BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] tutt'altro che perfetta. Il suo metodo di traduzione sembra essere diventato di più in più letterale ed uniforme, se la sequenza delle traduzioni è, come è da presumere, parallela all'ordine delle varie parti dell'Organon: la necessità di tener fede ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] è quello relativo alla meditazione sul corpo del Cristo, che prende avvio dalla Deposizione di Volterra e innesca una sequenza narrativa nella quale i vari momenti del distacco e della discesa del Redentore morto dalla croce sono argomento di ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] diversi ambienti. Una seconda soluzione (Uffizi, A 1116 e 1074), pure riferibile allo stesso terna, è fortemente caratterizzata dalla sequenza assiale di spazi diversi.
Nel dicembre 1529 è stilato un contratto tra Ottavio Cesi e il C. (Arch. di Stato ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] Firenze nei confronti delle altre repubbliche ("Firenze, non contenta d'una, ne ha fatte molte"), il Machiavelli, infatti, crea una sequenza e opera una selezione ("in prima si divisono infra loro i nobili [guelfi e ghibellini] dipoi i nobili e il ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] che variamente caratterizzano i lavori del B. non sfuggirà l'osservazione che le diverse opere si dispongono in una sequenza abbastanza ragionevole (che non coincide necessariamente con una successione di fasi, distinta nel tempo): la Nova reformatio ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] più che mai vivo e legittimo negli svolgimenti più tardi, tanto nello stesso genere innodico quanto nel genere derivato della sequenza fino nel XIII secolo. Questo fa pensare che il dimetro giambico di s. Ambrogio non abbia dunque altra concretezza ...
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sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., séguito, successione, serie di cose,...
sequenziare
v. tr. [der. di sequenza, sull’esempio dell’ingl. (to) sequence] (io sequènzio, ecc.), non com. – Disporre in sequenza, ordinare secondo una sequenza; in partic., in biologia, determinare la sequenza di nucleotidi caratteristica...