Uomo politico danese (Gartow, Hannover, 1735 - Copenaghen 1797). Chiamato in Danimarca dallo zio Johan Hartvig B., divenne ministro degli Esteri nel 1773 (e tale rimase, salvo una breve interruzione, fino [...] convenzione, gli attirarono l'ostilità russa. Nel 1794 fece un trattato di neutralità con la Svezia, molto favorevole al commercio danese. All'interno contribuì alla attuazione della riforma agraria e alla liberazione dei servidellagleba (1788). ...
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Capitano ungherese (n. in Transilvania 1470 circa - m. Timişoara 1514); le sue imprese contro i Turchi gli diedero tanta popolarità che il card. Tommaso Bakócz lo mise a capo di una crociata di servidella [...] gleba e di bassa nobiltà contro i Turchi. Poiché i nobili contrastarono con violenza questo esodo di braccia dalle campagne, la crociata si trasformò in guerra sociale. Il D., sconfitto (15 luglio 1514) da Giovanni Szaápolyai, allora voivoda di ...
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schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] i propri figli e parenti. Anche i bambini abbandonati diventavano servi o schiavi di chi li trovava e li allevava.
A posto a nuove forme di sfruttamento, come la servitù dellagleba. Continuò a prosperare invece nel mondo islamico dove Arabi ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] nel passaggio dalla società feudale alla società borghese-capitalistica. Il modo di produzione feudale poggiava sul lavoro della terra da parte dei servidellagleba, e la proprietà s'identificava perciò con il possesso del terreno. Con la fuga dei ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] . it.: Da Calvino a Rousseau, Bologna 1971).
Luzzatto, G., Città e campagna nell'età dei comuni (1956), in Dai servidellagleba agli albori del capitalismo, Bari 1966, pp. 205-228.
Macpherson, C. B., The political theory of possessive individualism ...
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Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] quelli subordinati, soprattutto quando questi sono costretti a lavorare per i 'superiori' in qualità di schiavi, servidellagleba, iloti, ecc. Il razzismo moderno appare dunque come un'ideologia intesa a legittimare l'effettiva supremazia mondiale ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età adulta dell'uomo che sa servirsidella propria ragione
Sviluppatosi nel corso del Settecento nei principali paesi europei ‒ e segnatamente in Francia ‒ l'Illuminismo ha [...] pena di morte, le riforme economiche e giudiziarie, la liberalizzazione del commercio dei grani, la liberazione dei servidellagleba, l'eliminazione degli abusi fiscali. Voltaire fu un ideologo moderato e uno dei massimi promotori del dispotismo ...
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Assiria
Regione storica dell’Asia anteriore, nella Mesopotamia, della quale occupa propriamente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zȧb. Le città [...] una minore articolazione, uno spirito più rigido e conservatore. Gli schiavi, elemento comune dell’antica società, vi hanno solitamente la condizione di servidellagleba; un ordinamento feudale in A. non ha potuto avere lo sviluppo e l’importanza ...
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Magna Charta
Marzia Ponso
Il primo documento a garanzia delle libertà individuali
Il 15 giugno 1215 il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto dai baroni inglesi a riconoscere una serie di [...] del documento
La Magna Charta riconosce per iscritto i diritti dei feudatari, della Chiesa, delle città inglesi e degli «uomini liberi» (escludendo dunque i servidellagleba) nei confronti del sovrano d’Inghilterra, limitandone i poteri.
Il re ...
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(gr. Θεσσαλία, lat. Thessalia) Regione storica e amministrativa della Grecia centrale (14.037 km2 con 737.034 ab. nel 2007), attualmente suddivisa fra i nomi di Lárissa, Tríkala, Kardítsa e Magnesia. [...] storica accanto a un’oligarchia di grandi e medi proprietari terrieri vivevano i penesti, da assimilare ai servidellagleba. La regione si divideva in quattro distretti: Pelasgiotide, Estieotide, Tessaliotide e Ftiotide, che costituirono sin dal 6 ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
gleba
glèba s. f. [dal lat. gleba o glaeba]. – 1. a. poet. Zolla di terra: giovenchi invitti A franger glebe (Carducci); la sua polve Lascia alle ortiche di deserta g. (Foscolo). b. Per estens. (già in lat.), la terra stessa, il campo, il...