DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] M. Blaug, hanno privilegiato gli aspetti analitici e formali dell'evoluzione delle teorie economiche, non si arresta alla il fascismo aveva per lo più legittimato, presentando agli studiosi italiani una serie di lavori che - da K. Menger a P. Sraffa e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Francesco Boldizzoni
Capita di rado, nella storia della cultura economica, di imbattersi in intelligenze che coniughino in maniera assoluta passione scientifica e impegno civile, [...] povero l’immagine di Cristo sofferente – egli chiarisce nella Carità cristiana – se tale riconoscimento si limita a una serie di atti formali. La Chiesa deve sollecitare elemosine anziché lasciti per le messe; la carità verso i vivi non può essere ...
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DE MICHELIS, Giuseppe
Maria Rosaria Ostuni
Nacque a Pistoia il 6 apr. 1872 da Paolo e da Luigia Candia di Gavi. La famiglia era originaria di Novi Ligure. Compì gli studi universitari in Svizzera, dove [...] da "vendere" alle compagnie. Con l'approvazione della legge fu formalmente abolita la figura dell'agente d'emigrazione e si cercò di ma stabiliva soltanto l'obbligo di negoziare una serie di accordi speciali almeno informati al principio generale ...
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Dualismo economico
Richard S. Eckaus
1. Introduzione
Le varie concezioni del dualismo hanno continuato a svolgere un ruolo nell'analisi della crescita economica fintanto che gli economisti hanno dedicato [...]
È stato anche sostenuto che il risparmio è effettuato solo nel settore 'formale' o 'organizzato', mentre esso è nullo nel settore agricolo; oppure che e deterministici; essi partono da una serie di condizioni iniziali e studiano l'evoluzione ...
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Locuzione con cui si definisce il periodo storico, compreso tra il gennaio e l'agosto 1968, in cui prese avvio in Cecoslovacchia il processo di democratizzazione e di riforme ideato da A. Dubček, subentrato, [...] la stabilità dell’intero blocco orientale portò, dopo una serie di pressioni e di avvertimenti, all’invasione del Paese diversi membri del Patto di Varsavia espressero scuse formali per il loro coinvolgimento nell'invasione della Cecoslovacchia, ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] del bene in ore di lavoro, e questo per una serie di considerazioni. Anzitutto, la conoscenza del costo reale non è un loro essere puramente formali. Tipica in questo senso la polemica di M. Scheler contro il formalismo dell’etica kantiana; secondo ...
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TERRITORIO
Corrado Beguinot
(App. IV, III, p. 625)
Il termine t. denota una porzione definita della Terra, di dimensioni più o meno vaste, con caratteristiche di tipo morfologico, ambientale, politico, [...] e con l'aggravante di trascurare aspetti semantici e formali delle cavità utilizzate (naturali o appositamente create), del t. e della città sono prodotte da una serie di elementi fortemente interrelati, un ruolo prevalente nel mutamento ...
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VALORE AGGIUNTO, Imposta sul (IVA)
Franco Gallo
Premessa. - Dal 1° genn. 1973 il d.P.R. 26 ott. 1972, n. 633, ha introdotto in Italia in adesione a precise direttive della CEE, l'imposta sul v. aggiunto. [...] anche dei residui anni del quadriennio.
Gli obblighi dei contribuenti. - In conseguenza dell'accentuato formalismo del proprio meccanismo applicativo, l'IVA prevede una serie di obblighi per i soggetti d'imposta diretti a consentire, da un lato, al ...
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ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Pier Luigi Piccari
(App. IV, II, p. 677)
Tradizionalmente i temi dell'o.i., nell'accezione anglosassone del termine industrial organization, si possono riferire al campo degli [...] di vista la struttura aziendale è considerata composta da una serie di unità decisionali, enti o individui, che fanno parte : esistono infatti situazioni in cui una struttura gerarchica e formale si rivelerà più adatta, mentre in altre sarà meglio ...
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SOCIOLOGIA (XXXI, p. 1019; App. III, 11, p. 761)
Franco Ferrarotti
Giovanni B. Montironi
La diffusione della sociologia alla fine della seconda guerra mondiale. - La s., per lo più ridotta a tecnica [...] senso lato, di ogni impresa conoscitiva la quale, per quanto astratta e formale, deve rispondere alla domanda: "per chi? Contro chi? Per che ricerca sull'industria e sul lavoro, attraverso una serie di analisi dirompenti specie in Francia e in Italia ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi mal c.; programmi di ricerca opportunamente...