Uomo politico iugoslavo (Čačak, Serbia, 1888 - Buenos Aires 1961); membro del partito radicale di M. Pašić, fu con questo al potere come ministro delle Finanze (1922-24 e 1924-26); alle Finanze di nuovo [...] con Jeftić (1934), gli successe (1935) quale presidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Svolse una politica di distensione con i Croati e di accostamento all'Italia, stipulando con G. Ciano il patto ...
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(serbo Beograd) Città capitale della Serbia (1.389.351 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana), su una piattaforma alta circa 120 m alla confluenza della Sava nel Danubio, protetta alle [...] austro-russo-turca, con la pace di B. l’Austria perdette B. e tutti i suoi possessi a S della Sava e del Danubio. In mano ai Serbi, insorti dal 1806 al 1813, la cittadella e la parte turca furono soggette al diretto governo turco, mentre la parte ...
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Obrenović Dinastia che regnò in Serbia dal 1817 al 1842 e dal 1858 al 1903. Fu fondata da Miloš Todorovič, che assunse il cognome del fratellastro Milan Obrenovič. Gli O. furono i creatori della Serbia [...] moderna e le diedero due knez, Miloš e Michele O. III, e due re: Milan, che regnò dal 1882 al 1889, e Alessandro I, che regnò dal 1889 al 1903. Alla dinastia degli O. riuscì fatale la rivalità coi Karađorđević, ...
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Niš (ital. Nissa) Città della Serbia (173.724 ab. nel 2002), presso la confluenza dei fiumi Nišava e Morava meridionale. Oltre alle lavorazioni tradizionali (tappeti, filigrane) industrie chimiche, meccaniche [...] , fu distrutta da Attila (tra il 441 e il 447) e ricostruita da Giustiniano; dal 10° sec. fece parte del regno dei Bulgari, poi, dal 1200, dei Serbi; fu sotto il controllo dei Turchi dal 1386 fino al congresso di Berlino (1878), che l’assegnò alla ...
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Capostipite della dinastia dei Nemanja nella Rascia (n. Ribnica, Podgorica, 1132 circa - m. monastero dell'Àthos 1200). Dopo la morte del padre Zavida divenne gran giuppano (župan) della Rascia orientale. [...] , fu battuto (1190) dall'imperatore Isacco Angelo, mantenendo però intatta l'autonomia al suo stato, che fu da lui consolidato e riorganizzato. Nel 1196 si ritirò sul Monte Àthos, col nome monastico di Simeone. La Chiesa serba lo venera come santo. ...
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Figlio (Belgrado 1844 - ivi 1921) di Alessandro, principe di Serbia dal 1858, quando il padre fu detronizzato, visse in esilio, prima a Ginevra, quindi in Francia; ufficiale nell'esercito francese, si [...] (1912-13). Nel giugno 1914 P. affidò la reggenza al figlio Alessandro, ritirandosi a Corfù col grosso dell'esercito serbo dopo la sconfitta patita a opera degli Imperi centrali durante la prima guerra mondiale (1915). Terminato il conflitto, fu ...
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Stefano Primo Coronato Re di Serbia
Stefano Primo Coronato
Re di Serbia (m. 1228 ca.). Figlio secondogenito di Stefano Nemanja, cui successe (1196). Sostenne aspre lotte col fratello maggiore Stefano [...] di Costantinopoli, e ottenne (1217) da Onorio III la corona di re: di qui il titolo di Primo Coronato. Consolidò la struttura dello Stato; sotto di lui la Chiesa serba si costituì autocefala. Alla fine della sua vita si ritirò in un monastero. ...
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(turco Novibazar o Yenipazar) Città della Serbia meridionale (54.604 ab. nel 2002).
Torre di vedetta (statio Assinoe) in epoca romana, dal 10° al 12° sec. fu fortezza bizantina di confine (Ras) e quindi [...] Austria-Ungheria (1878) e restituito all’Impero ottomano (1908), per la pace di Londra (1913), fu attribuito in parte alla Serbia, in parte al Montenegro e nel 1918 entrò a far parte della Iugoslavia. Con la federalizzazione di quest’ultima (1946) fu ...
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serbo-bulgara, guerra
Guerra dichiarata dalla Serbia alla Bulgaria in seguito all’insurrezione nella Rumelia orientale (1885) – la cui popolazione era in gran parte di etnia bulgara – e alla proclamazione [...] della sua unione alla Bulgaria. L’esercito bulgaro riuscì a sconfiggere rapidamente i serbi, invadendo il loro stesso territorio; ma l’Austria, temendo un annientamento della Serbia, inviò un ultimatum a Sofia minacciando la sua entrata in guerra a ...
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Figlio (Kragujevac 1823 - Belgrado 1868) ultimogenito di Miloš, fondatore della dinastia degli Obrenović. Dopo l'abdicazione del padre e la morte del fratello maggiore Milan (1839), fu nominato knez di [...] dei costituzionali, filoturchi e già responsabili dell'abdicazione del padre, a sollevarsi e a destituirlo (1842). Esiliato, M. tornò in Serbia nel dic. 1858 quando il padre Miloš risalì sul trono; alla morte di questo (28 sett. 1860) gli successe ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...