cerchio
Andrea Mariani
. Il sostantivo ha un alto numero di occorrenze (novanta), quasi tutte nella Commedia e nel Convivio; in VE II X 2 è riportato l'incipit della canzone-sestina Al poco giorno (Rime [...] CI). La forma ‛ cerchietto ' (If XI 17), più che funzione di vero e proprio diminutivo, ha valore pregnante, equivalendo a " tre cerchi, simili nella struttura, ma più piccoli, a quelli già visitati " ...
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novità (novitade; novitate)
Vincenzo Valente
Cosa che si presenti insolita al giudizio e alla vista. In Rime CII 65 la novità che per tua forma luce consiste nell'inconsueta forma metrica adottata della [...] doppia sestina. In Cv II Voi che 'ntendendo 10 (Io vi dirò del cor la novitate, ripreso in vi 6), la n. di cui si tratta è un contrasto psicologico-intellettuale, nuovo alla mente del poeta perché non sperimentato (udite il ragionar ch'è nel mio core ...
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Pietra
Vincenzo Pernicone
Con tal nome si suole comunemente designare (nei testi danteschi si ha sempre la forma ‛ Petra ') la giovane donna che è oggetto di un tenace e non corrisposto sentimento amoroso [...] , Dante, Parigi 1958, 66 ss.; F. Biondolillo, Le rime amorose di D., Messina-Firenze 1960; S. Battaglia, Le rime petrose e la sestina, Napoli 1964; M. Apollonio, Le rime di D., Milano 1965; D.A., Oeuvres complètes, a c. di A. Pézard, Parigi 1965, 192 ...
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verde
Alessandro Niccoli
Non compare mai nella Vita Nuova, nel Convivio e nel Detto ed è presente una sola volta nel Paradiso e nel Fiore. Il numero relativamente alto degli esempi delle Rime (12 su [...] , torna il tema della donna verde-vestita, né è mancato chi ha creduto di poter ricongiungere questa lirica con la sestina ora esaminata. Senza entrare nel merito delle questioni suscitate dal difficile testo, e rinviando in proposito (anche per la ...
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Sem fos Amor de joi donar
Eugenio Ragni
Incipit di una canzone di Arnaldo Daniello citata da D. (VE II XIII 2) come esempio di stantia sine rithimo, in qua nulla rithimorum habitudo actenditur, senza [...] modulationis cuiusquam et sine diesi).
Nota giustamente il Marigo che D. avrebbe potuto più convenientemente citare accanto alla sua la canzone-sestina di Arnaldo Lo ferm voler q'el cor m'intra, la quale, proprio come Al poco giorno, è costituita di ...
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Barbato
Luigi Peirone
Usato da D. una sola volta, col significato di " radicato ", " abbarbicato " (v. BARBA), in contesto metaforico: e 'l mio disio però non cangia il verde, / sì è barbato ne la dura [...] segue le orme di Arnaldo Daniello (cfr. VE II X 2). In realtà i versi danteschi efficacemente ricalcano i versi iniziali della sestina arnaldiana: " Lo ferm voler q'el cor m'intra / no m pot ies becs escoissendre ni ongla / de lausengier ". Già usato ...
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MOLINARO, Simone. –
Maria Rosa Moretti
Nacque da Bartolomeo probabilmente dopo il 1570. Forse originario di Santo Stefano di Larvego (Campomorone), nelle sue opere si definì «genovese».
La formazione [...] dichiarato dallo stesso maestro quando accolse nel Secondo libro di canzonette a 4 voci (Venezia, G. Vincenti, 1589) «una sestina di Simone M. suo nepote e discepolo» e come ribadito orgogliosamente dall’allievo nel suo Primo libro di canzonette a 3 ...
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Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] con l’ottava, strofa detta anche ➔ ottava rima) e una seconda di 6 (sestina o sestetto; anche in questo caso, il primo termine si sovrappone alla denominazione della ➔ sestina).
Secondo una consolidata, anche se discussa, tradizione (che si è a lungo ...
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Scrittore e giornalista arabo palestinese (Ḥaifa 1922 - Nazareth 1996). Nel 1943 fu tra i fondatori della Lega di liberazione nazionale; fino al 1972 deputato alla Knesset, poi abbandonò la politica attiva [...] quegli Arabi che hanno lasciato la Palestina. Tra le sue opere, alcune tradotte in italiano, ricordiamo: Sudāsiyya al-ayyām as-sitta ("Sestina dei sei giorni", 1969) una raccolta di brevi racconti; il romanzo al-Waqā'i‛ al-gharība fī ikhtifā' Sa‛īd ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] rithimorum relationem, cioè il rapporto fra le rime (VE II XI 1).
Poco c'è da dire per le stanze senza rima (v. SESTINA) e per quelle su una sola rima. Ma di solito la c. è su rime variamente disposte; anzi proprio soprattutto da questa varietà si ...
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sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...
sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...