Ribelle bulgaro (sec. 11º); nel 1040 si mise a capo dell'insurrezione dei Serbi e dei Bulgari contro l'imperatore bizantino Michele IV il Paflagone, asserendo di essere figlio dello zar Gabriele Radomir [...] Romano. Acclamato zar, si diresse su Salonicco costringendo alla fuga Michele IV, ma associatosi nel comando il figlio dello zar Giovanni Vladislao, Alusian, fu da lui accecato. Sconfitti i ribelli a Salonicco, ...
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Hadžić, Goran. – Uomo politico serbo (Vinkovci 1958 - Novi Sad 2016). Capo politico dei serbi in Craozia, dal febbraio del 1992 al gennaio del 1994 ha ricoperto la carica di presidente dell’autoprocamata [...] Repubblica Serba di Krajina. Ricercato per crimini di guerra dal 2004 con l'accusa di crimini di guerra commessi contro la popolazione non serba durante i conflitti nell'ex Iugoslavia (1991-95), è stato arrestato nel 2011 ed estradato all’Aia. ...
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Patriota e rivoluzionario macedone (n. 1867 - m. 1912). Dopo aver combattuto (1885) contro i Serbi, dal 1894 fu uno dei capi dell'Organizzazione rivoluzionaria interna macedone. Prese parte all'insurrezione [...] del 1903 in Macedonia e partecipò poi a numerosi scontri con le truppe turche; fu assassinato dai Giovani Turchi ...
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Associazione giovanile e patriottica serba (serbocroato «gioventù»), nata nel 1866 e affermatasi fra i Serbi soggetti all’Austria e all’Ungheria; ebbe notevole influenza politica e culturale.
Dal 1904 [...] sino alla Prima guerra mondiale, mensile di orientamento nazionalradicale degli studenti sloveni ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Serbia
Ciro Lo Muzio
La serbia
Secondo l’opinione prevalente, Serbi (srbi) è etnonimo derivato da una radice [...] verso nord, la Mačva e l’area di Belgrado. Il regno di Stefan Dušan (1331-1355) segnò l’apogeo della Serbia medievale, che in quegli anni raggiunse la massima estensione territoriale dominando una vasta porzione della Penisola Balcanica, dalla Sava e ...
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Generale turco (Tokat 1832 - İstanbul 1900); nella guerra contro la Serbia del 1876 vinse i Serbi e invase il paese; è celebre per la sua condotta nella guerra russo-turca del 1877, culminata nella difesa [...] di Plevna, che arginò per cinque mesi l'avanzata russa. Ferito e caduto prigioniero, fu considerato il campione nazionale turco di quella campagna. Ministro della Guerra (1878-85), si distinse anche al ...
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Uomo politico serbo (Kostajnica 1875 - Praga 1936); sentì vivamente il problema di creare una intesa fra Serbi e Croati e, crollato l'impero austro-ungarico dopo la prima guerra mondiale, sostenne la creazione [...] di uno stato iugoslavo centralizzato, contro quanti volevano una federazione degli Slavi del sud. Ministro degli Esteri (1918-20 e 1921), fu poi cinque volte (1921-25) all'Istruzione. Nel 1927 si convertì ...
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Milizia civica, composta da elementi locali, che si mantenne dal 16° al 19° sec. in alcuni distretti montuosi di Grecia, Epiro e Macedonia. Il governo ottomano, non riuscendo a debellare la resistenza [...] dei cristiani che, abbandonando i centri abitati, si davano alla guerriglia (i clefti greci e gli aiduchi serbi), ricorse al sistema di riconoscere alcune di quelle bande e organizzarle in corpi di polizia, a condizione che assicurassero la ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] ; la conservazione in alcuni dialetti delle antiche vocali nasali, denasalizzate, con esiti che solo in parte concordano con quelli del serbo; infine i gruppi št, žd per gli antichi tĭ, dĭ, kt′. Solo quest’ultimo tratto è comune al bulgaro odierno ...
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zar Re, condottiero, imperatore. Bisanzio insignì di questo titolo i re di Bulgaria, a cominciare da Boris I (1064), anche se già Simeone (893-907) si era nominato z. dei Bulgari e autocrate dei Romani. [...] In uso anche presso i Serbi, in Russia il titolo fu assunto per la prima volta da Ivan IV il Terribile. ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...