Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] tutti parlano genuflessi». Questo ideale da aborrire è quello greco-romano, incapace di staccarsi «dal periodo fidiaco e dalla sua Odescalchi, negli anni in cui era frequentato anche da Sergio Tofano che, con lo pseudonimo di Sto, pubblicava Le ...
Leggi Tutto
GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] libri duodecim, Amstelaedami 1738, passim; G.A. Sergio, Prefazione, in G.V. Gravina, Opere italiane, tra Chiesa e Impero, Roma 2000; Id., G.V. G. e il De Romano Imperio liber secundus, Roma 2000; F. Lomonaco, Diritto naturale e storia. Note su ...
Leggi Tutto
GUIDICCIONI, Lelio
Michele Di Monte
Nacque a Lucca, da Ippolito di Nicolao e Camilla Moriconi, e fu battezzato nella chiesa di S. Giovanni il 17 ott. 1582. Il padre, che discendeva dal ramo principale [...] la solenne traslazione: il grandioso catafalco fu disegnato dall'architetto Sergio Ventura e decorato da una selva di statue di stucco testimonia dei suoi rapporti con il milieu artistico romano e in particolare lo speciale apprezzamento da lui ...
Leggi Tutto
CAMPAGNA, Giuseppe
Giuseppe Inzitari
Nacque a Serra Pedace in provincia di Cosenza (come risulta dall'atto di battesimo; non quindi nel vicino comune di Pedace, come scrissero L. Accattatis e V. Imbriani, [...] ; l'Errico di D. Mauro; Marco Berardi di N. Romano.
L'esigenza romantica di concretezza contenutistica, intesa come interesse ai Visconti in occasione della calata di Carlo VIII in Italia; Sergio (1837) esalta il coraggio di un valoroso, vittima ...
Leggi Tutto
CALEPIO, Pietro
Sergio Romagnoli
Nacque il 13 genn. 1693 nell'antico feudo di Calepio che dette il nome alla sua famiglia comitale.
Bergamasco di nascita, dunque, poiché la valle di Calepio si stende [...] , si caratterizza nella storia del primo Settecento italiano per il suo intenso e continuato rapporto con il mondo svizzero romando e alemannico e in particolare con la Zurigo di Johann Jakob Bodmer (1698-1783), il filosofo e letterato fondatore ...
Leggi Tutto
GARAVAGLIA, Ferruccio
Emanuela Del Monaco
Nato a San Zenone al Po (Pavia) il 1° maggio 1868 dal professore di matematica Leopoldo e da Enrichetta Astori, e iscrittosi per volere del padre alla facoltà [...] nozze di G. Antona Traversi. Nel luglio seguente, nel salotto romano di L. D'Ambra nasceva, per iniziativa di E. Boutet (Marco Gratico), Evelina Paoli (Basiliola), C. Galvani (vescovo Sergio), I. Mascalchi (Lucio Polo). Secondo i cronisti dell'epoca ...
Leggi Tutto
BAZLEN, Roberto
Aldo Grasso
Nacque a Trieste il 10 giugno 1902 da Eugenio e Clotilde Levi Minzi. Il padre, tedesco, originario di Stoccarda e di religione luterana, morì l'anno seguente la sua nascita, [...] nelle lettere, con gli amici Montale, Giacomo Debenedetti, Sergio Solmi.
La sua attività di consulente editoriale prese una anni il B. aveva sempre intervallato il soggiorno romano con frequenti viaggi, trascorrendo in particolare lunghi periodi a ...
Leggi Tutto
PALMIERI, Eugenio Ferdinando
Daniela Sacco
PALMIERI, Eugenio Ferdinando. – Nacque il 14 luglio 1903 a Vicenza, da Federico, colonnello emiliano, e da Olimpia Bagliani, entrambi di discendenze asburgiche. [...] 1936 e riportata ne Il teatro italiano (1937) del critico romano e nel Teatro italiano del nostro tempo (Bologna 1939) di Andreotti, Giovanni Spadolini, Ornella Vanoni, Francesco Malipiero, Sergio Pugliese.
Nel 1962 tornò a vivere a Bologna dove ...
Leggi Tutto
MATTONE, Ugo (Ugo Pirro)
Mariapia Comand
– Nacque a Salerno il 26 aprile 1920 da Umberto Mattone, capostazione di primo livello, e Livia Turco.
L’infanzia, ripercorsa nel romanzo autobiografico Figli [...] uscire dalle difficoltà economiche incontrate nel mondo del cinema romano, cui si era avvicinato dopo aver fatto il si concluse con Il processo di Verona, nato da un soggetto di Sergio Amidei (col quale Pirro aveva già lavorato nel 1957 per Il ...
Leggi Tutto
PASQUALINO, Fortunato
Vincenzo Caporale
PASQUALINO, Fortunato. – Secondogenito di quattro figli, nacque a Butera (nei pressi di Caltanissetta) l’8 novembre 1923, da Luigi, carrettiere e mezzadro, e [...] nostro essere nel mondo» (Pasqualino, lettera privata a Sergio Collura, del 29 settembre 1977): emergeva un io narrante Fiera letteraria) e con alcuni quotidiani (tra i quali L’Osservatore romano, L’Avvenire, La Stampa, Il Tempo); parte di questa ...
Leggi Tutto
Cofferati-boy
(Cofferati boy), loc. s.le m. Sostenitore, stretto collaboratore di Sergio Cofferati. ◆ [tit.] Ds, il Correntone si fa «partito» / entrano in pista i Cofferati-boys (Repubblica, 30 marzo 2002, p. 19, Politica Interna) • Ma sì,...
cofferatizzarsi
v. intr. pron. Richiamarsi alla linea politica di Sergio Cofferati. ◆ Un [Romano] Prodi che aveva trovato nella direzione di [Furio] Colombo un asse portante della sua strategia: costruire liste civiche uliviste, mobilitare...