Filosofo e psicologo (Vienna 1880 - ivi 1903, suicida). Tentò di fondare una filosofia dei sessi, considerando il sesso maschile come momento costruttivo del buono, del bello, del vero, dell'oggettivo, [...] tra l'uno e l'altro. Elaborò così una sorta di nuova metafisica dei sessi, prendendo come spunto la dicotomia maschile-femminile per svariate applicazioni ai problemi più disparati (psicologici, sociologici, filosofici, morali). La concezione di ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] eguali nei diritti e nei doveri senza distinzione di sesso, origine, razza, ricchezza, convinzioni religiose o politiche dell'eguaglianza ha giocato un ruolo decisivo nella questione femminile, ossia nella lotta per eliminare le discriminazioni e le ...
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Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
L’origine della y è la stessa delle lettere u, v, w, da una lettera fenicia che rappresentava la semiconsonante u̯. La lettera che da questa [...] l’inizio del differenziamento maschile indotto dal cromosoma Y. Anche la nascita di persone con un sesso cromosomico maschile ma con fenotipo femminile può essere determinata da numerosi difetti diversi. In alcuni casi i soggetti hanno un normale ...
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tantrismo Indirizzo di pensiero che ha influenzato tutti i grandi sistemi religiosi dell’India (induismo, buddhismo, jainismo) e che come componente del buddhismo è presente anche fuori dall’India, soprattutto [...] . Rivolti a tutti senza distinzione di casta o di sesso, trattano di cosmogonia, innologia, metafisica, magia, tecniche sistemi religiosi tradizionali.
Grande importanza riveste la divinità femminile, concepita in modo differente nei diversi sistemi. ...
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In antropologia, gruppo di individui che, attraverso rapporti genealogici ricostruibili e ritenuti noti, discendono da un antenato comune. La possibilità di rintracciare precisi (o supposti tali) rapporti [...] a partire da una filiazione indifferenziata (o cognatica). Il sesso dell’antenato, e del genitore, non è più un individui che discendono tanto in linea maschile quanto in linea femminile da un antenato o un’antenata comune.
Nella teoria antropologica ...
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Scrittrice giapponese (n. Osaka 1926). Attratta dal lato decadente e demoniaco e dalle atmosfere morbose di J. Tanizaki, ma anche, per sua stessa ammissione, dall'aspetto mistico e spirituale delle poesie [...] scottanti, come l'avversione della protagonista per il proprio sesso, il rapporto sadomasochistico che la lega all'uomo, l ), racconti dedicati alle irrisolte contraddizioni della condizione femminile nella società tradizionale. Ancora l'erotismo è ...
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Scrittore tedesco (Hannover 1864 - Monaco di Baviera 1918). Autore di opere aggressive in cui l'oggetto fondamentale della disamina è la borghesia nella sua apparente moralità, W., rifiutando la pretesa [...] la donna-simbolo come protagonista del conflitto fra i sessi. Der Kammersänger (1899) e Der Marquis von Keith fittizio rinascimento italiano, e Franziska (1912), nuova proposta al femminile della vicenda di Faust, alimentata da una sete smodata ...
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Biologo (Livorno 1905 - ivi 1980), professore di biologia generale all'università di Siena (1948) e poi di anatomia comparata a Firenze (1954); premio Feltrinelli (1976) per le scienze biologiche. Ha eseguito [...] da dosi elevate di ormone femminile (estrogeno). È autore di alcuni trattati: Biologia generale (3a ed. 1967); Manuale di anatomia comparata (1963). Pubblicò anche opere di divulgazione: Storia naturale del sesso (1948); Storia della vita sulla ...
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La produzione di due tipi gameti da parte di un sesso. Nella d. maschile il maschio produce gameti con un cromosoma X, o Y, o nessun cromosoma sessuale; unendosi con i gameti della femmina recanti tutti [...] X, daranno origine a maschi XY e XO e a femmine XX. Presentano d. maschile molti organismi tra cui l’uomo. Nella d. femminile, le femmine, con costituzione ZO o ZW producono gameti Z, W od O, il maschio (ZZ) produrrà tutti i gameti dello stesso tipo ...
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Elettra, complèsso di Espressione adoperata da alcuni psicoanalisti per indicare la forma femminile del complesso di Edipo. Rifiutato da S. Freud, il concetto di c. di E. fu introdotto da C.G. Jung con [...] l'intento di equiparare i due sessi negli atteggiamenti di attrazione verso il genitore di sesso opposto e di gelosia nei confronti del genitore dello stesso sesso. ...
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sèsso s. m. [dal lat. sexus -us; il sign. 3 è influenzato dall’ingl. sex]. – 1. a. Il complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e negli organismi umani anche psicologici) che determinano e distinguono tra gli individui di...
femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...