Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] parola che rima con sé stessa; non apprezzata dai provenzali, ebbe successo solo in certi tipi di componimenti, come la sestina, costruiti su parole-rima ricorrenti in posizioni fisse. R. equivoca è quella fra due parole foneticamente identiche ma di ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] discontinuità dalla poesia duecentesca e, viceversa, solidarietà, ma non fideistica, con le innovazioni tecniche di Dante: ben nove sestine, un numero esiguo di ballate (sette, di cui cinque monostrofiche), una forma nuova come il madrigale, un uso ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] ’ Medici. In questa chiave si spiegano le riprese di forme metriche come la ballata, il madrigale e addirittura la sestina. La ricerca di una lingua poetica più semplice è evidente nelle due raccolte successive (Elegie romane, 1892; Poema paradisiaco ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] al grosso in-folio del prezioso incunabolo aldino comprendente 38 capitoli in prosa si contrappongono 17 sonetti, 2 capitoli, una sestina e una quartina) ricalca quella dell’Hypnerotomachia, chiusi come sono fra il sonetto II dedicatorio (il I è una ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] tutto l’Ottocento. Per la verità, anche qui, le grandi invenzioni del Duecento e di Dante (le rime identiche delle sestine, le rime al mezzo, nel trisillabo interno all’endecasillabo) sono ridotte e normalizzate in seguito, e, ancora una volta, solo ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] , con le sue molte evoluzioni, quali l’ode-canzonetta, la canzone-ode e la canzone leopardiana, e con la ➔ sestina), la ballata (ballata antica, lauda-ballata, barzelletta, canzonetta), il ➔ sonetto; sono forme non liriche (che solo in parte possono ...
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sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...
sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...