Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] (e viceversa).
La teoria del c. come intersezione di serie causali indipendenti è stata sostenuta nel 19° sec. da : mi, gli); ricorre invece per alcuni c. alle preposizioni.
Matematica
In statistica e calcolo delle probabilità, con il termine c. s ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] minima rispetto a quella che è caratteristica delle altre vocali di questa serie (é, è). Sono trascurabili in italiano anche le variazioni di indicano con I le masse d’aria intermedia o temperata.
Matematica
La lettera i (o anche j) indica l’unità ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] e «raggio». La distribuzione in concreto delle z di voci italiane nella serie sorda e in quella sonora è determinata di regola dalla provenienza. Sono a zig-zag degli avvolgimenti dei trasformatori trifase. matematica In algebra, Z (ted. Zahl) è l ...
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Informatica
Processo inverso
(reverse engineering) L’attività di analisi di un prodotto (hardware e/o software) e, più in generale, di un dispositivo, ottenuto mediante ingegnerizzazione, al fine di individuarne [...] , turba, tonaca, giacca, ipoteca, e via via, precedendo le serie di parole terminanti in b, c, d ecc. Tali indici, utili (che raccolgono parole di uguale rima partendo dalla vocale tonica).
Matematica
Si chiama inverso (o reciproco) di un numero k, ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] › e la e chiusa o stretta ‹é›. Le due vocali appartengono alla serie palatale e sono intermedie tra la a e la i. La distinzione tra è usata per indicare l’intensità del campo elettrico.
Matematica
La lettera e indica la costante di Nepero (➔ Napier ...
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(o tèta) Ottava lettera dell’alfabeto greco (minuscolo ϑ, maiuscolo Θ): era in origine il fonema consonantico dentale occlusivo aspirato ‹th›, trasformatosi poi, intorno all’inizio dell’era cristiana, [...] K nel decadimento in due pioni. matematica Funzioni ϑ Particolari funzioni ellittiche di tipi indicati tradizionalmente coi simboli ϑ1, ϑ2, ϑ3, ϑ4. Le funzioni ϑ2 e ϑ3 sono definite dalle serie
ϑ2(v, t) =
∞
2 ∑ exp[−(2n+1)2π2t/4] cos[(2n+1)πv],
n= ...
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linguistica Il livello, il posto che un elemento linguistico occupa in una determinata serie gerarchica.
In statistica linguistica, il posto che un’unità lessicale occupa in una lista di frequenza, ordinata [...] al decrescere delle frequenze, sicché indicando con r il r. e con f la frequenza, si ha: r∙f=costante. matematica R. (o caratteristica) di una matrice È il massimo numero delle sue righe che sono linearmente indipendenti; questo è anche il ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] ogni lingua ha un suo sistema determinato ed ha una serie di opposizioni fonologicamente rilevanti. Per es. l'italiano ha agisce in schemi logici e sublogici di una rigidità quasi matematica e trascura completamente la storia della lingua (che era ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] regole formulate in sede di teoria logica. Per es., benché la logica matematica così come fu sistematizzata, tra la fine del 19° secolo e l' , la lettura di un testo, la narrazione di una serie di eventi) che possono essere soddisfatte o deluse: il ...
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TRADUZIONE
Enrico Arcaini
Teoria della traduzione. - Nel corso dei secoli, la t. ha avuto varie definizioni che sembrano coincidere con le esigenze particolari dei tempi. Si è parlato di volta in volta [...] '' si disambigua di fronte a un gruppo sintagmatico in cui si trovi ''matematica''. L'assunto teorico è quindi quello di fornire per il lessico specializzato una serie di tratti tali che possa essere disambiguato in relazione ai contesti nei quali ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...