Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] di film all'anno, che inesorabilmente retrocessero nella considerazione internazionale a fronte delle opere coeve di Fritz Lang, Sergej M. Ejzenštejn, René Clair, Charlie Chaplin. L'unico successo destinato in qualche modo a varcare i confini del ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] della s. ideogrammatica. Nella stessa direzione, ma con maggior spessore teorico, si sviluppa il pensiero di Sergej M. Ejzenštejn (1929) nell'ambito delle sue riflessioni sul montaggio, peraltro ancora fortemente ancorate all'esperienza del cinema ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] rinuncia all'espressione verbale congelano l'opera in una sorta di sterile sinestesia, quella stessa che già Sergej M. Ejzenštejn, nelle sue riflessioni teoriche, sospettava potesse condurre lo spettatore a uno stato di torpore psico-percettivo ...
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Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] realizzò per il m. permanente rifletteva una concezione museografica mutuata in parte dal 'montaggio delle attrazioni' di Sergej M. Ejzenštejn, in parte dalla teoria dello shock surrealista. Il m. si articolava lungo un percorso cronologico dal ...
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Messico
Nuria Vidal
Cinematografia
Sin dalle sue origini, agli inizi del 20° sec., il cinema messicano ha seguito un'evoluzione analoga a quella del Paese, offrendo un esempio di perfetta correlazione [...] civile spagnola nel 1939. Tali circostanze contribuirono anche a risvegliare l'interesse dei cineasti stranieri: nel 1930-31 Sergej M. Ejzenštejn viaggiò per il Paese girando materiali di un film rimasto poi incompiuto, ¡Qué viva México!; il suo ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] celebri inquadrature del neonato sulla carrozzina nella scalinata di Odessa in Bronenosec Potëmkin (1925; La corazzata Potëmkin) di Sergej M. Ejzenštejn, il bambino che rifiuta la medicina in On purge bebé (1931) di Jean Renoir, i besprizorniki, cioè ...
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Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] peso dalle tavole di El Greco (la Cacciata dei mercanti dal Tempio), ma non senza riferimenti cinematografici, soprattutto a Sergej M. Ejzenštejn: si pensi alla strage degli innocenti (in cui si fa allusione, attraverso la musica, al film Aleksandr ...
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Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] . Ed è anche un fatto incontrovertibile che i film muti di Aleksandr P. Dovženko, di Sergej M. Ejzenštejn e di Vsevolod I. Pudovkin aprirono nuovi orizzonti espressivi, trascendendo le contingenti finalità pedagogiche, celebrative, propagandistiche ...
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Ford, John
Fabio Troncarelli
Nome d'arte di Sean Aloysius O' Fearna (O'Feeney o O'Fienne nella grafia anglicizzata), regista cinematografico statunitense, di origine irlandese, nato a Cape Elizabeth [...] giovane e ingenuo pioniere.All'apice della sua carriera, stimato in patria e all'estero, per es. da maestri come Sergej M. Ejzenštejn, F. era in grado di mettere in scena qualunque soggetto. I produttori gli concessero fiducia e nel 1940 il regista ...
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Regia
Lucilla Albano
La regia è considerata l'attività centrale attorno a cui ruota l'intera realizzazione del film: la nascita della pratica e della funzione della r. è da annoverare tra i maggiori [...] stesse di una r. basata su movimenti, gesti e azioni limitati dalla "testarda ostilità", come scriveva Sergej M. Ejzenštejn, del palcoscenico. L'evoluzione e la trasformazione del linguaggio cinematografico cominciarono a imporsi nel momento in cui ...
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