SERAPIDE (Σαράπις, raro Σεράπις, Σοράπις, Σοροάπις; Serapis, raro Sirapis)
L. Vlad Borrelli
Divinità risultante da un sincretismo dell'egizio Osiride-Apis col greco Zeus-Hades e onorata particolarmente [...] con Ammone e Ares a Vienna), in un busto con piede umano per base a cui si ricollega tutta una serie di "piedi di Serapide" ecc.
Bibl.: Roeder, in Pauly-Wissowa, I A, 1920, cc. 2394-2426, s. v. Sarapis; C. F. Lehmann Haupt-H. Ph. Weitz, in Roscher ...
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SERAPEO
S. Donadoni
È l'appellativo generico dei templi dedicati al culto di Sarapis (Serapide). Il più illustre, nell'antichità, fu quello di Alessandria, ma sotto questo nome in archeologia egiziana [...] si intende il sepolcro dei tori Apis presso Memfi, a Saqqārah. Al posto delle singole cappelle funerarie, sotto Ramesses II fu scavato un lungo corridoio sotterraneo, di circa 100 m, ai cui lati si apriva ...
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KLASSIKOS (Κλασσικός)
L. Guerrini
Il nome, che appare in caratteri greci su una gemma romana con la raffigurazione di Giove Serapide seduto in trono, è stato inteso da Clarac e Mariette come firma dell'incisore, [...] ma con ogni probabilità siamo dinanzi ad un'iscrizione moderna aggiunta successivamente sulla pietra, la cui autenticità invece pare sicura.
Bibl.: C. W. King, The Handbook of Engraved Gems, Londra 1866, ...
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APOLLONIOS (᾿Απολλώνιος, Apollonius)
M. T. Marabini Moevs
14°. - Architetto, figlio di Ammonios, di Alessandria. Ebbe l'incarico dai magistrati romani di costruire, per la salute di Traiano, un altare [...] a Serapide, presso il monte Claudiano (C.I.G., iii, 4713 c), in vicinanza del quale, a oriente del Nilo e non lungi dal Mar Rosso, si trovava una cava di granito. Pare che A. attendesse a far preparare sul posto i blocchi destinati a varie importanti ...
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APOLLODOROS (᾿Απολλόδωρος)
L. Guerrini
4°. - Architetto, figlio di Eraios, ateniese. La sua firma appare, a Delo, su alcuni blocchi mutili dell'architrave di un edificio dedicato dal popolo ateniese [...] a Serapide, Iside e Anubis nel 140-134 a. C. Da un'altra iscrizione si apprende che A. fu ginnasiarca nel 130-129 a. C.
Bibl: Th. Homolle, in Bull. Corr. Hell., XVI, 1892, p. 479; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, I, c. 2896, s. v., n. 74; H. Thiersch, ...
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DAMON (Δάμ[ω]ν)
L. Guerrini
Supposto incisore di gemme, di origine greca, di epoca incerta. Il suo nome, in forma genitiva, appare su una corniola ora a Firenze, dove è raffigurata la testa di Giove [...] Serapide ai cui lati stanno la Luna e il Sole. Nel Corpus (n. 7176), si vorrebbero ricondurre a D. anche i nomi degli incisori Admon, Allion, Dallion come varianti dello stesso nome, ma ciò non ha alcun fondamento.
Bibl.: A. F. Gori, Inscr. ant. in ...
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Scultore greco (sec. 4º a. C.), probabilmente di origine caria, sebbene detto ateniese forse perché stabilito in Atene. Prese parte con Scopa, Leocare e Timoteo alla decorazione del Mausoleo di Alicarnasso [...] (353-351 a. C.); si è cercato di attribuirgli alcune lastre del fregio con l'amazzonomachia. Era autore del simulacro di Serapide ad Alessandria, d'un gruppo di Apollo e Dafne presso Antiochia, di cinque statue bronzee di divinità per Rodi, di uno ...
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IULIUS MEILETOS, Quintus
Red.
IULIUS MEILETOS, Quintus (Κυᾒιντος ᾿Ιουᾒλιος Μειᾒλητος). − Probabile scultore di Tripoli di Asia vissuto nell'età di Settimio Severo o di Alessandro Severo, ricordato in [...] è dedicata a I. M. da οι¾ τεχνειᾖται e da Q. Iulius Faentius alumnus; la seconda è un'ara offerta dall'artista a Serapide, nella quale si invoca la protezione del dio per il μαρμαραριᾒων τοᾕ γεᾒνος.
Bibl.: C. I. G., n. 5921-5922; H. Brunn, Geschichte ...
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Vedi AION dell'anno: 1958 - 1994
AION (Αιών)
M. T. Marabini Moevs*
È per il pensiero greco il concetto del tempo assoluto, opposto a Chronos, che è il tempo in relazione alla vita umana (Plat., Timeus, [...] primo della divinità suprema, perciò identificabile con differenti dèi, come il persiano Zervan Akarana e l'egizio Sole-Serapide. Soprattutto nella diffusione dei grandi cicli misterici, mitriaco, orfico e gnostico, A. tende a divenire una divinità a ...
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BRYAXIS (Βρύαξις, Bryaxis)
L. Vlad Borrelli*
Scultore che il nome indica di origine caria, ma probabilmente atticizzato (così che Atenodoro lo dichiara nativo di Atene), operante nella seconda metà del [...] che ben si addiceva alla natura di un dio dell'Averno. Con relativa certezza si sono riconosciute repliche e rielaborazioni del Serapide in una serie di busti e di statue di età romana, alcuni dei quali in basalto, forse per ricordare il colore ...
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modio
mòdio s. m. [dal lat. modius: v. moggio]. – 1. a. Antica unità di misura romana di capacità per aridi, equivalente a 8,733 litri. M. cumulato, equivalente a 11,64 litri; m. raso, equivalente a 10,43 litri, usati entrambi in Egitto; m....
zacoro
żàcoro s. m. [dal gr. ζάκορος]. – Nell’antica Grecia, nome di funzionarî sacerdotali addetti ai templi, talvolta chiamati anche neocori; le loro attribuzioni, in origine assai umili, crebbero col tempo di numero e d’importanza, specie...