CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] , avei gran tort"; gli strambotti e le disperate, condotte quasi sempre sui modelli di Panfilo Sasso e di SerafinoAquilano; e infine i capitoli in terza rima, ove lo scrittore comunica un contenuto sicuramente autobiografico a un ristretto pubblico ...
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BINDONI, Francesco
Alfredo Cioni
Figlio maggiore di Alessandro, fu anch'egli editore, tipografo e libraio a Venezia, durante il sec. XVI. Seppure sia possibile che sia nato nell'Isola Bella del Lago [...] come Le facezie di Poggio Bracciolini, volgarizzate da ignoto (1526 e 1547), il Libro del peregrino del Caviceo (1531), le rime di SerafinoAquilano,Ecatomphila di L. B. Alberti (1539), la Discordia d'amore e gli Errori d'amore di M. Guazzo (1526),L ...
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BECCARI, Agostino
Anna Migliori
Nacque a Ferrara poco prima del 1510.
A detta dei biografi, il B. conseguì il dottorato di diritto civile e canonico, fu dedito agli studi filosofici ed eccelse nell'arte [...] permeata di spiriti popolareschi e di elementi "realistici" (è il caso delle egloghe di Gualtiero Sanvitale, di SerafinoAquilano, di Galeotto del Carretto), l'impegno dei maggiori autori cinquecenteschi, a cominciare dal Castiglione, sarà quello di ...
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CARACCIOLO, Pietro Antonio
Giovanni Parenti
Nacque da Giovan Francesco, l'illustre rappresentante del petrarchismo napoletano del Quattrocento, e da Carmosina, figlia di Pirro de Rao (B. Croce, Giovan [...] (pp. 75 s.) superiori, per vivacità e immediatezza di rappresentazione, a quelle "letterarie" dei contemporanei Antonio Ricco, SerafinoAquilano e Sannazaro. Solo una purtroppo ce ne è rimasta intera, quella dello Imagico, conservata (con farse del ...
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CASSOLA, Luigi
Giuseppe Gangemi
Della illustre famiglia dei Cassola (o "Cassoli"), originaria di Reggio Emilia e trapiantatasi a Piacenza verso la fine del sec. XIV (probabilmente con il famoso giurista [...] . Un verseggiatore attento al modello bembesco e, nello stesso tempo, non dimentico di Panfilo Sasso o di SerafinoAquilano, poteva nell'impresa dei trecentosessantaquattro madrigali esercitare l'attitudine al cimento formale col gioco delle infinite ...
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BAIARDI, Andrea
Remo Ceserani
Nacque a Parma da Giammarco attorno alla metà del sec. XV (e certamente prima del 1459, perché da quell'anno ha inizio il Registro dei battezzati della città, in cui il [...] versi interi (particolarmente nella sentenza finale) mutuati dal modello. Le immagini sono caricate alla maniera del Tebaldeo e di SerafinoAquilano (la cui morte è pianta in due sonetti); l'impasto linguistico, che si indovina sotto l'operazione di ...
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GAGLIOFFI, Costantino
Franco Pignatti
Nacque presumibilmente all'Aquila verso la metà del sec. XV, da Antonio Battista e da Pasqua di Pietruccio di Bonomo del Corbaro; era il primo di sette fratelli, [...] a un rapido oblio anche nel contesto della letteratura aquilana, che nella stessa congiuntura ebbe in personaggi come SerafinoAquilano e Buccio da Ranallo figure di cospicuo rilievo.
Il primo e l'ultimo capitolo dei Proverbiaseupraecepta, insieme ...
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CASTELLANI, Tommaso
Claudio Mutini
Nacque da nobile, famiglia bolognese in data imprecisata, ma sicuramente collocabile nell'ultimo quarto del sec. XV. Non possediamo notizie circa i suoi studi, ma [...] , quale poteva imporsi - prima della riforma bembiana - alla generazione di scrittori che ebbe nel Tebaldeo e in SerafinoAquilano i massimi rappresentanti.
I nomi di questi capiscuola non vengono a caso citati per delineare un profilo del rimatore ...
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BENEDETTO da Cingoli
Enrico Malato
Pochissime notizie restano su questo poeta marchigiano vissuto nella seconda metà del sec. XV.
Nella Biblioteca Picena dei Vecchietti (II, p. 164) è riferita l'opinione [...] de' Boninsegni, con Agostino Dati e col cardinale Bernardo Dovizi di Bibbiena, che in un sonetto in morte di SerafinoAquilano - del quale, come del Tebaldeo, B. fu ritenuto imitatore - lo ricorda come il più autorevole continuatore dell'arte di ...
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BRUCURELLI, Cassio (Cassio da Narni)
Claudio Mutini
Nacque a Narni intorno al 1480 da Bartolomeo. Ancora ragazzo si trasferì con la famiglia a Ferrara, ove si dette agli studi letterari, ma anche alle [...] Sasso, e soprattutto con l'Ariosto, ricordato dal B. come "preceptor" e "maestro". Conobbe inoltre le rime di SerafinoAquilano, del Burchiello, il Morgante del Pulci e qualcosa del Poliziano: autori letti abbastanza superficialmente e modelli che si ...
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