SALONICCO (gr. Θεσσαλονίκη; lat. Thessalonica; turco Selanik; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Roberto PARIBENI
Angelo PERNICE
Pio VITI
Anastasios K. ORLANDOS
Città della Grecia, la più importante dopo [...] e non poterono essere vinti ed espulsi se non nel 1349. Fu in questo critico momento che il potente re dei Serbi, Stefano Dušan, occupata la Macedonia e parte della Tracia, tentò, con l'aiuto degli Zeloti espulsi, di impadronirsi di Tessalonica: ma ...
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Nacque da Carlo II d'Angiò (allora principe di Salerno) e da Maria d'Ungheria, nel 1271, primo tra otto maschi e cinque femmine. A tre anni fu fidanzato a Clemenza, penultima figlia di Rodolfo d'Asburgo, [...] 1292). In Aix ebbe luogo l'investitura e dal 20 marzo 1292 C. s'intitolò anche re d'Ungheria, alleandosi col re di Serbia e con Venezia per dare al titolo sostanza di realtà. Ma nell'Ungheria non pose mai piede. Dovette invece, nell'estate del 1293 ...
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Sultano ottomano (1876-1909), 34° della serie. Figlio del sultano ‛Abd ul-Megīd I (1839-1861), succedette il 31 agosto 1876 al fratello Murād V, che regnò solo tre mesi e fu deposto dal Comitato liberale [...] nell'Anatolia di NO. le città di Qārṣ e di Bāyazīd e avanzarono nella Turchia europea, con l'aiuto dei Romeni, dei Serbi e dei Montenegrini sollevatisi. Alla fine di gennaio del 1878 furono iniziati ad Adrianopoli i preliminari di pace ed il 3 marzo ...
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Nato a Vienna il 26 febbraio del 1861, ultimogenito del principe Augusto di Sassonia e di Clementina, figlia di re Luigi Filippo di Francia. Educato a Vienna, il diciassettenne F. fu inviato col fratello [...] posizione all'interno del paese e per intraprendere, sin dal 1888, i primi passi per un avvicinamento tra i sovrani balcanici (Serbia, Romania e Grecia). Nel 1892 F. si mise in viaggio alla volta di varie capitali europee, per patrocinare di persona ...
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TITO
Oscar Randi
. Nome di battaglia di Josip Broz, capo politico e militare iugoslavo, nato il 25 maggio 1892 a Kumrovec (Zagabria). La sua vita giovanile è oscura e avvolta nel mito anche per calcolo [...] esitare, specialmente dopo l'entrata in guerra dell'URSS, si mise a capo del movimento di resistenza, operando dapprima nella Serbia, nel Montenegro e nella Bosnia, finché non si urtò contro il movimento dei cetnici di Draža Mihajlović (v. in questa ...
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STAMBOLIJSKI, Aleksander
Oscar Randi
Uomo politico bulgaro, nato da poveri contadini a Slavovica il i° marzo 1879, ivi morto il 14 giugno 1923. Terminate le scuole di magistero agrario in patria, frequentò [...] firmò a Neuilly il doloroso trattato di pace. Divenuto il dittatore del suo paese, si volle anzitutto rappacificare con la Serbia, in omaggio all'idea iugoslava, e s'impegnò con l'"accordo di Niš" a reprimere l'irredentismo macedone. Successivamente ...
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LAZAREV, Viktor Nikitič
Xenia Muratova
Storico dell'arte sovietico, nato a Mosca il 22 agosto 1897, morto ivi nel 1975. E famoso soprattutto per i suoi studi sull'arte bizantina, medioevale russa e [...] anche presidente onorario dell'Associazione internazionale dei bizantologi, membro delle Accademie delle scienze britannica, austriaca, della Serbia, dell'Istituto di scienze, lettere ed arti di Venezia, dell'Accademia dei Lincei, delle Accademie di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Ronchey
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento la diffusione della stampa a caratteri mobili trasforma radicalmente [...] milioni e mezzo di volumi. La produzione di libri manoscritti permane fino al Settecento e in alcune aree (Russia, Serbia) continua a svolgere una funzione importante, ma nel resto d’Europa copre uno spazio estremamente ridotto del mercato librario ...
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guerra civile
Luigi Bonanate
L'esperienza più terribile nella vita di uno Stato
Si ha una condizione di guerra civile quando, all'interno di uno Stato in crisi, forze interne si scontrano con le armi [...] crollo dei regimi comunisti diffusi nell'Europa centro-orientale. L'esito fu la formazione di diverse nuove entità statali (Serbia e Montenegro, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina) al termine di un conflitto conclusosi soltanto nel 1995 dopo che ...
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panslavismo
Termine che denota un complesso eterogeneo di posizioni ideologiche e politiche il cui fulcro unificante consiste nell’affermazione dell’esistenza di una comune identità nazionale dei popoli [...] e degli ucraini (gli slavi dell’Est), quella dei cechi, degli slovacchi e dei moravi (gli slavi dell’Ovest), quella dei serbi, dei croati, degli sloveni e dei dalmati (gli slavi del Sud). Soprattutto emerse l’esigenza di rafforzare la posizione degli ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...