MANGONE (Mangoni, Manzone)
Isabella Balestreri
Famiglia di ebanisti, carpentieri, architetti e ingegneri, probabilmente originaria di Caravaggio (nel Bergamasco). Il capostipite fu Giovanni Battista, [...] - Crosti, pp. 603-613).
Nell'ambito di questa serie d'interventi su edifici preesistenti, Fabio si trovò spesso a interpretare gotiche" e "antiche" mostrando di saper stabilire rapporti formali con diversi linguaggi e d'intervenire spesso in loro ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] forte impronta neocinquecentesca, estranee alle eleganze formali classiciste di matrice gabbianesca e al esecuzione di un Cristo Salvatore per lo sportellino del ciborio, a una serie di quattordici quadretti con la Via Crucis e, soprattutto, alla pala ...
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DEL TASSO, Giovambattista
Marco Collareta
Figlio di Marco di Domenico (per il quale v. voce Del Tasso, famiglia), nacque a Firenze nel 1500. Chiamato dai contemporanei semplicemente Battista del Tasso [...] strutture verticali in pietra. Nelle soluzioni formali, queste spaziano dall'aerea eleganza dei terrazzi non num.; I. Del Badia, Mem. fiorentine scritte da Baccio di ser Giammaria di ser Baccio Cecchi, in Miscell. fiorentina di erudiz. e storia, I ( ...
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AMADEI (Amidei), Girolamo (Hieronymus Lucensis, Hieronymus de Luca)
Mario Rosa
Nato verso il 1483 a Siena (ma il Lucchesini lo ritiene, diversamente dal Giani, di nascita lucchese), professò nell'Ordine [...] di Agostino Bonucci (1542) e, accolte le formali dimissioni dell'A. (di cui parlano gli uno maestro in Theologia per notitia de Mercatanti, Impresso in Fiorenza per ser Antonio Tubini fiorentino e Andrea Ghyrlandi da Pistoia adi 4 di Decembre MDXVII ...
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FANTASTICI, Agostino
Marco Borgogni
Nacque a Siena nel 1782 da Bernardino e da Margherita Boddi.
Il padre Bernardino, da cui il F. apprese le prime nozioni d'architettura, dal 1771 al 1783 fu "maestro [...] 1992, pp. 53-64).
Tra il 1815 e il 1818 eseguì una serie di lavori, tra i quali sono da segnalare la "riforma del palazzo 1992, pp. 226 s.).
La molteplicità di invenzioni formali in un linguaggio ormai apertamente eclettico risulta regolata e ...
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LEGNANI, Stefano Maria, detto il Legnanino
Lucia Casellato
Nacque a Milano il 6 apr. 1661, primogenito di Giovanni Ambrogio, pittore, e di Isabella Bussola, e fu battezzato nel duomo il 16 dello stesso [...] riguardo si fonda o sulla base delle affinità formali e stilistiche oppure si avvale delle notizie desunte Ottavio Provana di Druent incaricò il L. di dipingere una serie di affreschi celebrativi all'interno della propria residenza, oggi palazzo ...
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CANINI, Giovanni Angelo
Antonella Pampalone
Figlio secondogenito dello scalpellino Vincenzo, nacque a Roma nel 1609 (Pio, 1724). Tutte le fonti confermano che ancora bambino conobbe il Domenichino, [...] educarono alla poetica del classicismo e al gusto dei valori formali e l'avviarono verso quella perizia tecnica del disegno che come appare dai documenti (Arch. Segr. Vaticano, Sacro Pal. Apost., serie Varia, vol. 771) p. 154: vedi Wibiral, 1960, p. ...
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LANZA, Carlo
Fabio Grassi Orsini
Nacque a Mondovì il 21 maggio 1837 dal conte Ignazio e da Luisa Polissena dei conti di Frangia Genola. Appartenente a una famiglia legata alla corte, si avviò giovanissimo [...] del L. con il ministro degli Esteri A. Blanc furono formali, anche se questi non mancò di esprimere fiducia e stima nei del ministero degli Affari esteri, Arch. personale, VII, L.2; Serie politica P (1891-1916); Ambasciata d'Italia a Berlino, bb. 83 ...
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MANFREDI, Guido Antonio
Isabella Lazzarini
Signore di Faenza con i fratelli Astorgio (II) e Gian Galeazzo (II), nacque da Gian Galeazzo (I) di Astorgio (I) e da Gentile di Galeotto Malatesta. Le cronache [...] temporanea, andava periodicamente rinnovata e comportava il pagamento di un oneroso censo annuale (oltre a una serie considerevole di obblighi e limitazioni formali). Alla morte di Gian Galeazzo la vedova si affrettò a chiedere al nuovo papa, Martino ...
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MARCONI, Rocco
Giorgio Tagliaferro
Figlio di ser Filippo e forse di una Caterina di cui non è noto il cognome, il M. è documentato per la prima volta nel settembre 1504 a Venezia con la qualifica di [...] del Redentore, sacrestia), nelle quali, pur con esiti formali differenti, il consueto prototipo della Madonna Northbrook viene affiancato peculiare" (Dal Pozzolo, p. 14). Al vertice della serie va collocata, per l'elevata qualità tecnica, la tela ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi mal c.; programmi di ricerca opportunamente...