rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] dolce (sost.) (vv. 64-65). Va comunque osservato che nella sestina D. non persegue la r. equivoca (per la situazione nel Fiore e po[e]tare, Cv II XII 8; al plurale, indica senz'altro " liriche ", " versi ", se le mie rime avran difetto, Cv III Amor ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] fratelli, cinque dei quali con Girolamo, a compire la bella sestina, toccati dalla vocazione religiosa affronteranno la vita conventuale. E di confrontarsi con gli esiti più alti della nostra lirica. Opera singolare questo Caos. di ardua lettura, se ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] XI 1).
Poco c'è da dire per le stanze senza rima (v. SESTINA) e per quelle su una sola rima. Ma di solito la c. è su . Eloquentia. E allora il termine c., così caro al D. lirico nel suo valore esclusivo, viene ora adibito a indicare un'intera parte ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] ... ", vv. 80-82.
Già a livello del D. lirico sarà piuttosto da mettere l'accento sui casi in cui la arte del periodo nelle opere volgari di D., ibid., 301-328; G. Mari, La sestina di Arnaldo, la t. di D., in " Rendic. Ist. Lombardo Scienze Lettere ...
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Rime
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Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] , l'acquisto duraturo del terzo stile della lirica dantesca. Il tirocinio della tecnica stilistica, moderato e quasi inavvertibile nella bella sestina Al poco giorno, e portato ad artificio nella doppia sestina, può avere esaltato D. nel momento in ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] Siciliani, con l'unica significativa eccezione del sonetto, da considerare la prima forma fissa della lirica d'arte europea, non essendolo ovviamente la sestina, che nelle intenzioni di Arnaut Daniel voleva essere, come ogni canzone, un unicum. La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] al magistero di Guittone e si cimenta nei modi della lirica cortese. Ma ben presto si avvicina a Guido Cavalcanti, e la canzone Amor, tu vedi ben che questa donna, definibile una sestina doppia. In questi testi, come nell’altra canzone, Io son venuto ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] chiudersi della giovinezza, e con l'intenzione di liquidare liricamente un periodo per prepararne un altro più splendido («io spero il culmine dell'artificio stilistico, provenzalmente, sia la sestina, il cui verso inclina con violenza verso la fine ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] XV, tra cui anche le rime dell'amico Giorgio Sommariva.
La produzione lirica del F. è trasmessa da vari codici inframezzata a rime di altri più illustri e impegnative - la canzone e la sestina - e accogliendone altre più pedestri. Allo schema del ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] suoi seguaci, più o meno abili, fino al tramonto della lirica occitanica, rivelando, però, proprio in questo eccessivo culto della Io son venuto, Rime C; la durezza della donna, nella sestina Al poco giorno, CI; e nella canzone Così nel mio parlar ...
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strofe
stròfe (o stròfa) s. f. [dal lat. stropha (gr. στροϕή, propr. «voltata, evoluzione del coro», der. di στρέϕω «voltare»)] (pl. stròfe, raro stròfi). – Periodo metrico e ritmico di due o più versi, per lo più ripetuto in uno stesso componimento...