Vedi Bosnia-Erzegovina dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Paese dell’area balcanica, la Bosnia-Erzegovina è nata formalmente nel 1992, a seguito della proclamazione di indipendenza dalla [...] ’Erzegovina. Secondo le ultime statistiche è abitata per circa il 35% da Bosniaci, per il 34% da Croati e per il 18% da Serbi ed è governata da Croati e Bosniaci. La città, e in particolar modo il Ponte Vecchio (in bosniaco: Stari Most), è diventata ...
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Bačka Nome serbo della porzione SO del Bassopiano Pannonico, fra il Danubio e il Tibisco, per la massima parte in Voivodina, tranne la parte NO, che appartiene all’Ungheria (ungh. Bácska). È una regione [...] con clima continentale. Il suolo è fertile, predomina la coltura dei cereali, salvo nella parte centrale, adibita a pascolo. La popolazione è poco omogenea (Serbi, Ungheresi, Tedeschi, Slovacchi e Ruteni), i centri maggiori sono Novi Sad e Subotica. ...
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(bulg. Sofija) Città capitale della Bulgaria (1.272.418 ab. nel 2018), a livello amministrativo, il distretto della capitale (1344 km2) è distinto dal distretto di S. (7059 km2 con 258.397 ab. 2007). La [...] un patriarcato greco (971). Nel 1018 fu ripresa dai Bizantini che ne fecero una piazzaforte per le loro spedizioni contro i Serbi e gli Ungari. Ritornò sotto i Bulgari nel 1194. Conquistata dal turco Ingè Balabān nel 1386, per più di quattro secoli ...
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Denominazione della tradizionale zona di frontiera tra l’Impero asburgico e i possessi ottomani, dal termine serbocroato, utilizzato anche in altre lingue slave, «confine». Tale zona si estende dall’entroterra [...] alluvionale della Sava; dal punto di vista etnico è in parte serba e in parte croata. Attualmente dal punto di vista politico è e spingendo alla fuga la maggior parte della popolazione serba (circa 170.000 persone), con l’obiettivo di rendere ...
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Novi Sad (ted. Neusatz, ungh. Újvidék) Città della Serbia (191.405 ab. nel 2016), capoluogo della Vojvodina, alla confluenza del canale N.-Mali Stapar (fino al 1945 chiamato Canale Alessandro) nel Danubio, [...] , porto fluviale attrezzato; industrie tessili, alimentari, meccaniche e chimiche.
Nel 19° sec. fu il principale centro culturale dei serbi di Ungheria; entrò a far parte della Iugoslavia nel 1921.
La città è stata designata capitale europea della ...
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Iugoslavia, Repubblica federale di
Stato costituito nell’apr. 1992 come federazione tra le repubbliche della Serbia (comprendente le due regioni autonome del Kosovo e della Voivodina) e del Montenegro. [...] e l’apertura di un nuovo fronte di crisi che lo stesso Milošević aveva contribuito a creare fomentando il nazionalismo dei serbi kosovari e cancellando già dal 1990 l’autonomia di quella regione. Nei primi mesi del 1998 i massacri tra gli albanesi ...
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(o Srijemska M. o Sremska M.) Città (39.084 ab. nel 2002) della Serbia, situata sulla riva sinistra della Sava, 70 km a O di Belgrado; è il centro principale della fertile regione di Srem posta tra Sava [...] della Pannonia Inferiore e residenza imperiale. Fu distrutta dagli Unni nel 441, dai Turchi nel 1396 e 1521. Nei pressi di S. M., il 6 settembre 1914, i Serbi della divisione Timok furono sconfitti dagli Austriaci comandati dal generale A. Krauss. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Slavi orientali e meridionali
Ciro Lo Muzio
Gli slavi orientali e meridionali
Definizione con la quale si designa l’insieme [...] tradizionale ripartizione in Slavi orientali (Russi, Ucraini e Bielorussi), occidentali (Polacchi, Cechi e Slovacchi) e meridionali (Serbi, Croati, Sloveni e Macedoni) ricalca una suddivisione di tipo linguistico e, al contempo, nazionale; al gruppo ...
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Stato della Penisola Balcanica; confina a N con la Serbia, a O con l’Albania, a S con la Grecia, a E con la Bulgaria. La denominazione ufficiale di Repubblica della Macedonia del Nord è stata assunta nel [...] , di cui quello di gran lunga più numeroso è rappresentato dagli Albanesi (25,2%); seguono Turchi (3,9%), Romeni (2,7%), Serbi (1,8%). La popolazione urbana ammonta al 67% (2008) del totale e per oltre la metà è concentrata nella capitale, l’unica ...
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Stato dell’Europa meridionale, nel settore nord-occidentale della penisola balcanica; confina con la Croazia, la Bosnia ed Erzegovina, la Serbia, il Kosovo e l’Albania e si affaccia sull’Adriatico dalle [...] .
Dopo l’esplosione della crisi iugoslava del 1991, il M. fu l’unica fra le repubbliche federate che restò unita alla Serbia, con la quale diede vita nell’aprile 1992 alla Repubblica federale di Iugoslavia. I rapporti tra i due paesi cominciarono a ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...