Membri del Comitato per l’autonomia della Macedonia, creato nel 1893 da Joce Delčev e Damian Gruev sotto il nome di «Organizzazione rivoluzionaria macedone interna» (Vnatrešna Makedonska Revolucionerna [...] Organizacija), conosciuto come VMRO o ORIM. Poiché al possesso della Macedonia aspiravano tanto i Bulgari quanto i Serbi e i Greci, nonché i Cutsovalacchi, c. di queste nazionalità combatterono tra loro, oltre che contro i Turchi, sino alla Prima ...
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Patriarca serbo (n. 1174 circa - m. Tirnovo 1235), primo arcivescovo di Serbia. Ultimo figlio del principe Stefano di Nemanja, nel farsi monaco sul M. Àthos (1192) lasciò il nome originario di Rastko per [...] legò strettamente alla Chiesa, e S. ne fu virtualmente il capo. Figura di eccezionale importanza storica per l'orientamento dell'intera cultura serba, S. è l'iniziatore del genere agiografico che costituisce l'aspetto più originale della letteratura ...
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Poeta serbo (Trnava, Bosnia, 1767 - Grk, Srem, 1834). Cieco dall'età di otto anni, a vent'anni ebbe la famiglia sterminata dai Turchi e cominciò a errare per i Balcani intonando sulla sua gusla i canti [...] epici della tradizione orale. Nel 1809 si unì ai serbi insorti contro il dominio turco; si trasferì poi a Srem, dove incontrò il poeta V. S. Karadžić, che trascrisse molti suoi canti. Tra le composizioni originali, tutte ispirate ai fatti dell' ...
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Regione storica della Balcania di NO., oggi compresa nella Iugoslavia. Il nome, che compare la prima volta in uno scritto del voivoda Isabeg del 1 febbraio 1454, deriva dal serbo herceg, duca (e questo [...] aveva fatto parte dell'Illiria e dai Romani era stata aggregata alla provincia di Dalmatia. La venuta degli Slavi, Croati e Serbi, spezzettò il paese. Sorsero così intorno ai centri del Narenta, di Trebinje e di Hum, tre distretti (oblasti) che, nel ...
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SUPILO, Francesco
Oscar Randi
Pubblicista croato, nato il 30 novembre 1870 a Ragusa Vecchia (Dalmazia), morto a Londra il 23 settembre 1917. Compiuti gli studî medî a Ragusa, si dedicò al giornalismo. [...] Nel 1900 fondò a Fiume il giornale Novi List, in favore di una nuova corrente politica d'intesa fra Croati e Serbi contro gli Ungheresi. Fu eletto deputato alla dieta di Zagabria e alla Camera di Budapest. Nel 1905, insieme con A. Trumbić, ebbe una ...
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Uomo politico e storico russo (Varsavia 1831 - Kargopol´ 1872), esponente della corrente slavofila, poi della politica panslava soprattutto nei Balcani, dove si recò più volte anche come addetto al consolato [...] istorii serbov i bolgar ("Scritti sulla storia dei Serbi e dei Bulgari", 1854), i suoi studî sulla questione croata, il libro Bosnija, Gercegovina i Staraja Serbija ("Bosnia, Erzegovina e Vecchia Serbia", 1859), ecc. La sua fama letteraria è affidata ...
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RASCIA (in serbo Raška)
Giuseppe Praga
È territorialmente e nazionalmente il nocciolo da cui, sul finire del sec. XII, si sviluppò il regno di Serbia. Nell'alto Medioevo comprendeva la regione intorno [...] .). I Tedeschi durante il Sei e Settecento chiamarono la regione Ratzen o Raitzen e con tal nome talvolta indicarono i Serbi.
Bibl.: Assai oscura e piena di contrastanti opinioni è ancora la storia della Rascia, soprattutto a causa delle difficoltà d ...
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Figlio (1429-1533) di Ivan III il Grande cui successe nel 1505; durante il suo regno, la caduta in mano ai Turchi di Costantinopoli, "seconda Roma" (1453), diede forza al mito di Mosca "terza Roma", come [...] unico stato indipendente nel mondo ortodosso, naturale protettore perciò dei Bulgari e dei Serbi. Con tale giustificazione, B. inaugurò la nuova politica moscovita di conquista. ...
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La Croazia-Slavonia non formava una regione naturale nel senso geografico, bensì aveva avuto per secoli confini naturali (mare, monti, fiumi), che avevano finito con il dare una propria unità alle due [...] il 0,6, il ruteno il 0,2, l'italiano il 0,2 e altre lingue il 0,4. Il censimento croato del 1911 dà: 89,3% di Croati e Serbi; 0,8 di Sloveni; 2,4 di altri Slavi; 0,1 di Romeni; 0,2 di Italiani; 4,5 di Tedeschi; 2,6 di Magiari; o,1 di altri. Tedeschi ...
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Figlio (m. Velbužd, od. Kjustendil, 1330) di Ivan Šišman principe di Vidin, dopo due anni di interregno dall'estinzione della dinastia dei Terter fu proclamato zar, dai boiari, nel 1324. Dopo aver recuperato [...] i territorî della Bulgaria merid. passati all'Impero bizantino, si alleò con Andronico III contro i Serbi (1327), ripudiando Anna, sorella del re di Serbia Stefano Uroš II. Questi, insieme al figlio Stefano Dušan, lo attaccò presso Velbužd e lo ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...