CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] della mondanità, vista come la situazione di fatto nella quale l'atto è chiamato a vivere e a rafforzare il sentimento della problematicità interiore. Ancora un periodo di oscurità e titubanze per arrivare alfine alla teoria del "mito del realismo ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] il moto con spaventosa durezza. L., accusato dai cattolici di aver gettato il germe della sedizione, cominciava paradossalmente a sentirsi e ad apparire come un conservatore non soltanto sul piano politico, ma anche su quello religioso; da una parte ...
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CIRILLO, Nicola
Ugo Baldini
Nacque a Grumo Nevano (Napoli) il 10 sett. 1671 da Santo e Zenobia Pagano; le condizioni e la storia precedente della famiglia non sono ben note, ma se due generazioni dopo [...] del Serao e del nipote Santo, nella presentazione dei Consulti, sulla sua perfetta ortodossia politica e religiosa e sui sentimenti cristiani palesati in punto di morte, suona come conferma, se non del contenuto delle voci, certo della diffusione d ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] ideale e, perciò, data l'inscindibilità di "bello" e "bene", del vero bene.
Se la vita pratica, il mondo dei sentimenti e dei desiderî terreni vengono così confinati dall'etica platonica nella sfera corporea, d'altra parte la morale di P. non implica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] ) di Charles R. Darwin – uscita in lingua italiana nel 1865 – gli sembrano annunciare una rivoluzione filosofica epocale in cui si sente chiamato a dare il suo contributo. Di qui l’enfasi e la speranza nella realizzazione del progetto di una storia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rinascimento: oltre la costruzione dei ‘moderni’
Michele Ciliberto
Quando si parla di movimenti come il Rinascimento – o anche l’Illuminismo – che contengono nella loro stessa definizione un giudizio [...] che Campanella era riuscito a scrivere dal fondo di un carcere; così come si capisce la ritrosia di René Descartes nel sentire il suo nome. Allo stesso modo si comprendono le profonde diffidenze di Johannes Kepler nei confronti di Bruno e della sua ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] , quale si verifica solo nei momenti di più intenso abbandono interindividuale. Espressione privilegiata dei legami ancestrali e dei sentimenti primordiali che uniscono i membri di un gruppo, il mito politico è portato a far ricorso a un linguaggio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] fisica quanto una dimensione morale; la «molla» dell’agire umano è costituita dalla volontà, che è a sua volta sollecitata dai sentimenti del piacere e del dolore. La volontà persegue il primo e fugge il secondo; per tale cagione essa è detta «amor ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] vesti grottesche del "monaco Baraenus".
Nella seconda metà degli anni Trenta il D., che pure aveva sempre dimostrato sentimenti cattolici, fu vicino ad ambienti riformati. Nella regione di Tolosa si era diffuso, soprattutto nei circoli intellettuali ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] . Non ci si chiese più che cosa fosse il bello, ma che cosa piacesse agli uomini e quale fosse il loro personale sentimento del bello.
Verso la fine del 17° secolo ebbero luogo le prime discussioni che segnarono il lento ma progressivo distacco dalla ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...