In biologia, sigla di complementary DNA, indicante il DNA sintetizzato in vitro a partire da uno stampo di RNA maturo mediante la trascrittasi inversa. Costituisce un tratto di DNAdel genoma corrispondente [...] alla sequenza di un gene trascritto senza introni, né promotori, né sequenze di regolazione. ...
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L’insieme delle metodologie di manipolazione, controllo e studio delle proprietà che la materia manifesta sulla scala delle lunghezze molecolari o nanometriche. Le ricerche nel campo delle nanotecnologie, [...] nanocristalli semiconduttori come i marcatori biologici fluorescenti e dei chip di DNA sopra menzionati nella determinazione delle sequenzedel genoma.
Industria manifatturiera
Ingegneria di precisione basata su nuove generazioni di microscopi ...
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Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
L’origine della y è la stessa delle lettere u, v, w, da una lettera fenicia che rappresentava la semiconsonante u̯. La lettera che da questa [...] nella specie umana il sesso maschile. Esso costituisce poco più del 2% del contenuto di DNA aploide (65 milioni di basi) ed è il terzo fra ’espressione genica attraverso l’interazione con specifiche sequenze di DNA. In presenza di SRY, gli abbozzi ...
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Gruppo di virus a DNA, con capside a simmetria cubica, involucro pericapsidico, virione di diametro 100 - 150 nm, responsabili di patologie umane e veterinarie. Agenti specifici di malattie dell’uomo sono: [...] isolato nel 1990 da linfociti T CD4+ di giovani adulti. È costituito da DNA a doppia elica e i suoi frammenti presentano un’identità nucleotidica del 60% con alcune sequenze dell’HHV-6. Studi di sieroepidemiologia dimostrano che l’HHV-7 infetta l ...
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Segno che lascia un corpo impresso su un altro. I. digitali Sono quelle lasciate su superfici lisce dalle creste cutanee dei polpastrelli, e vengono utilizzate per l’identificazione personale (➔ dermatoglifi).
Biologia
In [...] individuo a individuo, che vengono ereditate secondo le leggi di Mendel. Tali combinazioni variabili del numero delle sequenze vengono identificate nel DNAdel genoma umano mediante specifiche sonde radioattive e mediante il metodo di Southern. Le i ...
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Nel pugilato, l’azione di abbattere un avversario senza che questi riesca a rialzarsi entro 10 secondi, mettendolo fuori combattimento.
In genetica, k. del gene bersaglio, tecnica secondo la quale si sostituisce [...] un gene con un suo derivato inattivo inserendo DNA estraneo in un preciso locus del genoma mediante ricombinazione omologa; una volta integrata nel genoma, la sequenza modificata è trasmessa stabilmente alle cellule figlie. Nelle cellule di mammifero ...
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In genetica, gene non funzionale con omologia di sequenza a un gene strutturale conosciuto. Gli p. differiscono dai corrispondenti geni strutturali attivi per mutazioni di basi e per la presenza di sequenze [...] ripetute di 10-20 nucleotidi alle due estremità del gene (sequenze fiancheggianti). Nella specie umana, le famiglie geniche sequenze di RNA rielaborate, a opera della trascrittasi inversa, in molecole di DNA e successivamente inserite nel DNA ...
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In genetica molecolare, tratto di DNA ripetuto molte volte, caratterizzato da una sequenza di due o tre nucleotidi ripetuta in gruppi sparsi in tutto il genoma. La lunghezza del m. varia da individuo a [...] fiancheggia sequenze di DNA presenti una sola volta nel genoma, dette sequenze uniche. sequenze uniche a esso associate. I m., come altri polimorfismi quali gli RFLP , presentando una variabilità nella loro lunghezza hanno la funzione di marcatori del ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] sta avviandosi verso il secondo milione. Nel 2000, del resto, il numero di centri operanti nel settore significative debbono essere eseguite in sequenza, ossia su entrambi - informano all'ormai dimostrata presenza di DNA mitocondiale 'donato' nei feti ...
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FOTOPERIODISMO (App. II, 1, p. 967; III, 1, p. 667)
Gaspare Mazzolani
Le ricerche sul f., basate inizialmente, da quando il fenomeno fu scoperto nel 1920 e per circa 30 anni, su esperienze di natura [...] del livello e della forma prevalente del fitocromo. Tale regolazione appare una fase importante della sequenza dei proposto, gl'istoni ostacolassero l'azione dei geni, bloccando la sintesi DNA-dipendente dell'RNA (R. C. Huang e J. Bonner, 1962 ...
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impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....
enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...