SerCiappelletto Protagonista della 1a novella del Decameron di G. Boccaccio. È il notaio ser Cepparello da Prato, detto Ciappelletto in Francia dove viveva, gran simulatore e peccatore, che riesce anche [...] in punto di morte, con una falsa confessione, a beffarsi dell'umana credulità, facendosi considerare, e poi venerare, come santo. Così nella novella, ma dai documenti risulta che Cepparello Dietaiuti da ...
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Scrittore brasiliano; durante la sua forzata permanenza in Europa e specialmente nei paesi dell'Est, dato l'esilio politico a cui l'aveva costretto il governo Dutra come parlamentare comunista (il partito [...] de Quincas Berro d'Agua, formidabile ritratto di un ubriacone inveterato che riesce a beffare anche la morte, come un nuovo serCiappelletto. La scrittura un po' enfatica del primo A. cede ormai il passo a una sicurezza di modi, a una semplicità ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] - monaci e chierici ipocriti, come frate Cipolla (VI, 10) o il prete di Varlungo (VIII, 2), ma anche imbroglioni come serCiappelletto (I, 1) - e contempla, dall'altro, una sorta di pietà e di rispetto per il mondo degli ingenui che sono vittime ...
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Boccaccio, Giovanni
Achille Tartaro
Il fondatore della novella italiana
Nel suo capolavoro, il Decameron, Giovanni Boccaccio, scrittore fiorentino del Trecento, trattò i temi più vari: l'amore, la fortuna, [...] (e del lettore), però, si affida, un po' dappertutto, alla molteplicità delle situazioni rappresentate: esempi di cinismo (SerCiappelletto), casi umani dominati dalla fortuna (Andreuccio da Perugia) o impressi dalla volontà e tenacia dei singoli ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] aveva descritto nel De civitate Dei i vizi della massa dannata (ibid., pp. 33 s.); e nella famosa novella di serCiappelletto non scorgeva altro che la denuncia esemplare di un erroneo culto popolare, esaltando il Boccaccio - "quando solo per alcuni ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] disegnati – quanto la sostanza catartica della narrazione – che si snoda nelle dieci successive giornate tra l’«inferno» di serCiappelletto e il «paradiso» di Griselda – ne facciano un’opera di valore simbolico e teologico non minore della stessa ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] Piacevoli notti: subito, la dedica del volume alle donne; poi, l'imitazione di alcune novelle (quella celeberrima di serCiappelletto, tanto per dire); sovente, l'appropriazione di frasi e di passi interi del Decameron. del Filocolo, del Corbaccio ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] con finalità anche didattiche e metodologiche, così come poteva trovare nei manuali retorici classici.
La traduzione della novella di serCiappelletto (Decameron, I, 1) risale forse al periodo visconteo del L., anche se, per la ricorrenza di moduli ...
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DIETAIUTI, Cepperello
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Prato, probabilmente nella prima metà del sec. XIII, da ser Dietaiuti di Guido.
La sua famiglia, originaria dalle ville fra loro contigue di Fabio [...] mezzo in giù d'oro in campo verde e verde in campo d'oro nell'altra metà.
Fonti e Bibl.: C. Paoli, Doc. di serCiappelletto, in Giorn. stor. della lett. ital., V (1885), pp. 329-69; Testi fiorentini del Dugento e dei primi del Trecento, a cura di A ...
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BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] o puramente edonistica, trasforma insomma la commedia in dramma serio o sentimentale. Un rilievo particolare ha in questo testo sé *malo esempio di religione, come fu quella di SerCiappelletto e di Masetto di Lamporecchio"), i suoi criteri di ...
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favorevole
favorévole agg. [der. di favorire]. – Che è in favore: sentenza, giudizio, opinione, voto f.; vento, tempo f. alla navigazione; essere f. a una iniziativa; avere f. una persona ai proprî disegni; momento f.; circostanze favorevoli....
intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre fondamentalmente a tre: a) volgere...