Figlio di Fanostrato del demo di Falero, nato intorno al 350 a. C., si formò alla scuola peripatetica, seguendo, più ancora che Aristotele, il successore Teofrasto. Lo dimostrano studioso di molteplici [...] esopiche e "massime utili" (χεῖαι), una parte cospicua delle quali sembra fosse costituita da quegli "apoftegmi dei settesavî" che hanno fornito materia al Florilegio di Stobeo e ad altre simili raccolte. Retore ammiratissimo da Cicerone, scrisse ...
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Componimento, quasi sempre in versi, in cui si propone, attraverso l'oscurità e l'ambiguità, qualche cosa da indovinare. In esso le proprietà fisiche e morali di un soggetto vengono esposte per mezzo di [...] se pur sia non originaria, del racconto. Una raccolta di questi detti oscuri portò il nome di Cleobulo di Lindo, uno dei settesavî secondo il catalogo di Platone; un'altra ne fece il peripatetico Clearco di Soli, l'unico che nei due libri περὶγρίϕων ...
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Figlio di Gnuro (Γνοῦρος), favoloso savio scita: l'esistenza storica è almeno dubbia. La menzione per noi più antica si trova in Erodoto (IV, 46, 76 segg.), il quale narra che Anacarsi, di ritorno in patria [...] di A. e la piegano ai loro fini. D'altra parte la fortuna di A. segue anche le vicende della novella dei SetteSavî. Diogene Laerzio comprende anche la sua (I, 8) tra le biografie dei filosofi; egli rappresenta una parte importante nella vita di ...
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Con questo nome chiamarono i Greci un detto breve e sentenzioso, quali, ad esempio, le famose sentenze dei settesavî. Tale forma d'espressione fu molto in uso presso gli Spartani, noti per l'arguta brevità [...] delle loro risposte. Gli apoftegmi di uomini illustri e saggi venivano naturalmente conservati nella tradizione orale, o da scrittori di memorie e biografie, o nelle scuole di filosofia e di retorica. ...
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Sacerdote e teologo greco, da alcuni annoverato tra i settesavî, e la cui figura ha assunto nella tradizione i colori della leggenda. Secondo questa, egli, nativo di Cnosso in Creta, sarebbe stato chiamato [...] ad Atene per purificare la città colpita da pestilenza per l'uccisione di Cilone, nei primi anni del secolo VI a. C.; avrebbe composto gran numero di poemi teologico-mitologici; avrebbe avuto vita lunghissima ...
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Le strutture dell'ospitalità
Massimo Costantini
La domanda
Prima di entrare nel vivo del discorso, che prevede l'analisi dal lato dell'offerta dell'ospitalità veneziana, vale a dire della sua configurazione [...] e luganegheri in merito alla vendita di salsicce cotte che i primi rivendicavano come monopolio del loro mestiere venne risolta dai settesavi a favore dei secondi, escluse però le zone di San Marco e di Rialto (55). Queste due aree, in effetti ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] le tradizioni più disparate. Lo mostra l'episodio di Leodilla, che deriva la premessa da Ovidio, il corpo dal Libro dei SetteSavi, alcuni particolari dal Miles Gloriosus, altri dal Lancelot: e tutte queste fonti sono rifuse in modo da far cosa nuova ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] Ronda (aprile 1919 - marzo 1923), di cui Bacchelli fu con Cardarelli un fondatore e uno dei sette redattori (i cosiddetti settesavi, con Antonio Baldini, Bruno Barilli, Emilio Cecchi, Lorenzo Montano, Aurelio Saffi), è riassuntiva rispetto alle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di Giovanni Boccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] macrostrutturale dei grandi testi di racconti orientali (come le Mille e una notte, il Panchatantra o il Libro dei settesavi). E, infine, la novella, come genere narrativo, viene rielaborata a partire da un insieme molto vario di forme narrative ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] la poesia popolare e la novellistica è all'origine di una cospicua serie di studi: dalle ricerche Intorno al libro dei settesavi di Roma (in Rivista italiana, 1865), del quale il D'Ancona aveva curato un'edizione, alle Ricerche intorno al libro di ...
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sette
sètte agg. num. card. e s. m. [lat. sĕptem], invar. – 1. a. Il numero intero che segue immediatamente al sei (considerato, soprattutto nell’antichità, numero sacro o simbolico, probabilmente in connessione con fenomeni astrali o con...
savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio intellettuale e spirituale: essere, diventare...