Andrea Carati
Gli Accordi di Dayton sono stati siglati nel novembre del 1995 e hanno posto fine alla guerra civile bosniaca (1992-1995). Slobodan Milošević, Franjo Tuđman e Alija Izetbegović – rappresentanti [...] potere ha risposto all’esigenza di garantire un margine di autonomia ai gruppi etnici definiti ‘costituenti’ (bosgnacchi, croati e serbi) e di salvaguardia delle loro prerogative. La divisione in due entità – la Federazione di Bosnia-Erzegovina e la ...
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Figlio (m. Filippopoli 1395) di Giovanni Alessandro, cui successe nel 1371. Dopo l'esito disastroso della guerra intrapresa contro i Turchi insieme al re d'Ungheria Luigi d'Angiò, ai principi serbi Vukašin [...] e Uglieša e a Tvrtko di Bosnia, si sottomise a Murad I, pagando un tributo annuo. Nonostante questo, fu attaccato più volte dai Turchi, sino a quando (1393) Bāyazīd ridusse la Bulgaria a provincia turca. ...
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Scrittore serbo (Ovsište, Kragujevac, 1873 - Belgrado 1908); autore dei racconti, caratterizzati da un vivace talento satirico, Danga ("Il marchio", 1899), Kraljević Marko po drugi put medju Srbima ("K. [...] M. ritorna fra i Serbi", 1901), Stradija ("Patimenti", 1902). ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] l’Albania fu invasa dai barbari, alcuni dei quali crearono delle effimere signorie (fine sec. 6°: slava; 619: avara; successivamente serba).
Dal 917 al 1019 l’Albania fu quasi totalmente assorbita dal regno dei Bulgari. Con il sec. 11°, tornata sotto ...
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Slavista (Ragusa, Dalmazia, 1860 - Firenze 1942); prof. di filologia slava nell'univ. di Vienna (1904-19), si trasferì a Zagabria, quindi (1928) a Firenze. Oltre a descrizioni dei principali dialetti croati [...] Der štokavische Dialekt, 1907; Zur Frage über die Gruppierung der serbo-kroatischen Dialekte, 1909) e a studî sul sistema accentuativo (Die serbokroatische Betonung südwestlicher Mundarten, 1900), fornì contributi su varî aspetti (numismatica, teatro ...
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Giurista e sociologo (Cracovia 1838 - Graz 1909); prof. (1876) nell'univ. di Graz, si interessò di diritto pubblico, di filosofia del diritto e di sociologia. Si è anche occupato delle origini storiche [...] dei Serbi e dei Croati e del movimento sociale e nazionale degli Iugoslavi nel sec. 19º. Opere principali: Philosophisches Staatsrecht (1877; 3a ed. 1907, col titolo Allgemeines Staatsrecht), Der Rassenkampf (1885; 2a ed. 1905), Die soziologische ...
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Sultano ottomano (m. 1389), figlio di Orkhān. Salito al trono (1360), sotto di lui i Turchi conquistarono con Adrianopoli (1361) una stabile testa di ponte in Europa. Sconfitti gli Ungheresi alla Marizza [...] (1363), i Serbi a Samakov (1366), occupò parte della Bosnia e della Bulgaria, Salonicco, e nel 1385 circa Sofia. Fu ucciso sul campo di Cossovo, alla vigilia della battaglia in cui fu debellata la Serbia. ...
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Mostar è il principale centro urbano della regione dell’Erzegovina. Secondo le ultime statistiche è abitata per circa il 35% da Bosniaci, per il 34% da Croati e per il 18% da Serbi ed è governata da Croati [...] e Bosniaci. La città, e in particolar modo il Ponte Vecchio (in bosniaco: Stari Most), è diventata il simbolo della guerra civile nella ex Iugoslavia. Costruito nel 1566 sul fiume Neretva, il ponte collegava ...
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Nell’Ungheria feudale, servo armato e guardia del corpo dei nobili boiari.
Nel 17°-18° sec. furono denominati p. speciali reparti di fanteria dell’esercito asburgico, il cui reclutamento era fatto tra [...] i contadini serbi e romeni del S del Regno d’Ungheria: famoso, per la sua crudeltà, il corpo di p. di Franz von der Trenck (1711-49), che costituì l’avanguardia dell’esercito imperiale nella guerra di successione austriaca (1741-45). Nel 19° sec. i p ...
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Pittore serbo (Vršac 1859 - Vienna 1931); dapprima dipinse soprattutto scene folcloristiche (Il suonatore di gusla, Il racconto di Kosovo, La vendetta di sangue); poi (dal 1890) quadri storici (tra i più [...] celebri La migrazione dei Serbi, 1896); più tardi, quasi esclusivamente ritratti. ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...