Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] 863, su richiesta del principe Rostislao di Moravia, l’imperatore romano d’Oriente aveva inviato nella Grande Moravia i fratelli di Salonicco vita di Stefano di Perm´ e in quella di Sergio di Radonež, fornisce un alto esempio russo della tecnica dell ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] di Bēt Arshām, abilissimo dialettico, detto il Sofista persiano; Sergio di Reshaina, medico e filosofo; Giovanni di Efeso, autore di sviluppo ebbero le città siriache durante il periodo romano, e l’architettura assunse proporzioni impressionanti ( ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] . Vicina per la pianta a S. Sofia è SS. Sergio e Bacco a Costantinopoli. L’arte b. accoglie anche impianti importanti: Sofronio da Gerusalemme, Sergio da Costantinopoli, Anastasio monaco del Sinai e soprattutto Romano il Melode che unì influssi ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] goldoniano (➔ Goldoni; Trifone 2000: 84 segg.). Il romano Giovanni Giraud (L’aio nell’imbarazzo, 1807) aspira sulla lingua dei quotidiani messinesi di fine Ottocento, Firenze, Olschki.
Sergio, Giuseppe (2010), Parole di moda. Il «Corriere delle dame ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] parlato che, differenziandosi nelle diverse aree geografiche dell’Impero romano, diedero luogo alle lingue romanze.
Non è facile al., Lecce, Argo, 2 voll.
Sabatini, Francesco, Raffaelli, Sergio & D’Achille, Paolo (1987), Il volgare nelle chiese ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] spiriti di Filippo Tommaso Marinetti e di Ezzelino da Romano a interloquire sulle vicende in corso; più ‘purgatoriale e poeta italiano, in Brugnolo 2009b, pp. 361-373.
Baldi, Sergio (1966), Poesie italiane di Milton, «Studi secenteschi» 7, pp. 103 ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] lo stesso modello, accordando però la preferenza all’uso romano nei casi di divergenza dall’uso fiorentino – ha avuto otto-novecenteschi, Firenze, Cesati, pp. 59-131.
Raffaelli, Sergio (1997), La norma linguistica alla radio nel periodo fascista, ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] , con una decisa inclinazione verso il polo romano (come testimoniano parole come ginèpro, cèmbalo, la radio. “Radio Orario” 1925-1929, Roma, RAI-ERI.
Raffaelli, Sergio (1997), La norma linguistica alla radio nel periodo fascista, in Gli italiani ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] di pronuncia e ortografia, basato sul modello fiorentino-romano, secondo la celebre formula dell’asse Firenze-Roma 1982), L’Accademia, in Asor Rosa 1982, pp. 823-898.
Raffaelli, Sergio (2005), Tra Pomba e Utet: l’Accademia d’Italia, in La ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] etnici, professionali, di condizione sociale, per es. Alemanno, Romano, Innocente (allusione alla condizione di figlio di ignoti), Nobile; Catanese). Nomi prevalenti al Nord e / o al Centro: Sergio, Gino e Dino (accentrati tra Nord e Toscana), Elio, ...
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Cofferati-boy
(Cofferati boy), loc. s.le m. Sostenitore, stretto collaboratore di Sergio Cofferati. ◆ [tit.] Ds, il Correntone si fa «partito» / entrano in pista i Cofferati-boys (Repubblica, 30 marzo 2002, p. 19, Politica Interna) • Ma sì,...
cofferatizzarsi
v. intr. pron. Richiamarsi alla linea politica di Sergio Cofferati. ◆ Un [Romano] Prodi che aveva trovato nella direzione di [Furio] Colombo un asse portante della sua strategia: costruire liste civiche uliviste, mobilitare...