DE GENNARO (De Jennaro), Pietro Iacopo
Sandra Niccoli
Nacque a Napoli nel 1436 da Giorgio, primogenito di Menillo e di Catella di Monforte, e da Maddalena di Gaeta, figlia di Carlo - presidente della [...] , dove era rinchiuso per aver preso parte alla congiura dei baroni. Metricamente molto selettivo, il Canzoniere comprende sonetti, canzoni e sestine, e al suo interno si può fare press'a poco la seguente ripartizione: a una prima parte, il vero e ...
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DE GENNARO, Antonio
Gabriella Romani
Nacque a Napoli il 27 sett. 1717 da Francesco Andrea e Marianna Brancaccio dei duchi di Ruffano, originaria del sedile di Nido. È noto col titolo di duca di Belforte.
Appena [...] scientifiche scrisse il poemetto il Vesuvio (Napoli 1795), ispirato all'eruzione del 1779, diviso in tre canti composti di sestine. Si occupò di questioni naturali anche in due lettere all'abate G. C. Amaduzzi: una riguardante la menzionata eruzione ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] si trovava a una data vicina a quella apposta in calce alla Finice e costituito allora da 209 sonetti, 4 canzoni, 2 sestine e 1 capitolo in terza rima. Lo stesso Canzoniere è rappresentato nella forma più ampia dal ms. 232 della Biblioteca comunale ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] et valoroso Signor Marcio Porcelaga". L'edizione contiene centoventinove sonetti, quattro canzoni, quindici poesie in ottave, due sestine, due capitoli e quattro madrigali. Una stampa più ricca, anche se non esente da molti errori, curò Giacinto ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] , s.d., p. 199; G. A. Interiano, Genova illustrata. Panegirico con un discorso precedente ...intorno alla poesia, Genova 1644, sestine 152 s.; B. Morando, La Rosalinda ... spiegata in diecilibri, Piacenza 1650, p. 439;G. M. Visconte, Alcune memorie ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] tutto l’Ottocento. Per la verità, anche qui, le grandi invenzioni del Duecento e di Dante (le rime identiche delle sestine, le rime al mezzo, nel trisillabo interno all’endecasillabo) sono ridotte e normalizzate in seguito, e, ancora una volta, solo ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] libro, da un critico malevolo ma non troppo: "risaotto al pumidauro") e che riecheggia spesso Poliziano. Madrigali e sestine, ballate e trionfi sono altri indizi di una ricerca parnassianamente condotta sul piano esclusivo della forma e dello stile ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] in volgare"), costituiti da 366 componimenti, per la maggior parte sonetti (317), ma anche canzoni, ballate, sestine, forme metriche consacrate dalla tradizione precedente, dai trovatori provenzali ai rimatori siciliani, agli stilnovisti. Le liriche ...
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sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...
sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...