BAMBINI, Eustachio
Raoul Meloncelli
Nacque a Pesaro nel 1697. Fu maestro di cappella prima a Cortona dal 1723 al 1729 poi a Pesaro dal 1728 al 1731. Nel 1745 si trasferì a Milano e divenne impresario [...] nei teatri francesi e divenuta poi sua moglíe, esordì il 2 ag. 1752 sulle scene del celebre teatro parigino con La ServaPadrona di G. B. Pergolesi. Il successo dell'opera, di cui erano interpreti la stessa Tonellì e il basso comico Pietro Manelli ...
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PERSICHINI, Pietro
Valentina Anzani
PERSICHINI, Pietro. – Nacque a Roma nel 1755 nei pressi della chiesa di S. Maria in Macello Martyrum, primogenito di Giovanni Battista e di Anna.
Fu battezzato nella [...] composizione di pasticci come Zazdrośnik z biedy wyprowadzony, czyli sługa pani zamężna (Il geloso salvato dalla miseria, ossia La servapadrona; 1785), compose le musiche di scena per le commedie di parola Dzień pusty, albo Wesele Figara (La folle ...
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DAVIA, Anna
Angela Romagnoli
È forse da identificarsi con Anna Da Vià, che era figlia di Osvaldo e di Maddalena Da Vià di Nebiù, nata il 16 ott. 1743 e battezzata il giorno seguente a Pieve di Cadore [...] conte Aleksandr Andreevi Bezborodko, facoltoso e prodigo amante della cantante. Nel gennaio 1785 la D. fu protagonista de La servapadrona di Paisiello a Varsavia; in seguito, di ritorno a Pietroburgo, cantò la parte di Giannina ne Ifinti eredi di ...
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BASSI, Luigi
Ada Zapperi
Nato a Pesaro il 4 sett. 1766 da agiata famiglia, si trasferì presto a Senigallia, dove si suppone studiasse con P. Morandi (l'unica prova è data dal fatto che nel 1780 il B. [...] : La cosa rara ossia Bellezza ed Onestà di V. Martini; La grotta di Trofonio, Tarare e Il Talismano di A. Salieri; La servapadrona di G. Paisiello, ecc., oltre al Don Giovanni e Le nozze di Figaro.
Nel 1790 il suo nome compare nel cartellone del ...
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FERRARA, Francesco (Franco)
Antonio Sardi de Letto
Nacque a Palermo il 6 luglio 1911 da Giovanni e Annunziata Pagano. Cominciò gli studi musicali nella città natale a soli cinque anni. Trasferitosi a [...] schermo: L'aio nell'imbarazzo di G. Donizetti, L'occasione fa il ladro e La scala di seta di G. Rossini, La servapadrona di G. B. Pergolesi. Inoltre, a partire dal 1947 il F. si impegnò anche nell'insegnamento, presso il conservatorio "S. Cecilia ...
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FRASI, Giulia
Paola Campi
Scarsissime sono le notizie biografiche su questa cantante nata a Milano prima del 1730 e attiva in Inghilterra. Aveva un fratello più giovane di nome Giovanni che, come lei, [...] per beneficenza e in opere e oratori di altri autori, quali V.L. Ciampi (Adriano in Siria, 1750), G.B. Pergolesi (La servapadrona, 1750), T.A. Arne (Alfred, 1753 e Eliza, 1756), J.C. Smith (The fairies, 1755) con il celebre Gaetano Guadagni, accanto ...
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GAGGIOTTI (Gagiotti, Gajotti), Pellegrino
Stefania Villani
Nato a Bologna alla fine del sec. XVII, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale. Sappiamo che nel 1714 debuttò come tenore [...] ad Amburgo in Angelica e Medoro, opera pastorale di P. Scalabrini; a Graz, ancora nel ruolo di Pancrazio e ne La servapadrona, in coppia con la Isola; a Copenaghen, negli intermezzi dell'Adriano di P. Scalabrini, de Il tracollo di autore sconosciuto ...
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Commedia (1731) del commediografo I.A. Nelli (1673-1767), dalla quale G.A. Federico (prima metà sec. 18º) trasse alcuni spunti per il libretto dell'intermezzo musicale in due parti di G.B. Pergolesi, rappresentato per la prima volta al teatro S. Bartolomeo di Napoli nel 1733 tra gli atti dell'opera Il prigioniero superbo. Più tardi anche G. Paisiello (1740-1816) scrisse un intermezzo sullo stesso ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] Gaev. N. Parry è la protagonista Liubov. Il personaggio del servo Yasha, il più antipatico ed egoista fra quelli che popolano il nel tanfo della malattia immaginaria della nobildonna padrona giunge un giovane bellissimo apparentemente ingenuo, ...
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(gr. Πηνελόπεια o Πηνελόπη) Nella mitologia greca, la fedele moglie di Ulisse. Partito Ulisse per la guerra di Troia, Penelope, lasciata a Itaca col figlio Telemaco nato da poco, rimase presto sola padrona [...] di tessere la veste funebre di Laerte, ma disfaceva di notte il lavoro del giorno, finché non fu tradita da una serva. Al suo ritorno, Ulisse, compiuta la strage dei Proci, le si rivelò e Penelope dopo molte esitazioni lo riconobbe.
Varie opere ...
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padrona
padróna s. f. [femm. di padrone]. – Donna che, per la propria condizione o per essere la moglie del padrone, ha, come questo, il possesso o la disponibilità o la direzione e la cura della propria casa, di un negozio, di un esercizio...
serva
sèrva s. f. [lat. serva: v. servo]. – 1. Femminile di servo, di cui ha gli stessi sign.; disusato per indicare la «donna di servizio» (sostituito successivamente da domestica o lavoratrice domestica, governante, collaboratrice familiare...