie di quinari; l’ultimo verso è un endecasillabo tronco ...
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("Il soldato millantatore") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), una delle più antiche da lui composte (205 a.C.), come mostrerebbe la prevalenza, nelle parti recitate, [...] dei settenari trocaici (617), il metro della satura popolare, rispetto ai senari giambici (412). È una palliata che deriva da una commedia greca, Alazòn (gr. ᾿Αλαζών), di autore ignoto: vi si notano allusioni alla vita di Roma e forse allusioni ...
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È nato a Como nel 1878; per qualche tempo professore, poi giornalista. Le sue prime opere (le principali delle quali sono: Egloghe, Torino 1904; Costanza, tragedia, ivi 1905; Settenari e sonetti, Ancona [...] 1910; Odi, Modena 1910) son quelle di un puro postcarducciano; anche le novelle di questo periodo (Socrate moderno, Torino 1908) non differiscono molto da quelle, ad es., dell'Albertazzi. E come ogni buon ...
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Le dolci rime d'amor ch'i' solia
Vincenzo Pernicone
. Questa canzone (Rime LXXXII) è stata commentata da D. nel trattato IV del Convivio. È costituita di 7 stanze di 20 versi endecasillabi (13) e settenari [...] (7), e un congedo di 6, dei quali 4 endecasillabi e due settenari. La struttura metrica della stanza (due piedi di 4 versi ciascuno, e sirma di 12 versi) segue lo schema abbc baac: cde e dd ff egg.
Oltre che nella tradizione manoscritta del Convivio, ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...