Letterato serbo (Tršić, Bosnia, 1787 - Vienna 1864). Pur essendo di origine umilissima, raggiunse sin da giovane un grado di cultura eccezionale per l'ambiente e le condizioni del tempo. A Vienna (dal [...] e Dalmazia raccolse il materiale per il suo Lexicon Serbico-Germanico-Latinum (1818) e per la fondamentale raccolta dei canti popolari serbi (Srpske narodne pjesme, 1823-33), dei racconti e dei proverbî. Un posto a sé nell'opera di K. occupano la ...
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Scrittore serbo (n. Zagabria, Croazia, 1932). Laureatosi in Filosofia a Belgrado, ha lavorato come traduttore dal russo e ha collaborato con diverse riviste letterarie, prima di pubblicare Kuća lopova [...] (1956). Molti degli elementi che caratterizzano il suo stile (ironico ma sempre elegante nella sua parodia della retorica sovietica) sono già percepibili nel romanzo d’esordio e si ripresentano con chiarezza ...
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PANDUROVIĆ, Sima
Bruno MERIGGI
Poeta serbo, nato a Belgrado il 15 aprile 1883. È un tipico esponente del clima amaro e pessimistico delle culture letterarie contemporanee.
Le sue poesie (cfr. le raccolte [...] estetike ("Saggi di estetica", 1920) e Razgovori o književnosti ("Colloquî sulla letteratura", 1927), - e la traduzione da autori stranieri: Corneille, Racine, V. Hugo e Rostand.
Bibl.: A. Cronia, Storia della letteratura serbo-croata, Milano 1956. ...
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Nome di religione dello scrittore serbo Dimitrije O. (Čakovo, Banato, 1739 - Belgrado 1811). Entrò nel 1758 nel convento di Hopovo, fuggendone tre anni dopo; ebbe vita avventurosa, segnata da un'intensa [...] sistemi prof. Soavi ("Etica e filosofia morale secondo il sistema del prof. Soave", 1803) criticano usi e costumi della società serba ed elaborano un vasto programma di riforme di stampo razionalistico. Fu il primo organizzatore dell'insegnamento in ...
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Slavista (Lichtenberg 1888 - Bad Tölz 1948); prof. dal 1922 all'univ. tedesca di Praga. Si occupò di canti popolari serbo-croati (Studien zur südslavischen Volksepik, 1926) e di letteratura russa. ...
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Giornalista, romanziere e regista teatrale danese (Adserballe, isola di Als, 1857 - Ogden, Utah, 1912). Critico letterario e drammatico (Realisme og realister, 1879; Kritiske studier, 1880) serbò sempre [...] vivo interesse per il teatro, anche come sceneggiatore. La sua narrativa è centrata sui temi della depravazione morale, individuale e collettiva, sentita come maligno fato biologico. I suoi romanzi, specialmente ...
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Narratrice ceca (Praga 1877 - ivi 1940). Nei suoi primi racconti (Lidské srdce "Cuore umano", 1903; Právo na štěstí "Il diritto alla felicità", 1908) tratta soprattutto dell'emancipazione della donna. [...] Nei successivi gli argomenti variano: da quelli ispirati dalla guerra serbo-turca (Vítězství "Vittoria", 1918), a cronache familiari (Dědictví "Eredità", 1933) e all'amore per il teatro e per la vita degli attori (Deset životů "Dieci vite", 1937; ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...