Figlio (n. 1308 - m. 1355) del re Stefano Dečanskij e della sua prima moglie Teodora. In esilio con il padre a Costantinopoli fu incoronato accanto a questo come reggente (1322). Fatto assassinare il padre, [...] , pensò di sostituirsi ai Paleologi sul trono di Bisanzio e (1346) si fece incoronare imperatore "di Serbia e Romania" dai patriarchi di Serbia e di Bulgaria, vagheggiando di mettersi a capo della cristianità contro i Turchi. Per primo, col Dušanov ...
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(macedone Bitolj) Città della Repubblica della Macedonia del Nord (69.287 ab. nel 2021), la seconda per importanza, dopo la capitale Skopje. È situata ai piedi del M. Perister, al margine SO di una conca [...] centro militare di rilievo. Il 19° sec. vide lo sviluppo della città. Durante la prima guerra balcanica (1912-13) i Serbi la presero ai Turchi. Conquistata nel corso della Prima guerra mondiale (1915) dai Bulgaro-Tedeschi del generale M. von Gallwitz ...
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Figlio (n. 1562 - m. 1612) di Guglielmo, salì al trono nel 1587. Sposò (1581) Margherita Farnese, che poi ripudiò per sterilità, unendosi a Eleonora de' Medici (1584). Con un'abile politica seppe conquistarsi [...] sposare l'erede al trono Francesco con Margherita, figlia del duca di Savoia (1608), e come questo avviò trattative con i capi serbi per una impresa di liberazione cristiana nei Balcani (1610-12). Oltre a fare della sua corte la sede di splendide ...
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L’architettura e l’iconografia costantiniana in Serbia e Bulgaria
Miša Rakocija
L’antichità cristiana fu segnata dalle riforme attuate dagli imperatori Diocleziano (248-305) e Costantino il Grande (306-337). [...] il VII e l’VIII secolo. Il primo impero bulgaro, che giunse a occupare le odierne regioni di Bulgaria, Macedonia e Serbia sud-orientale, non concepì innovazioni architettoniche per tutto il IX, X e XI secolo, e pertanto non assistette alla nascita di ...
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TETOVO (A.T., 77-78)
Umberto Toschi
Cittadina nel banato del Vardar, Iugoslavia, a una trentina di km. dal confine albanese. Si trova quasi al mezzo della lunga conca corsa da S. al N. dall'alto Vardar, [...] decennio successivo aumentò dell'8,3%, raggiungendo i 16.372 ab. nel 1931. Nel censimento 1921 erano stati classificati 46% Serbi, 7% Albanesi, 45% di altra lingua; per religione, 54% musulmani e 46% serboscismatici, il che fa vedere la reale netta ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] nessuna fra le pur numerose minoranze presenti sul territorio ha una consistenza tale da poter competere con il gruppo maggioritario: i Serbi, i più numerosi, sono appena il 2%; seguono i Croati (1,8%) i Bosniaci (1,1%) e piccoli gruppi di Ungheresi ...
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GIACOVA (o Giacovo, forme italianizzate dei nomi coi quali s'indicano e spesso si confondono tre località del territorio iugoslavo; A. T., 77-78)
Umberto Toschi
1. Giacova (nome ufficiale Djakovica) [...] numerose. Nel circondario, che si stendeva nel 1921 per 708 kmq., su 31.382 ab. 30.107 erano Albanesi e 1017 Serbi e, in quanto alla religione, 25.604 musulmani, 988 ortodossi e 478 cattolici. Tali proporzioni, poco mutate, possono assumersi anche ...
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PERASTO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe Praga
Centro della Dalmazia, situato nella parte più interna delle Bocche di Cattaro. Ha circa 400 abitanti. Perasto trae il nome dalla romana civitas Pirustarum, decaduta [...] per la sua attività marinara. Innumerevoli lotte condusse a fianco di Venezia nei secoli XVI e XVII contro Turchi, Serbi e Albanesi e molto contribuì a tenere sgombro il basso Adriatico dalla pirateria. Tradizionalmente attaccatissima a Venezia, ebbe ...
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SOMBOR (ungh. Zombor; A. T., 77-78)
Umberto Toschi
Capoluogo d'ispettorato circondariale nel banato del Danubio, in Iugoslavia. Sorge a NE. dell'influenza Drava-Danubio, a 90 m. s. m. Per importanza [...]
Sombor ha pure importanza politica, in quanto costituì, anche prima del crollo della monarchia austro-ungarica, un avamposto dei Serbi. Lo dimostra la composizione degli abitanti, che nel distretto urbano (308 kmq.) erano, al censimento 1921, 22.614 ...
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SUBAŠIČ, Ivan
Oscar Randi
Uomo politico, nato a Velika Gorica (Zagabria) nel 1890. Avvocato di provincia nel luogo nativo, membro attivo del Partito dei contadini, venne alla ribalta nella politica [...] ciò che egli fece, non comprendendovi, per la prima volta nella storia della Iugoslavia, alcun capo-partito serbo, ed eliminando dall'amministrazione gli elementi serbi. Quando Tito entrò con l'armata rossa a Belgrado, S. vi accorse, poi insieme con ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...