Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] collettivo rispetto all’antisemitismo: è il caso, per esempio, nel 1997, della Lettera a un amico ebreo di SergioRomano). Un lungo percorso ebbe in questo senso Gianni Baget Bozzo, che riesumò ripetutamente aspetti di tradizionale antigiudaismo e ...
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Romano (m. 855), protetto da Gregorio IV e fatto cardinale da Sergio II, successe a quest'ultimo (847) e fu consacrato senza la ratifica imperiale di Lotario. La minaccia incessante dei Saraceni, che avevano [...] , e Gregorio Asbestas, vescovo di Siracusa, riaffermando i diritti superiori della Chiesa di Roma e il diritto di appello al papa; formulò nel sinodo romano dell'853 importanti decisioni relative alla disciplina degli ecclesiastici. Festa, 27 luglio. ...
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Nobile romano (m. 911), forse dei conti di Tuscolo; consacrato suddiacono da papa Marino, fu nominato vescovo di S. Maria di Cere (893) da papa Formoso che lo preferiva lontano da Roma per la sua ostilità; [...] presso Adalberto marchese di Toscana. La morte dei suoi avversarî e l'appoggio delle milizie d'Alberico e del partito romano di Teofilatto gli consentirono di tornare ancora una volta a Roma, sbarazzandosi del nuovo papa Leone V e del competitore ...
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Romano (m. Roma 1012), di nome Pietro e soprannominato Boccadiporco (os porci o bucca porca); vescovo di Albano, giunse al pontificato succedendo a Giovanni XVIII (1009); fu una creatura dei Crescenzî. [...] A torto è considerato il primo papa che abbia cambiato il nome dopo l'elezione ...
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Nobile romano (m. Roma 847); alla morte di Gregorio IV (844) fu eletto papa dalla fazione aristocratica, mentre quella popolare acclamava il diacono Giovanni. S. si impose, ma dovette dimostrare la validità [...] della propria elezione di fronte a un'assemblea di vescovi, riuniti per volere dell'imperatore Lotario, e riconoscere la necessità della conferma imperiale per la consacrazione papale, secondo la costituzione ...
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SERGIO I, santo
Vera von Falkenhausen
Secondo il Liber pontificalis, unica fonte di informazioni su di lui, S. nacque a Palermo. Il padre Tiberio era di origine sira, della regione d'Antiochia; è probabile [...] presumere che S. avesse potuto contare, entro il clero romano, su un forte schieramento di connazionali, che forse gli Aggiornamenti, a cura di P. Delogu, Firenze 1998, pp. 81-5. N. Del Re, Sergio I, in B.S., XI, coll. 873-75; J.N.D. Kelly, The Oxford ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] . Vicina per la pianta a S. Sofia è SS. Sergio e Bacco a Costantinopoli. L’arte b. accoglie anche impianti importanti: Sofronio da Gerusalemme, Sergio da Costantinopoli, Anastasio monaco del Sinai e soprattutto Romano il Melode che unì influssi ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] condusse personalmente l'inchiesta. Da questa risultò che Sergio era stato trucidato per mano di due sicari; e riuscì ad arginare l'influenza politica della casta militare nel ducato romano, decentrando l'alto comando con la nomina di più duchi.
Per ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] dei missi imperiali, nei quali il biografo, da autentico romano ben diverso da quel vescovo di Bagnoregio che lo era solo Laterano; i monasteri di S. Anastasio ad Aquas Salvias, dei SS. Sergio e Bacco Callinici, di S. Vito; il cimitero di S. Marco ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] di Roma (fine dell'897) e di Ravenna (898), la validità delle ordinazioni da lui fatte. Invece un sinodo romano presieduto da Sergio III nel 904 tornò alle risoluzioni del macabro concilio tenuto alla presenza del cadavere e pretese che i religiosi ...
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Cofferati-boy
(Cofferati boy), loc. s.le m. Sostenitore, stretto collaboratore di Sergio Cofferati. ◆ [tit.] Ds, il Correntone si fa «partito» / entrano in pista i Cofferati-boys (Repubblica, 30 marzo 2002, p. 19, Politica Interna) • Ma sì,...
cofferatizzarsi
v. intr. pron. Richiamarsi alla linea politica di Sergio Cofferati. ◆ Un [Romano] Prodi che aveva trovato nella direzione di [Furio] Colombo un asse portante della sua strategia: costruire liste civiche uliviste, mobilitare...