L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Serbia
Ciro Lo Muzio
La serbia
Secondo l’opinione prevalente, Serbi (srbi) è etnonimo derivato da una radice [...] verso nord, la Mačva e l’area di Belgrado. Il regno di Stefan Dušan (1331-1355) segnò l’apogeo della Serbia medievale, che in quegli anni raggiunse la massima estensione territoriale dominando una vasta porzione della Penisola Balcanica, dalla Sava e ...
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Pittore serbo (Stara Kanjiža, Bačka, 1851 - Belgrado 1907). Studiò a Monaco. Massimo rappresentante del realismo serbo, dipinse vedute, paesaggi, tipi popolari serbi, ritratti e quadri religiosi (iconostasi [...] delle chiese di Adžibegovac, Čurug, Niš, ecc.) ...
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(serbo Hilandar) Monastero serbo del Monte Athos, fondato da Simeone Nemanja e suo figlio s. Sava nel 1198, sulle rovine di un antico monastero greco. Ebbe dai successivi regnanti serbi privilegi e donativi, [...] accolse tesori e opere d’arte, diventando la roccaforte principale dell’ortodossia serba. ...
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Pittore serbo (Vršac 1859 - Vienna 1931); dapprima dipinse soprattutto scene folcloristiche (Il suonatore di gusla, Il racconto di Kosovo, La vendetta di sangue); poi (dal 1890) quadri storici (tra i più [...] celebri La migrazione dei Serbi, 1896); più tardi, quasi esclusivamente ritratti. ...
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Serbia (serb. Srbija) Stato balcanico privo di sbocco al mare. Confina a N con l’Ungheria, a NE con la Romania, a E con la Bulgaria, a S con la Repubblica della Macedonia del Nord, a SO con il Kosovo (proclamatosi [...] della Morava gli affreschi più significativi si trovano a Ravanica (1376-77) e a Manasija (1407-18).
L’epoca moderna dell’arte serba ha i suoi inizi a metà del 18° sec., e s’identifica con una frattura con la tradizione, soprattutto nella pittura che ...
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Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamata indipendente nel 1991. Confina a N con la Slovenia e l’Ungheria, a E con la Serbia, a S con la Bosnia, a O si affaccia all’Adriatico.
Il territorio [...] e assunsero il controllo di circa un terzo del territorio (comprendente la Slavonia e la Krajina), dove fu proclamata la Repubblica Serba di Krajina. In seguito alla firma di un cessate il fuoco e al dispiegamento di una forza di interposizione dell ...
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(serbo Beograd) Città capitale della Serbia (1.389.351 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana), su una piattaforma alta circa 120 m alla confluenza della Sava nel Danubio, protetta alle [...] austro-russo-turca, con la pace di B. l’Austria perdette B. e tutti i suoi possessi a S della Sava e del Danubio. In mano ai Serbi, insorti dal 1806 al 1813, la cittadella e la parte turca furono soggette al diretto governo turco, mentre la parte ...
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Scultore, pittore, incisore (Vrpolje, Croazia, 1883 - Notre Dame, Indiana, 1962). Studiò con I. Rendić a Spalato e poi a Vienna; fu per due anni a Parigi, fortemente impressionato da A. Rodin, e a Roma [...] . Autore del ciclo di sculture del Tempio di Vidovdan, celebranti l'epopea di Kosovo sulle tracce di canti popolari serbi (1911), eseguì altre numerose sculture, spesso in legno, di forte impronta espressionistica, in cui s'avvertono ricordi di stili ...
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IVAN Alessandro
A. Tschilingirov
Zar bulgaro della dinastia degli Asenidi, nato prima del 1300 e morto nel 1371. Già despota della regione di Loveč-Krăn, nel 1331 in seguito a una rivoluzione di palazzo [...] Bulgaria, molto compromessa a seguito delle guerre con la Serbia e con Bisanzio. Il matrimonio della sorella Elena con il re serbo Stefano Dušan suggellò il patto tra Bulgari e Serbi contro Bisanzio, che, in seguito a numerose campagne vittoriose ...
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(gr. ᾿Οχρίδα; serbocroato e macedone Ohrid) Città della Repubblica della Macedonia del Nord (41.600 ab. nel 2008), situata a 698 m s.l.m., sulle rive nord-orientali del lago cui dà nome. Importante centro [...] che ne mantennero il possesso fino alla prima guerra balcanica (1912). Nella successiva divisione della Macedonia passò sotto il dominio dei Serbi.
La fortezza romano-bizantina conserva le sue 18 torri e 4 porte. S. Sofia, dell’11° sec. su una chiesa ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...