órdine architettònico Con senso generico, serie, per lo più orizzontale, di elementi architettonici simili, disposti in modo da costituire un organismo, strutturale o formale, continuo (per es. le serie [...] ).
Nell'architettura classica
Nell'architettura classica l'o.a. è l'organismo a un tempo costruttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo o zoccolo. In questo senso ...
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Nome d'arte dello scultore italiano Nunzio Di Stefano (n. Cagnano Amiterno 1954). N. si è dedicato a indagare le possibilità espressive e formali della materia e le sue interrelazioni con lo spazio e la [...] 1995.
Vita e opere
Dopo gli studi all'Accademia di belle arti di Roma con T. Scialoja, ha esordito (1980) con serie di grandi superfici ondulate e irregolari di gesso dipinto, composte da due o tre elementi ancorati alla parete, che segnano subito ...
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Termine generico con il quale si indicano nel loro insieme le diverse tipologie di oggetti mobili che costituiscono l’arredamento degli immobili e ne sono necessario completamento, per gli usi delle persone [...] e disegnati da arredatori, architetti, designer, realizzati in serie con procedimenti industriali. La produzione di m. segue lo è spesso distinta in stili, che ne individuano caratteristiche formali e periodo di appartenenza, mentre il m. moderno ...
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Scultore e architetto (n. 1510 circa - m. Bologna fra 1563 e 1568). Originario della Normandia, lavorò a Rouen (1540) per la cattedrale e per Saint-Maclou. A Parigi, dal 1541, realizzò il tramezzo di Saint-Germain-l'Auxerrois, [...] raffinatamente classicista e che risente delle eleganze formali dei manieristi italiani operanti alla corte di gli accordò anche J. Martin, autore della prima traduzione francese di Vitruvio (1547), per la quale G. realizzò una serie di incisioni. ...
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Architetto e designer inglese (n. Malvern 1949). Dopo gli studi alla Nottingham University e alla Architectural Association di Londra, ha elaborato il concetto di architettura narrativa, intorno a cui [...] punto grazie alla progettazione virtuale soluzioni formali assai prossime alle morfologie biologiche; il ) a Tokyo; l'Arca di Noè (1988) a Sapporo; una serie di negozi londinesi tra i quali quello, particolarmente eccentrico, realizzato per Katharine ...
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Pittore, critico d'arte e scrittore polacco (Poszawsze 1851 - Laurana, Istria, 1915). Conoscitore delle correnti pittoriche ed estetiche occidentali a lui contemporanee, in numerosi saggi (particolarmente [...] in Polonia, con una viva sensibilità per i valori formali dell'opera artistica unita alla comprensione del suo significato nazionale letterario e artistico, ne fece lo sfondo di una serie di racconti e ne valorizzò l'arte popolare (Styl zakopiański ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] l'intento di produrre e diffondere fotografia di reportage sempre di elevata qualità formale e culturale, e il gruppo La Bussola a Venezia da G. ; nel 1982 si organizza al Centre G. Pompidou una serata in onore di Paik con 400 televisori. Nel 1983-84 ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] e heideggeriane il filosofo G. Vattimo, che, in una serie di scritti usciti tra la fine degli anni Settanta e i campi). Il modernismo è così ridotto a uno stile (il "formalismo") e condannato, in quest'ottica ''neoconservatrice'', come un errore ...
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REPORTAGE
Sebastiano Porretta
Il termine francese reportage indica, nell'accezione comune, un genere fotografico che fornisce informazioni e si occupa d'indagare e documentare vari aspetti della realtà, [...] regime; la Riefensthal pubblicò il frutto del suo lavoro in una serie di libri che ebbero una certa notorietà come Die Nuba (1973 Vietnam e nel Bangla Desh sempre fedele a un sincero rigore formale, che dà il senso profondo delle sue immagini. Altro ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] pittura - editi in Francia nel 1968 - analizza minuziosamente un quadro o una serie (da P. Picasso a P. Mondrian, da C. Monet a M o in parte, sia un sistema di costrizione formale e possa essere rappresentata dalle relazioni di dipendenza interna ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi mal c.; programmi di ricerca opportunamente...