Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] , Barbantini, Fogolari, Fusinato, Soppelsa e Musatti, ai quali si unì Pietro Foscari, diedero vita al gruppo dei "SetteSavi"(340) che installarono la loro base operativa nell'antica osteria di Giovanni Codroma all'Angelo Raffaele in fondamenta ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Le accademie
Saverio Ricci
Mario Biagioli
Le accademie
Motivi e caratteri ispiratori
di Saverio Ricci
La moderna accademia scientifica [...] dominati dall'"avarizia" e dall'"ambizione" degli europei.
Insomma, dal concilio e dal contraddittorio allegorico fra i settesavi, sale un coro di riflessioni, anche discordi su qualche punto pratico, ma solidali nell'esecrazione del capovolgimento ...
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I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] circa un terzo era solito frequentare le osterie già all’età di sette e otto anni(67).
Legata molto spesso simbioticamente a un’osteria aristocratico e libresco di distinguersi col nome di «SetteSavi»(109). L’esperienza più ‘avanzata’ tentata pochi ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] di Giovanni Giuriati e Piero Marsich, il protonazionalismo di scrittori e artisti dell’élite culturale veneziana (come i «SetteSavi», che si incontravano all’osteria «da Codroma»), e soprattutto il giornalismo di Gino Damerini nelle pagine de «Il ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] a Bologna da Zanichelli nel 1928 e ristampato a Venezia da Filippi nel 1967. Il libro fa memoria e leggenda anche dei ‘SetteSavi’ (pp. 97-98).
42. Una silloge, di quei nomi e di quegli anni, nella Post;fazione (pp. 301-318) apposta da Giannantonio ...
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Lo sguardo su Venezia e la sua società: viaggiatori, osservatori politici
Piero Del Negro
Venezia e i viaggiatori: da città aperta a città "chiusa"
In una raccolta di stereotipi de moribus Italorum [...] .
Nel 1501 il senato, colpito dalla "ruina" del dazio sul vino alla spina, decise di istituire un collegio dei settesavi "del corpo del consiglio de pregadi et zonta", il quale sovrintendesse agli ufficiali alla giustizia nuova e suggerisse le ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] approvata dal senato nel 1575 e ai settesavi sopra Rialto furono date istruzioni affinché trovassero , c. 120; Inquisitori agli Ebrei, 2 giugno 1541, b. 19, c. 121; V Savi alla mercanzia, ser. II, 5 giugno 1541, b. 62.
73. Nella condotta del 1566 ...
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ESTE, Fresco (Francesco) d'
Paolo Bertolini
Maggiore dei quattro figli nati fuori del matrimonio al marchese Azzo (VIII), signore di Ferrara, di Modena e di Reggio, nacque'nell'ultimo ventennio del [...] di quel medesimo anno. Siamo tuttavia informati che il 25 giugno il Maggior Consiglio deliberò l'elezione di una giunta di settesavi, "qui debeant examinare de danino et gravamine Marchionis et Ferrarensium, sicut eis cum honore et bono nostro et ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La prassi rituale tra gesti e parole
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella cultura greca la vita religiosa è profondamente [...] che occorreva espiare con sacrifici. Fu allora fatto venire da Creta Epimenide di Festo, che è incluso nel numero dei settesavi da alcuni che ne escludono Periandro. Era costui ritenuto uomo molto pio e sapiente delle cose divine, soprattutto dotato ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] che appare esiguo anche in rapporto alle conoscenze e agli apprezzamenti correnti nella cultura medievale. Persino la sapienza dei SetteSavi, così largamente fortunata e citata fra Duecento e Trecento, non ottiene che un cenno, per di più molto ...
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sette
sètte agg. num. card. e s. m. [lat. sĕptem], invar. – 1. a. Il numero intero che segue immediatamente al sei (considerato, soprattutto nell’antichità, numero sacro o simbolico, probabilmente in connessione con fenomeni astrali o con...
savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio intellettuale e spirituale: essere, diventare...