SESSA AURUNCA (Suessa Aurunca) (v. vol. vii, pag. 548)
N. Valenza
Cittadina della Campania nel cui territorio le prime testimonianze di vita risalgono alla fine dell'VIII sec. a. C.; alcune tombe infatti, [...] , Napoli 1640; T. De Masi, Memorie istoriche degli Aurunci antichissimi e delle loro principali città Aurunca e Sessa, Napoli 1761, 1771; Annali dell'Istituto Archeologico, 1839, p. 199; F. Verrengia, in Rivista indo-greco-italica, IV, 1920, pp. 101 ...
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PELLEGRINO da Sessa
Stefano D'Ovidio
PELLEGRINO (Peregrino) da Sessa. – Non sono noti né luogo e data di nascita, né i nomi dei genitori di questo scultore, attivo nell’Italia meridionale nella seconda [...] Ignoti sono il luogo e la data di morte di Pellegrino da Sessa.
Fonti e Bibl.: É. Bertaux, L’art dans l’Italie , pp. 581-590; L. Cochetti Pratesi, Rilievi nella cattedrale di Sessa Aurunca e lo sviluppo dei marmorari ‘neocampani’ nel XIII secolo, in ...
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SUESSA
G. Cressedi
Corrisponde all'odierna cittadina di Sessa Aurunca della provincia di Napoli, sulle pendici del vulcano spento in Roccamonfina, a breve distanza del Monte Massico. In antico fu la [...] numismatica, XXXII, 1935, pp. 321-326, con la bibl. prec. sull'argomento; Not. Sc., 1943, p. 143; M. Della Corte, Le iscrizioni graffite nel criptoportico del teatro di Sessa Aurunca, in Ist. Studi Romani, Campania Rom., I, Napoli 1938, p. 187-204. ...
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MAESTRO PELLEGRINO (PELLEGRINO DA SALERNO O DA SESSA)
Scultore attivo nel XIII secolo. Probabilmente di origine pugliese, P. fu uno di quegli artisti che, formatisi nei cantieri federiciani, parteciparono [...] a P. sono il candelabro pasquale e due parapetti della scala d'accesso al pulpito della cattedrale di Sessa Aurunca, come testimoniato dalle iscrizioni conservatesi all'interno della chiesa. Questi interventi sono da collocarsi nell'ambito dell ...
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Pittore (n. Verona; notizie dal 1493 al 1500). Fu attivo a Napoli e nel Lazio meridionale; la formazione bramantesca e padovana-mantegnesca (trittico di Penta, 1493, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte) [...] per S., anche se arricchita dai contatti con Melozzo, Antoniazzo Romano, Pinturicchio (S. Michele Arcangelo, Salerno, S. Pietro in Vincoli; trittico di Monte S. Biagio, 1500, e polittico di Sessa Aurunca, 1500, ambedue a Capua, Museo campano). ...
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MESI
M.A. Castiñeiras González
La rappresentazione dello svolgimento dell'anno attraverso figure, personificazioni o scene corrispondenti a ognuno dei dodici m. costituisce un tema iconografico che [...] I poderi sono venduti, a ciò segue l'inganno: per una nuova lettura del programma iconografico del portico della cattedrale di Sessa Aurunca, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III, 24, 1994d, pp. 565-585 ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] in Riv. Studi Liguri, citata. Area Aurunca: A. Valletrisco, in Rend. Acc. Nap., 52 (1977), pp. 59-73 (topografia di Sessa Aurunca e territorio); G. Conta Haller, Ricerche su alcuni centri fortificati in opera poligonale, Napoli 1978; P. F. Talamo, in ...
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GIGANTE (Giganti), Andrea
Maria Giuffrè
Figlio di Sebastiano e di Antonia Borduela, nacque il 18 sett. 1731 a Trapani, dove studiò filosofia e teologia presso la Compagnia di Gesù, divenendo sacerdote, [...] e moderna della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Messina, 1989, n. 13, pp. 81-97; E. Mauro - E. Sessa, Giardino di villa Tasca, in "Palermo, detto Paradiso di Sicilia"…, Palermo 1989, pp. 217-219; N. Finocchio, Note sulla costruzione ...
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CACCAVELLO, Salvatore
Oreste Ferrari
Non è noto quale sia stato il suo reale rapporto di parentela con Annibale Caccavello, del quale questo scultore fu discepolo e collaboratore - come lo stesso Annibale [...] di Lope de Herrera, verosimilmente per il monumento sepolcrale di questo già nella chiesa della SS. Annunziata a Sessa Aurunca; commissioni, queste, che egli ricevette sempre come membro della bottega di Annibale.
Parimenti, agli inizi del 1566 ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] Italia sveva o di Pisa (Camposanto), o dei resti di un gruppo di Meleagro trasformato in un complesso con acquasantiera, a Sessa Aurunca, del 1250 circa. Solo di recente è stato dimostrato che Arnolfo di Cambio riutilizzò per la 'gotica' statua della ...
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sessa
sèssa s. f. [voce settentr., forse der. di cessare (localmente «indietreggiare, ritirarsi dell’acqua») o adattam. del fr. (svizzero) seiche, con cui sono indicate le oscillazioni del lago di Ginevra]. – In idrologia, fenomeno consistente...
sessare
v. tr. [der. di sesso] (io sèsso, ecc.). – Nella pollicoltura con allevamento in batteria, operare il riconoscimento del sesso dei pulcini, per procedere alla separazione dei maschi e delle femmine.