(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con il bulgaro e lo sloveno, al gruppo slavo meridionale. Se prima del dissolvimento della Federazione iugoslava vigeva il divieto di riferirsi al serbo e al croato come a due lingue distinte, e si riconosceva ...
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stocavi, dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti perché su di essi si fonda la lingua letteraria (➔ caicavi, dialetti; ciacavi, [...] dialetti) ...
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(o caicavici), dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pron. interrogativo neutro «che cosa?» suona kaj?. Costituiscono la transizione allo sloveno e sono parlati nella Croazia settentrionale. ...
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Antica lingua neolatina che, parlata nel Medioevo in Dalmazia, si è conservata fino alla seconda metà del 15° sec. a Ragusa e più a lungo nella città di Veglia. Oltre alla documentazione del veglioto, [...] documenti che ne registrano parecchi elementi soprattutto lessicali, e dalle parole che le lingue confinanti, in primo luogo il serbocroato, hanno mutuato dal dalmatico. Ha chiari contatti con il neolatino balcanico e con i dialetti italiani del Sud ...
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shibbōlet In linguistica, parola o locuzione che può essere usata come segno di riconoscimento di un gruppo linguistico determinato, in base a varianti della sua pronuncia; il termine deriva da un episodio [...] 12,6), in cui la variazione nella pronuncia della sibilante iniziale (alveolo-palatale o alveolare) consentiva di distinguere gli appartenenti a 2 tribù in guerra; una distinzione simile si osserva tra i vari sottogruppi linguistici del serbocroato. ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] una sonante con valore vocalico (così, per es., la sonante l nella 2ª sillaba dell’ingl. able, o r nel monosillabo serbocroato tvrd), cui possono essere associate una o più consonanti, precedenti e seguenti. Il limite fonetico tra una s. e l’altra è ...
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MAVER, Giovanni
Filologo, nato a Curzola in Dalmazia il 18 febbraio 1891, laureato a Vienna nel 1913 (tesi: Die vorchristlichen Kulte in der Toponomastik Frankreichs, in Sitzungsber. Akad. Wiss. Wien, [...] saggi sull'influsso del lessico italiano presso gli Slavi Meridionali (v. Intorno alla penetrazione del lessico italiano nel serbocroato della Dalmazia e dei territori vicini: criteri metodologici, in Atti Ist. Veneto, 1924-2-), ma ha volto la ...
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Linguista (Jurkovo Selo, Žumberak, od. Croazia, 1881 - Zagabria 1956); è stato (dal 1919) prof. di filologia romanza nell'univ. di Zagabria. I suoi studî, volti al campo delle lingue romanze, dello slavo [...] Adriatico", 1950). Numerosissimi i suoi studî sui rapporti lessicali tra l'italiano (latino, dalmatico) e il serbocroato. Postumo è stato pubbl. Etimologijski rječnik hrvatskoga ili srpskoga jezika ("Dizionario etimologico della lingua croata e serba ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] settentrionale, per es. fregata (> olandese fregat, ingl. frigate, ma non ted. Fregatte, prestito diretto dall’italiano), il neogreco e il serbocroato diffusero i loro italianismi verso est: il neogreco alle altre lingue balcaniche e al turco, il ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] architettura, per es. loggia > albanese lozhë, ceco lodžie, dan. loggia, ingl. loggia e loggio, oland. loggia, romeno lojă, serbocr. lođa e lodža, spagn. logia, ted. Loggia, ungh. lodzsa, ecc.; termini di musica, per es. opera > albanese oper ...
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serbocroato
(o sèrbo-croato) agg. e s. m. – Relativo ai Serbi e ai Croati; con questo sign., l’aggettivo è stato usato, fino alla dissoluzione della Iugoslavia, quasi esclusivam. per indicare (come agg.: lingua s., o come s. m., il serbocroato)...
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...