perifrasi
Francesco Tateo
Secondo la classica definizione della Rhet. Her. (IV 43) è figura retorica consistente nell'ampliare il discorso sostituendo a una parola una locuzione più ampia che ne esprima [...] e 39) e viene amplificato in un verso (colà dov'io sarò di morte freddo, CII 24), che accentua secondo il tono della sestina, anziché addolcire eufemisticamente, il senso, e risulta dalla ricerca della parola rima. Il peso ch'è mortale di L 34 con la ...
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GIULIANO da Muggia (Iulianus de Hystria)
Franco Bacchelli
Nacque a Muggia, presso Trieste, da Bernardo de' Cermisoni verso il 1458.
Entrato tra i francescani conventuali, probabilmente nel convento della [...] . e annotate da P. Fanfani, I, Bologna 1876, p. 229). Giacomo Alfieri, che aveva testimoniato per G. nel processo, è autore della sestina Un lupo muta el pelo el vizo no (ms. Fonds Ital. 1543 della Bibl. nationale di Parigi, c. 122r e ms. Magliab. II ...
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RUCELLAI, Cosimo
Nicoletta Marcelli
– Figlio di Cosimo di Bernardo, nacque l’8 ottobre 1495 (Archivio di Stato di Firenze, Tratte, 80, c. 125r) e fu battezzato con il nome di Bernardo, ma per volontà [...] tutto 25, metricamente suddivise in 17 sonetti, 4 ballate, 3 canzoni e un madrigale. Quella che Henri Hauvette (1904) definisce sestina (Quanta forza abbia il lume de’ begli occhi, p. 88), in realtà è una canzone che riprende lo stesso schema metrico ...
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Lo doloroso amor che mi conduce
Mario Pazzaglia
. Canzone (Rime LXVIII) di tre stanze con fronte e sirma, concatenatio e combinatio, sullo schema 6 + 8, abc, abc: CDEeFEGG e congedo, hilmmnn, che non [...] E allor non trarrà sì poco vento / che non mi meni, sì ch'io cadrò freddo), dove si avverte un presentimento della sestina, come ha osservato il Contini, " per la realtà sensibile ma poco particolarizzata delle parole-rima e per la distribuzione dell ...
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L’endecasillabo è un verso di 11 sillabe metriche (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in decima posizione (Beltrami 20024: 181-188; Menichetti 1993: 386-424). È il verso principe della [...] ➔ canzone e la ➔ ballata, nelle quali può – anche se non necessariamente (in soli endecasillabi è, per es., la ➔ sestina) – alternarsi con altri versi (e in particolare con il settenario). Si parla di endecasillabi sciolti (o semplicemente di sciolti ...
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GABIANI, Vincenzo
Elena Del Gallo
Le notizie sul G. "gentilhuomo et academico bresciano", documentato intorno alla metà del sec. XVI sono molto scarse. Le fonti non riportano le date di nascita e di [...] nel 1554, contiene due sonetti, "Lasso, ch'io sento in mezo al dubio core" e "Colle ch'un tempo il mio languire udisti", e una sestina, "Posta è mia vita a mezo verno in mare" (pp. 213-215). Un sonetto, "Là dove austro sospigne in braccio l'onde", si ...
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freddo
Lucia Onder
Il termine è usato sia come aggettivo che come sostantivo.
1. Aggettivo. In senso proprio, per " privo di calore ", è riferito a neve (Rime C 21), genericamente a elemento (CII 28) [...] voglia / non l'addovien per omor ch'abbia vecchi, / ma per difetto ch'ella sente al nido. Cfr. Barbi-Maggini, ad locum.
Nella sestina doppia Amor, tu vedi ben (Rime CII) f. è una delle cinque parole rima e ricorre 14 volte (i luoghi sono stati già ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] (o semplicemente tetrastico), s. pentastica, s. esastica, s. eptastica. Alcuni termini originariamente più comuni, come terzina, sestina, ottava, nona rima, decima rima, si sono presto specializzati nel designare strutture strofiche particolari.
Già ...
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LAUDA
Mario PELAEZ
Fernando LIUZZI
. Componimento poetico di argomento religioso, di carattere popolare, proprio della letteratura italiana dei primi secoli e con pochi riscontri nelle letterature [...] della ballata (v.) in tutte le sue varietà, con prevalenza forse della maggiore con o senza la ripresa, e anche la sestina di ottonarî coi primi quattro versi a rime alternate e gli ultimi due a rima baciata.
L'obbligo dei flagellanti di cantar ...
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BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] vicende del Castelvetro. Ne dava notizia il Castelvetro al Varchi in una lettera del 15 dic. 15 51, inviandogli la sestina di Arnaldo Daniello con una traduzione letterale di "quel. nostro giovane" che già gli aveva segnalato come "non meno modesto ...
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sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...
sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...