livedo reticularis
Alterazione cutanea che si osserva di frequente nella stagione fredda, spec. negli arti, in soggetti, di sesso per lo più femminile, con alterato tono dei piccoli vasi. Può essere [...] espressione di un rallentamento del circolo nei vasi del derma in sogget t i af fet t i da malat t ie autoimmun itar ie, come per es . , la s indrome da anticorpi antifosfolipidi ...
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unione omoaffettiva
loc. s.le f. Unione affettiva stabile e giuridicamente riconosciuta e regolata tra persone dello stesso sesso.
• Dopo un letargo che durava dai tempi del caso Englaro, nel Pdl è tornata [...] anche la spaccatura sui temi etici. Ieri Giancarlo Galan ha presentato la sua proposta di «disciplina dell’unione omoaffettiva» per tutelare le coppie gay. Altri promotori [Daniele] Capezzone, [Sandro] ...
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medicina di genere locuz. s.le f. La medicina caratterizzata da un approccio interdisciplinare alla salute, attento alle differenze tra sesso biologico e genere psico-socio-culturale e in grado di superare [...] , perché uomini e donne sono diversi, e la ricerca deve svilupparsi con sperimentazioni che favoriscano terapie adeguate per ciascun sesso. (Linda Laura Sabbadini, Repubblica.it, 13 agosto 2021, Commenti) • L’Italia è il primo paese in Europa ad aver ...
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(o ghiandola mammaria) Ghiandola cutanea, propria dei Mammiferi. Presenti (due nella specie umana) in ambedue i sessi, le m. sono compiutamente sviluppate solo nel sesso femminile, in cui hanno la funzione [...] . Tra i tumori maligni per frequenza prevalgono i carcinomi (circa il 30% dei tumori maligni che colpiscono il sesso femminile e nella cui patogenesi sembrano intervenire fattori ormonici, accanto a una disposizione genetica o a fattori irritativi ...
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DHEA (sigla dell’ingl. DeHydroEpiAndrosterone)
Ormone (deidroepiandrosterone) prodotto dalla corticale del surrene sotto lo stimolo di ACTH ipofisario. Nel sesso maschile è anche prodotto in minima quantità [...] nel testicolo. La caratteristica struttura chimica lo rende il capostipite degli ormoni steroidei ...
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Anatomia
Apparato p. L’insieme dei peli delle varie regioni del corpo, variabili, nell’uomo, secondo l’età, il sesso, il gruppo etnico, la costituzione (➔ pelo). Lo sviluppo e i caratteri dell’apparato [...] ; nel maschio adulto peli grossi e numerosi si hanno inoltre sul mento, sulle guance, sul labbro superiore; in ambedue i sessi alle ascelle, al pube e nella regione perineale. Variabile è lo sviluppo dell’apparato p. sul tronco e agli arti; del ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] sessuali In molte specie di animali e in alcuni vegetali a sessi separati si osserva una coppia di c. che differiscono nel (XY) oppure uno solo (XO); in questo caso il sesso femminile è omozigote o omogametico, il maschile eterozigote o digametico. ...
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Organo rudimentale dell’apparato genitale femminile. Raramente discernibile nella donna adulta, è stato descritto nei feti e nei neonati di sesso femminile. Si presenta come un piccolo corpo giallastro [...] annidato nello spessore del legamento largo, ed è formato da piccoli canali chiusi alle due estremità, rivestiti di epitelio vibratile ...
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gamète Cellula riproduttiva (detta anche cellula germinale) con numero cromosomico aploide, destinata a unirsi con un g. di sesso opposto nel processo della fecondazione per dare origine a un nuovo individuo. [...] Dal punto di vista morfologico i due g., maschile e femminile, possono essere uguali (isogameti), come nel caso di molti organismi unicellulari, o differenti (anisogameti): di solito i g. maschili sono ...
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GENERE (dal lat. genus, -eris; fr. genre; sp. género; ted. Genus, Geschlecht; ingl. gender)
Giacomo DEVOTO
Categoria grammaticale propria del nome (v. nome; morfologia) di origine non astratta come quella [...] .
I suffissi che costituiscono i diversi temi nominali non hanno in origine valore ai fini della categoria del genere: una coppia di sesso diverso era indicata con due radici diverse, p. es. pater e mater, vir e mulier, o per insistere sul valore ...
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sèsso s. m. [dal lat. sexus -us; il sign. 3 è influenzato dall’ingl. sex]. – 1. a. Il complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e negli organismi umani anche psicologici) che determinano e distinguono tra gli individui di...
sessa
sèssa s. f. [voce settentr., forse der. di cessare (localmente «indietreggiare, ritirarsi dell’acqua») o adattam. del fr. (svizzero) seiche, con cui sono indicate le oscillazioni del lago di Ginevra]. – In idrologia, fenomeno consistente...