VOCONIA, LEGGE
Plinio Fraccaro
. Plebiscito del tribuno della plebe Q. Voconius Saxa del 169 a. C., sostenuto da Catone censorio, che pronunciò a favore della legge un apposito discorso (suasio legis [...] (Gaio II, 274 dice centum milia aeris, cioè assi, quindi i cittadini della prima classe; altre fonti dànno 100.000 sesterzî, cioè 400.000 assi), non potessero istituire erede una donna, anche se questa era l'unica figlia. Si faceva eccezione solo ...
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MENTOR (Μέντωρ, Mentor)
L. Guerrini
Famoso toreuta greco probabilmente attivo nella prima metà del IV sec. a. C. Il più famoso tra i caelatores dell'antichità, lo definisce Plinio; è ricordato soltanto [...] Brunn, Gesch. d. gr. Künstl., ii, 408). Plinio (Nat. hist., xxxiii, 147) ricorda di lui degli skỳphoi acquistati per 100 mila sesterzi dall'oratore L. Crasso e ammira come esempio di virtù romana il fatto "che non avesse mai osato di adoperarli per ...
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POTESTAS
W. Köhler
Originariamente P. stava a significare l'autorità ufficiale (ἐξουσία), conferita dal popolo oppure dallo stato, ad un uomo di sua fiducia. La tribunicia potestas, conferita al sovrano [...] delle cariche di tribuno del popolo vien segnato come quello dei suoi consolati accuratamente sulle monete del princeps. Su sesterzi dell'imperatore Alessandro Severo si trova per la prima e l'ultima volta una rappresentazione della Potestas. Siede ...
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È il tesoro del popolo romano, collocato dai primi anni della repubblica nel tempio di Saturno sul foro (eretto, secondo la tradizione, nel 501 o 497 a. C.) e detto quindi nell'età imperiale, per distinguerlo [...] nel 209 a. C. a 4000 libbre d'oro. Nel 187 a. C. l'aerarium conteneva 17.410 libbre d'oro e 22.070 d'argento in verghe e 6.135.000 sesterzî in numerario; Cesare nel 49 a. C. ne prelevò 15.000 libbre d'oro e 30.000 d'argento in verghe e 30.000.000 di ...
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Tribuno della plebe nel 59 a. C., sostenne energicamente il console M. Calpurnio Bibulo contro Cesare. Pretore del 56, forse presiedette il tribunale che doveva giudicare Celio. Nel 54 pose la sua candidatura [...] , svelato poco dopo dallo stesso Memmio, col quale si assicuravano ai consoli, in caso di riuscita, o 40 milioni di sesterzî o, con un atto di notorietà relativo a decisioni in realtà mai prese, le provincie che essi desideravano.
Le elezioni nel ...
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Sotto il suo nome ci è giunto un trattato de re coquinaria in dieci libri con poco meno di cinquecento ricette. Il nome Celio, che segue quello di Apicio nei codici recenti, si deve a congettura umanistica. [...] la più gran parte del suo immenso patrimonio. Di esso narra Seneca che, quando s'accorse che gli rimanevano solo dieci milioni di sesterzî si tolse la vita col veleno per timore di dover morire di fame. Il trattato di Apicio, ch'era divenuto d'uso ...
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MARGARITARIUS
I. Calabi Limentani
Margaritarius era chiamato a Roma il commerciante di perle, detto più esplicitamente anche negotiator margaritar(ius) (Dessau, Inscriptiones Latinae selectae, 7603); [...] , purché con gli interessi si facesse ogni anno un ufficio funebre e, in caso di omissione, si versassero 10.000 sesterzi all'erario p. R. (C.I.L., vi, 1925); M. Poblicius Hilarus, altro quinquennale perpetuo dei dendrofori, che aveva fatto fare ...
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Economia
Nel linguaggio tecnico economico, risparmio disponibile per prestiti a breve scadenza (si parla infatti di mercato del d. o mercato monetario, contrapposto a mercato finanziario o dei capitali) [...] g.
Numismatica
Presso gli antichi Romani, moneta emessa la prima volta in argento (269 a. C.), equivalente a 10 assi o 2 sesterzi e mezzo. Durante l’impero, diminuì la percentuale argentea del d., in un primo tempo di ottima lega, e giunse a essere ...
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Nacque a Roma l'anno 109 a. C. di gente nobilissima, che faceva risalire le proprie origini a un figlio del re Numa, Pompone (Pompo). Fu compagno di scuola di Cicerone. Perduto in giovane età il padre, [...] opposte parti con le sostanze che, ereditate dal padre nella cifra di due milioni di sesterzî, e dallo zio materno Q. Cecilio (dieci milioni di sesterzî), egli aveva moltiplicate, prestando il danaro a interesse, commerciando in libri e in gladiatori ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] fraternamente da quella comunità cristiana (verso il 140), vi ebbe presto rilievo anche per la cospicua donazione di 200.000 sesterzi. Vissuto in silenzio fin verso il 144 elaborando le sue tesi religiose con originalità di vedute (ebbe però rapporti ...
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sesterzio
sestèrzio s. m. [dal lat. sestertius (nummus) «moneta di due unità e mezza», comp. di semis «metà» e tertius «terzo»]. – Antica moneta romana del valore di 1/4 di denaro equivalente dapprima a 2 assi e 1/2, poi, dopo la battaglia...
trecenario
trecenàrio s. m. [dal lat. trecenarius, der. del distributivo treceni «a trecento per volta»]. – 1. a. Nella costituzione di Augusto, cittadino romano censito sulla base di un capitale di 300.000 sesterzî. b. Cittadino di ordine...