La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] ossia l'abolizione della "vergognosa schiavitù" dellagleba e l'assicurazione della libertà di culto ai versi d'indurli alla saviezza, al ritegno, alla compostezza. Almeno servano a testimoniare che egli col mondo che si sta stupidamente rovinando ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] anni alla penna di scudi ducento in avento che mancasse di servire et osservare la presente scrittura d'aplicarsi detto denaro la mità sua azione riformista culminata nell'"abolizione della schiavitù dellagleba", contrasta con il disagio di ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] et di sodisfatione di sue sig.rie Ill.me la quale ocupi et servi nel Teatro il quale per questi due anni intendono li sig.ri la sua azione riformista culminata nell’«abolizione della schiavitù dellagleba», contrasta con il disagio di decretare nuove ...
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Contadini
S. Harvey Franklin
Introduzione
"Fin dalle origini il genere umano si è suddiviso in tre categorie: i sacerdoti, gli agricoltori e i guerrieri". "Le tre categorie sono legate tra loro e non [...] classe degli indigenti senza terra (i sottoinquilini), così poveri che abitavano nelle casette dei servi (gli inquilini). Nel 1848 ogni 100 servidellagleba che avevano accesso a qualche appezzamento di terra, per quanto insufficiente, vi erano 147 ...
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SORESINA, Bonaccorso da
Giulia Vendittelli
SORESINA, Bonaccorso da. – La data di nascita e i nomi dei genitori sono sconosciuti; appartenne peraltro a una famiglia capitaneale di origine milanese che [...] (1961), pp. 513-535; G. Luzzatto, Per una storia economica d’Italia, Roma-Bari 1974; G. De Vergottini, La liberazione dei servidellagleba a Bologna, in Scritti di storia del diritto italiano, I-III, a cura di G. De Vergottini - G. Rossi, II, Milano ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] medesimo che produrli», e l'esperienza della letteratura arcadica ad altro non gli servì che a trarne rime e versi lasciando ai Numi ogni pensiero né ramo o seme por, né soglion gleba col vomero spezzar; ma il tutto viene non seminato, non piantato o ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
gleba
glèba s. f. [dal lat. gleba o glaeba]. – 1. a. poet. Zolla di terra: giovenchi invitti A franger glebe (Carducci); la sua polve Lascia alle ortiche di deserta g. (Foscolo). b. Per estens. (già in lat.), la terra stessa, il campo, il...