CALOGROSSO, Gianotto (Gianotto da Salerno)
Giovanni Parenti
Ben poco sappiamo di questo poeta volgare, fiorito intorno al 1450. L'identificazione (avanzata cautamente dal Crescimbeni) del C. con un Gianotto [...] [iniquo] Antonio" (vv. 16-17), che figlio di primo letto del Sanuti, fu poco gradito alla matrigna Nicolosa. La presenza delle sestine, - con numero d'ordine V e XII e in una seconda redazione lievemente diversa, nel corpo di un'operetta mista di ...
Leggi Tutto
Gran nobilta mi par vedere a l'ombra.
Gran nobiltà mi par vedere a l'ombra.- Incipit di una sestina con le medesime parole-rima della dantesca Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra, contenuta adespota [...] S. Debenedetti, Nuovi studi sulla Giuntina di rime antiche, Città di Castello 1912, 49-69; E. Lamma, Intorno alle due sestine pseudo-dantesche, in " Giorn. d. " XXI (1913) 185-187; Contini, Rime 298; D. De Robertis, Censimento dei manoscritti di rime ...
Leggi Tutto
SESTINA
Mario Pelaez
Metrica. - È una forma speciale della canzone a stanze indivisibili, che si compone di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna con un commiato di tre versi della stessa misura. [...] Parma 1727, pp. 312-14; U. A. Canello, La Vita e le opere di Arnaldo Daniello, Halle 1883, pp. 18-25; G. Mari, La sestina d'Arnaldo e la terzina di Dante, in Rend. Istituto lombardo di scienze e lettere, s. 2ª, XXXII (1899), p. 953 segg.; F. Flamini ...
Leggi Tutto
GHERARDI DEL TESTA, Tommaso
Antonio Chiavistelli
Nacque a Terricciola (Pisa) il 29 ag. 1814, da Giuseppe, cavaliere e ufficiale napoleonico, e da Rosalba Taddei di Volterra.
Ebbe tre sorelle, Carlotta, [...] l'attitudine per la poesia, l'arte e il teatro portò, già all'età di 14 anni, a scrivere piacevoli sestine (Castità). Costretto a iscriversi alla facoltà di giurisprudenza dell'Ateneo pisano, durante la permanenza in città poté assistere a numerosi ...
Leggi Tutto
Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] Il favore con cui Il naso fu accolto dal pubblico convinse il G. a proseguire sulla strada intrapresa. Compose, infatti, sempre in sestine di endecasillabi, La visione, ossia La coda del naso, che ebbe pure fortuna, e poi nel 1823 La ciarla; nel 1824 ...
Leggi Tutto
ROSA, Norberto
Gabriele Scalessa
– Nacque ad Avigliana, fra Torino e Susa, il 3 maggio 1803 da Vincenzo e da Anna Maria Alotto. Poche le notizie sulla sua infanzia e sulla giovinezza, che si svolse [...] e ij pavon, Ël consej dij rat.
Il passaggio dal dialetto alla lingua è databile al 1840. In quest’anno pubblicò le sestine piemontesi Le strade ferrate per i tipi della Tipografia Chirio e Mina di Torino, ma anche le rime giocose (in italiano) Il ...
Leggi Tutto
GROSSI, Tommaso
Egidio Bellorini
Letterato, nato a Bellano (lago di Como) da modesta famiglia il 23 gennaio 1790, laureatosi in legge a Pavia nel 1810, morto a Milano il 10 dicembre 1853. A Milano intraprese [...] tradusse poi in versi italiani, sciupandone la spontaneità. Divenuto amico del Porta, scrisse in collaborazione con lui delle sestine Per el matrimoni Verri-Borromeo, in difesa del romanticismo, e un mediocre dramma popolare, Giovanni Maria Visconti ...
Leggi Tutto
Pietra
Vincenzo Pernicone
Con tal nome si suole comunemente designare (nei testi danteschi si ha sempre la forma ‛ Petra ') la giovane donna che è oggetto di un tenace e non corrisposto sentimento amoroso [...] , Dante, Parigi 1958, 66 ss.; F. Biondolillo, Le rime amorose di D., Messina-Firenze 1960; S. Battaglia, Le rime petrose e la sestina, Napoli 1964; M. Apollonio, Le rime di D., Milano 1965; D.A., Oeuvres complètes, a c. di A. Pézard, Parigi 1965, 192 ...
Leggi Tutto
Poeta dialettale, nato a Milano il 16 aprile 1714. Compiuti gli studî legali, ebbe impiego di cancelliere all'annona presso il magistrato straordinario dello stato di Milano. Nel 1747 si ammoglió con Rosalia [...] dialetto milanese, molto copiosa, ma alquanto diluita, ebbe parecchie edizioni. Le principali sono: Il figliuol prodigo (in sestine), Milano 1748; Rimm milanes de Meneghin Balestren Accademegh Trasformaa, con vignette e ritratti dell'Imbonati e del ...
Leggi Tutto
ZANAZZO, Luigi
Salvatore Rosati
Poeta dialettale e folklorista, nato il 10 gennaio 1860 a Roma, dove morì il 13 dicembre 1911.
Esordi con una raccolta di Cinquanta sonetti satirici (Roma 1880) e da [...] Er peccato de San Pietro, ecc.), linguaggio spropositato, ecc. La parte più originale dello Z. è nei notevoli poemetti in sestine che dànno la rappresentazione di ampie scene popolari (La sera de la Befana, 1881; La Pasqua a Roma, 1883; 'N'infornata ...
Leggi Tutto
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...
sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...